
Complessivamente i risultati del colosso bancario tedesco sono risultati essere in linea con le attese, soprattutto grazie ai minori accantonamenti sui crediti per via di una debole attività di investment banking.
Complessivamente i risultati del colosso bancario tedesco sono risultati essere in linea con le attese, soprattutto grazie ai minori accantonamenti sui crediti per via di una debole attività di investment banking.
Nel Q2 2010 STM ha generato un utile di 356 milioni di dollari, equivalenti a 39 centesimi per azione.
L’utile netto è stato di 150,1 milioni di euro, in questo caso con un incremento pari addirittura al 30,1 %.
Nei primi sei mesi dell’anno i costi operativi si sono attestati a 192 milioni, in crescita di circa 31 milioni. La situazione patrimoniale al 30 giugno è risultata essere pari a 2,506 miliardi dai 2,501 miliardi di euro del 31 dicembre 2009, mentre l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 4,261 miliardi, in crescita di 503,6 milioni.
L’operatore telefonico americano ha pagato caro i pesanti costi per la riduzione della forza lavoro, infatti se si escludono le voci straordinarie, Verizon avrebbe chiuso il Q2 2010 con un utile per azione di 58 centesimi di dollari.
I ricavi di Caterpillar nel Q2 2010 sono cresciuti del 31% a quota 10,4 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è salito addirittura del 91% a quota 707 milioni di dollari, equivalenti ad una crescita di 1,09 dollari per azione.
L’ottimo risultato di Baidu è sottolineato dalla trimestrale riguardante il Q2 2010, chiuso con utili cresciuti a 837,4 miliardi di yuan, pari a 123,5 milioni di dollari, con un aumento di addirittura il 120%.
Le previsioni degli analisti erano leggermente inferiori, con ricavi di 5,91 miliardi di dollari e utile per azione di 1,12 dollari.
Le previsioni degli analisti erano di 78 centesimi per azione, ma a spingere American Express a questo ottimo risultato c’è stato il miglioramento della qualità del credito e l’aumento delle spese dei consumatori.
Se si escludono le voci straordinarie, l’utile di Ford per il secondo trimestre 2010 è stato pari a 68 centesimi per azione.
A comunicarlo è stata la stessa società mediante una nota diffusa al termine dell’analisi dei conti da parte del Consiglio di amministrazione, nella quale è stato anche spiegato che il calo dei margini operativi è stato causato soprattutto dalla contrazione dei margini unitari di vendita, dalla riduzione delle produzioni idroelettriche e dalla scadenza di alcuni incentivi e convenzioni.
Nell’ultimo mese, infatti, in corrispondenza dell’offerta per l’aumento di capitale, l’azienda di abbigliamento è salita in Borsa del 171% circa sorprendendo così sia il mercato che gli stessi vertici societari, per poi calare vertiginosamente nei giorni successivi, fino ad essere addirittura sospesa per eccesso di ribasso.
L’utile netto della società di Redmond è stato di 4,52 miliardi di dollari, in aumento del 48% e pari a 51 centesimi per azione.
Nel secondo trimestre dell’anno, la società leader nel commercio elettronico, ha visto aumentare i ricavi del 41% a quota 6,57 miliardi di dollari, e l’utile netto del 45% a 207 milioni di dollari, vale a dire un aumento di 45 centesimi per azione.