
Nel dettaglio, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, i ricavi totali 2012 sono aumentati dell’8% passando anno su anno dai 2,5 miliardi di euro al 31 dicembre del 2011 ai 2,7 miliardi di euro al 31 dicembre scorso. Bene anche l’Ebitda cresciuto del 6,3% anno su anno da 1,6 a 1,7 miliardi di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto è passato da 4,1 a 4,7 miliardi di euro.

Inizio seduta col botto per le azioni Bca Pop Milano, che restano sospese per eccesso di rialzo con un progresso teorico dell’11,71% a 0,5525 euro. Il titolo è attualmente in asta di volatilità , ma in precedenza era riuscito a tornare in contrattazione continua dopo la prima sospensione al rialzo toccando un massimo intraday a 0,565 euro. Il titolo è salito così sui livelli più alti da fine ottobre 2011. A mettere il turbo alle azioni Bpm è la possibile trasformazione da banca popolare a Spa.
Continua il momento di forte tensione in casa Seat Pagine Gialle, che ieri ha perso il 7,14% alla borsa di Milano chiudendo sui minimi di giornata a 0,0026 euro. Si tratta del nuovo minimo di sempre per la società , che però al momento ha altri pensieri per la testa. Dopo la debacle di mercoledì, che ha portato il titolo a perdere il 47,17% in un solo giorno, sono arrivate due pesanti bocciature da parte delle principali agenzie di rating, ovvero Moody’s e Standard & Poor’s.

La seduta di ieri è stata disastrosa per la borsa italiana, che comunque resta ampiamente in attivo da inizio anno. L’indice azionario FTSE MIB ha perso il 3,36% a 17.290 punti, toccando i minimi più bassi da quasi due settimane. Ad affondare il listino principale di Piazza Affari, che aveva toccato nell’intraday il livello più alto da inizio agosto 2011 a 17.983 punti, sono le vicende legate a Mps e Saipem, che rischiano di minare la credibilità delle azioni quotate di borsa italiana.
Il bilancio 2012 ha evidenziato un risultato in chiaroscuro per il gruppo Fiat che, pur battendo le stime degli analisti, non è riuscito a far meglio dell’anno precedente. L’utile netto è stato pari a 1,4 miliardi di euro, ovvero cento milioni in più delle stime di consenso. Nel 2011 il Lingotto aveva generato profitti per 1,65 miliardi di euro. Buono l’andamento dei ricavi, grazie al consolidamento della controllata americana Chrysler, con un balzo a 84 miliardi di euro. L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne è euforico.
Luxottica Group, leader nel settore dell’occhialeria di lusso, ha archiviato l’esercizio 2012 con risultati record. Il gruppo di Agordo ha realizzato un giro d’affari di 7,086 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 13,9% rispetto all’anno precedente quando i ricavi erano stati pari a 6,222 miliardi di euro. Ottimo l’andamento nel quarto trimestre del 2012, che si è chiuso con un fatturato in crescita dell’8,2% a 1,632 miliardi di euro. A Piazza Affari le azioni Luxottica Group hanno toccato un nuovo massimo storico a 33,85 euro.
Fondazione Mps, azionista di maggioranza dell’istituto bancario di Rocca Salimbeni con una quota del 34,9%, ha dichiarato di essere pronta a vendere una quota del 10% per fare cassa e rimborsare la restante parte del debito da 350 milioni di euro che deve a un pool di banche capitanate da Jp Morgan. L’obiettivo è contenuto nel documento programmatico 2013 che sarà reso noto ufficialmente solo nei prossimi giorni. L’Ente annuncerà anche alla distribuzione dei dividendi, che diminuirà rispetto ai 21 milioni dello scorso anno.
Nonostante il rally degli ultimi mesi, Piazza Affari continua a essere un listino azionario nettamente sottovalutato nel lungo periodo. In termini reali il listino milanese vale meno che nel 1943, quando in Italia c’era ancora la dittatura di Benito Mussolini. Il dato emerge dal grafico elaborato dall’ufficio studi di Mediobanca considerando l’indice Mediobanca total return, che evidenzia l’andamento delle quotazioni a Piazza Affari dagli anni ’30 del secolo scorso ad oggi. Si tratta di un indice azionario che include i dividendi ed è rettificato per l’inflazione.

Venerdì 25 gennaio il titolo Pierrel ha messo a segno una performance stratosferica alla borsa di Milano. Spinto da volumi record (oltre un milioni di pezzi scambiati), le azioni Pierrel hanno guadagnato il 50,68% a 1,1 euro. Nella seduta precedente il prezzo di chiusura era stato di 0,73 euro. A surriscaldare gli scambi sul titolo a Piazza Affari è stata la notizia della firma ufficiale dell’accordo con la società svizzera MondioBiotech. Pierrel ha annunciato l’intesa vincolante che le permetterà di diventare il maggiore azionista della società elvetica.