Accordo fra artigiani e banche

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Alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, è stato siglato un importante patto di collaborazione fra la Federcasse (l’associazione delle cooperative bancarie rivolte al mondo delle piccole imprese) e le associazioni di categoria che rappresentano le aziende artigiane: Confartigianato, CNA e Casartigiani.

In questa fase di recessione e di profonda stretta del credito erogato dalle banche, moltissimi piccoli artigiani si trovano con l’acqua alla gola a causa della drammatica mancanza di fondi per le esigenze correnti; dal canto loro, le banche sono ormai molto guardinghe nel concedere prestiti a chi non offre rilevanti garanzie a tutela del finanziamento.

Dopo il “credit day” le banche non hanno più scuse

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Il presidente degli industriali Emma Marcegaglia ha affermato che con la firma del protocollo d’intesa tra il Tesoro e l’Abi sui Tremonti bond e l’aumento del finanziamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese le banche non hanno più scuse per non concedere prestiti.

Le dichiarazioni sono state rese da Emma Mercegaglia al termine del cosiddetto “credit liquidity day“, incontro in cui è anche stato stabilito che a partire dalla fine di Aprile la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione circa 5 miliardi del risparmio postale a favore delle piccole e medie imprese.

Banca Popolare di Milano chiede i Tremonti bond

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Dopo Banco Popolare e Unicredit è la Banca Popolare di Milano il terzo istituto bancario che ha deciso di ricorrere ai Tremonti Bond, notizia che sembra quasi voler sottolineare che il ministro dell’economia Giulio Tremonti aveva ragione quando, per rispondere alle critiche sulla misura adottata dal governo, affermava che sarebbero state molte le banche che avrebbero deciso di approfittarne.

La richiesta dei Tremonti Bond rientra in una serie di misure approvate dal consiglio di amministrazione della banca e atte a determinare un rafforzamento del capitale bancario.

Il governo americano vara il piano per eliminare gli asset tossici

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Il piano del governo americano per smaltire i titoli tossici prevede il coinvolgimento dei privati. Il segretario al Tesoro Timothy Geithner, infatti, durante un intervista rilasciata al Wall Street Journal, ha affermato che l’intervento dei privati è assolutamente indispensabile altrimenti si rischia un fallimento totale.

Geithner, inoltre, durante la stessa intervista ha anche rivelato i termini del piano spiegando che si tratta, nel dettaglio, della creazione di una serie di investimenti misti e privati quantificati in circa 500 miliardi di dollari, cifra che dovrebbe essere sufficiente per risollevare le banche.

Unicredit ricorre ai Tremonti bond

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Dopo Banco Popolare è Unicredit il secondo istituto bancario a richiedere i cosiddetti “Tremonti bond”. Ieri, infatti, il consiglio di amministrazione di Unicredit aveva affidato al presidente Dieter Rampl e all’amministratore delegato Alessandro Profumo il compito di operare un’approfondimento sulla possibilità di ricorrere ai Tremonti bond e ad una simile tipologia di aiuti messi a disposizione dal governo austriaco.

Il risultato è la decisione di Unicredit di richiedere ai governi di Italia e Austria l’emissioni di obbligazioni di Stato per un ammontare di circa 4 miliardi di euro.

Il Tesoro incontra l’Abi per firmare l’accordo sui Tremonti bond

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Giovedì 19 Marzo il ministro dell’economia Giulio Tremonti incontrerà l’Associazione Bancaria Italiana per sottoscrive l’accordo volto a stabilire i paramtri relativi credito che le banche che emetteranno gli strumenti di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro, i cosiddetti “Tremonti Bond“, dovranno concedere a famiglie e piccole e medie imprese.

Le prossime ore, quindi, dovranno necessariamente essere dedicate a risolvere quei punti su cui non c’è ancora pieno accordo tra l’Abi e il Tesoro. I punti dell’accordo già considerati sicuri ma su cui si attende comunque conferma sono sostanzialmente due. Il primo consiste nella sospensione della rata del mutuo per un periodo di 12 mesi accordato a chi vive un periodo di difficoltà e non riesce a pagare le rate del mutuo sottoscritto per l’acquisto della prima casa. Il secondo, invece, consiste in una dote fino a 240 milioni di euro per il fondo di garanzia delle Pmi.

Banco Popolare lancia un’opa su Italease

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Banco Popolare ha reso noto di aver effettuato un’offerta pubblica di acquisto volontaria e totalitaria di Banca Italease ad un prezzo di 1,50 euro per azione. Lo scopo, come già noto, è quello di ottenere un delisting con conseguente ristrutturazione dell’organizzazione, sulla base di un accordo stipulato con Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio e Banca Popolare di Milano.

Le operazioni di ristrutturazione previste nell’accordo, in particolare, prevedono la costituzione di due nuove società in cui verranno fatte confluire le attività di Italease.

Swiss National Bank comprerà tanta valuta estera

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Il dollaro è sceso nella giornata di ieri nei confronti di molte valute e il Dollar Index è rimasto al di sotto del supporto creato dalla trendline rialzista individuata nelle settimana precedenti. Questo potrebbe essere il segnale più importante in questo momento e la conferma che il Usd potrebbe iniziare una fase di ribasso.

I dati attesi per ieri sono stati meno negativi del previsto e le vendite al dettaglio hanno registrato un calo dello 0.1% (contro un calo atteso dello 0.5%). Da segnare che i jobless claims sono stati negativi anche questa settimana e hanno fatto segnare nuovi record.

La borsa americana si riprende dalla crisi

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La propensione al rischio è stata alle stelle nelle giornata di ieri come non si vedeva da parecchie settimane. La borsa Usa ha visto un rialzo notevole con un S&P500 che è salito del 6.37% e pesando sulle quotazioni di dollaro e Yen che hanno risentito negativamente alle buone notizie provenienti da Citigroup che ha fornito dati di bilancio positivi per la prima volta da circa 2 anni.

Il Governatore Bernanke ha inoltre assicurato che la Fed fornirà alle banche tutto il capitale necessario a superare questa crisi con lo scopo di aiutare il sistema finanziario e ha richiesto un intervento che dovrà evitare il riproporsi di tali situazioni in futuro.

Unicredit e Intesa Sanpaolo volano in borsa

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In un comunicato non ancora ufficiale la banca più importante del mondo per giro d’affari Citigroup ha fatto sapere di aver registrato un “trimestre” (gennaio-febbraio) deliziosamente positivo e questo ha fatto registrare delle ottime ascese anche a gran parte delle borse europee in scia alla crescita di Citigroup.

Citigroup ha fatto sapere di aver ricavato nel solo primo biennio 2009 la bellezza di 19 miliardi di dollari molto probabilmente grazie anche alla proposta della FED di diminuire il costo del denaro a zero al fine di riuscire a uscire da questa crisi economica che ha fatto stagnare il mercato mondiale con picchi nel settore immobiliare e in quello delle auto.

Banco Popolare richiede i Tremonti bond

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Dopo il via libera ai cosiddetti “Tremonti bond” i portavoce dei principali istituti bancari avevano lasciato intendere che le banche non erano assolutamente restie a ricorrere alla suddetta misura governativa ma, tuttavia, prima di procedere volevano esaminare attentamente il decreto e valutare bene i pro e i contro di una loro eventuale adesione.

I dubbi e gli indugi delle varie banche, tuttavia, sono stati finalmente rotti dal Banco Popolare che ha annunciato di aver presentato richiesta per ottenere l’emissione degli strumenti finanziari di patrimonializzazione previsti dall’articolo 12 del decreto legge 185/08, ovvero i cosiddetti “Tremonti bond“.

La Banca Mondiale prevede una contrazione mondiale del Pil 2009

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Continuano incessanti le previsioni distrastrose per il 2009. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, arriva dalla Banca Mondiale, assolutamente certa che la crisi economica avrà un impatto senza precedenti sull’andamento dell’economia mondiale nel corso del 2009, con risultati talmente negativi che per poterne ricordare di simili bisogna tornare indietro fino al lontano 1945.

In realtà si tratta di un pronostico già noto e su cui tutti i governi e i principali enti e istituti internazionali sembrano essere concordi ma, tra tutti questi, quello reso noto dalla Banca Mondiale è in assoluto il peggiore.

Mutuo Che Banca!

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Che Banca!, oltre a Conto Deposito e a Conto Tascabile offre anche la possibilità di sottoscrivere un mutuo che può essere richiesto come “mutuo acquisto” per l’acquisto della prima o della seconda casa, come “mutuo sostituzione” per sostituire il proprio mutuo con quello offerto da Che banca! oppure come “mutuo rifinanziamento” per sostituire il proprio mutuo e ottenere, al tempo stesso, ulteriore liquidità.

Per tutte e tre le ipotesi le condizioni e i tassi di interesse restano sempre invariati, così come pure l’importo massimo che può essere finanziato e che è pari al 70% del valore della casa. Non sono previste, infatti, tipologie di mutuo che consentono di finanziare l’intero importo dell’acquisto.

BoE dovrebbe tagliare i tassi di 50pb

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La BoE dovrebbe tagliare i tassi di 50pb secondo i sondaggi di Bloomberg e le dichiarazioni di molti membri della Banca fanno presupporre che il rischio di deflazione con la crisi che sta continuando richiede necessariamente un intervento che dovrà bloccare questo calo nei prezzi.

Tuttavia un intervento di stimolo dell’economia dal punto di vista fiscale dovrà accompagnarsi ai tagli al costo del denaro. Come sempre riteniamo che anche il commento del Monetary Policy Committee sarà importante per la reazione del mercato.