Il Tesoro incontra l’Abi per firmare l’accordo sui Tremonti bond

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Giovedì 19 Marzo il ministro dell’economia Giulio Tremonti incontrerà l’Associazione Bancaria Italiana per sottoscrive l’accordo volto a stabilire i paramtri relativi credito che le banche che emetteranno gli strumenti di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro, i cosiddetti “Tremonti Bond“, dovranno concedere a famiglie e piccole e medie imprese.

Le prossime ore, quindi, dovranno necessariamente essere dedicate a risolvere quei punti su cui non c’è ancora pieno accordo tra l’Abi e il Tesoro. I punti dell’accordo già considerati sicuri ma su cui si attende comunque conferma sono sostanzialmente due. Il primo consiste nella sospensione della rata del mutuo per un periodo di 12 mesi accordato a chi vive un periodo di difficoltà e non riesce a pagare le rate del mutuo sottoscritto per l’acquisto della prima casa. Il secondo, invece, consiste in una dote fino a 240 milioni di euro per il fondo di garanzia delle Pmi.

Borse in rialzo dopo le dichiarazioni di Bernanke

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Sono più che rassicuranti le dichiarazione del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, rilasciate durante un’intervista da parte dell’emittente Cbs, precesamente nell’ambito della trasmissione “60 minutes“.

Secondo Bernanke, infatti, la recessione dovrebbe finire entro l’anno per poi assistere ad una lenta ripresa a partire dai primi mesi del 2010. Il presidente della Federal Reserve, fermamente convinto delle sue affermazioni, ha aggiunto che l’America è riuscita a scampare il pericolo di imbattersi in una depressione simile a quella verificatasi nel 1929.

L’Istat conferma il -1% del Pil 2008

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L’Istat ha confermato che il Pil italiano è calato dell’1% nel 2008, un dato che non si registrava dal lontano 1975 e, in ogni caso, il dato peggiore dal 1980, anno in cui l’Istat ha iniziato a raccogliere dati su base statistica.

Nel quarto trimestre 2008, in particolare, il Pil è diminuito dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2007.

Il risultato è praticamente disastroso se si pensa che il -1% relativo al 2008 và comparato con il +1,5% del 2007. Un dato così negativo non era stato previsto nanche dall’Istat che ha dovuto rivedere le sue previsioni che indicavano come stima preliminare un calo dello 0,9%.

Stati Membri dell’Est Europa a rischio crack

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Come detto già più volte, il dollaro è in una fase di trend rialzista e in base alle analisi questo dovrebbe continuare ancora per qualche periodo. Al momento la quotazione euro-dollaro ha raggiunto il seguente valore: 1 Euro = 1,2637 Dollari Statunitensi e la salita del dollaro nei confronti dell’euro dovrebbe continuare per tutta la settimana.

Questo è dipeso principalmente dalla situazione critica della moneta unica europea che sta subendo una svalutazione anche per la situazione degli stati dell’est membri dell’Unione Europea.

Dollaro in salita continua, Euro critico

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Il dollaro ha vissuto un’altra settimana di rialzi in un trend che continua ad essere ascendente e il DXY continua a confermare il trend in salita per il biglietto verde. La permanenza al di sopra di 88 dovrebbe confermare il trend rialzista del dollaro nei prossimi giorni.

Tra i dati che verranno pubblicati questa settimana ci saranno i dati delle vendite al dettaglio che saranno negativi per l’ennesima volta anche in virtù dei dati della disoccupazione pubblicati venerdì passato. Tutti I settori sono in una pesante fase di contrazione e il settore auto dovrebbe essere quello maggiormente sotto pressione. Vedremo quali saranno le reazioni del mercato azionario e questo potrebbe avere delle influenze sulle quotazioni del dollaro.

La Banca Mondiale prevede una contrazione mondiale del Pil 2009

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Continuano incessanti le previsioni distrastrose per il 2009. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, arriva dalla Banca Mondiale, assolutamente certa che la crisi economica avrà un impatto senza precedenti sull’andamento dell’economia mondiale nel corso del 2009, con risultati talmente negativi che per poterne ricordare di simili bisogna tornare indietro fino al lontano 1945.

In realtà si tratta di un pronostico già noto e su cui tutti i governi e i principali enti e istituti internazionali sembrano essere concordi ma, tra tutti questi, quello reso noto dalla Banca Mondiale è in assoluto il peggiore.

Cina e America iniziano una stimolazione economica

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Le notizie provenienti dalla Cina relativamente all’annuncio di un piano di stimolo economico e le indicazioni relativamente alla possibilità che la GM possa arrivare a fallire sono state le notizie più importanti della giornata.

I dati macro della giornata sono stati contrastati con uno scenario che rimane sempre difficile.

I dati sui jobless sono stati meno negativi del previsto rispetto alla settimana passata ma rimangono a dei livelli prossimi a quelli del 1982.

Fallimento General Motors

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I vertici di General Motors hanno espresso seri dubbi sulla capacità dell’azienda di sopravvivere ulteriormente ed evitare il fallimento. Il colosso americano, nel 2008, ha registrato perdite per un ammontare complessivo di 30,9 miliardi di dollari, perdite gravissime mai registrate in tutta la storia della casa automobilistica.

Il futuro dell’azienda, quindi, è inevitabilmente nelle mani del governo americano e nella sua decisioni di concedere o meno gli aiuti richiesti. In caso risposta negativa la società si troverebbe costretta a seguire la procedura indicata della legge fallimentare attualmente in vigore in america, cercando di preservare così l’attività aziendale ed, eventualmente, procedere alla liquidazione.

Tremonti prevede un 2009 peggiore del 2008

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Nonostante il 2009 sia iniziato da solo poco più di due mesi, le analisi e le indagini svolte sino a questo momento hanno avuto come conclusione sempre lo stesso risultato che vede il nuovo anno, dal punto di vista economico e finanziario, ancora più difficile rispetto al 2008.

Tale circostanza è stata evidenziata dai principali economisti italiani, compreso il Ministro dell’economia Giulio Tremonti che ha evidenziato come per ridurre al minimo le conseguenze negative sia assolutamente necessario una cooperazione tra governo, imprese, parti sociale e istituti finanziari. E’ necessario, infatti, che tutti questi organismi collaborino tra di loro altrimenti si avranno risultati disastrosi per l’economia italiana.

La Banca d’Italia rivede le sue previsioni relative al Pil 2009

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Nonostante i governi delle principali economie mondiali si siano impegnati a varare numerose misure e abbiano concesso notevoli aiuti ad importanti aziende che si trovano in serie difficoltà, la crisi economica non accenna a placarsi e le sue conseguenze sono sempre più disastrose.

Le brutte notizie in ambito economico, inoltre, sembrano non finire mai. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, rispecchia la difficile situazione che sta vivendo l’economia italiana, circostanza che ha indotto la Banca d’Italia a rivedere la sua previsione sul Pil italiano relativo al 2009 modificandola dal -2% al -2,6%.

Consumi calati del 4,6% a Gennaio

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L’Icc, l’Indicatore dei Consumi Confcommercio, ha diffuso poche ore fà un ulteriore calo dei consumi registrato durante il mese di Gennaio e pari al 4,6%, un dato più che allarmante perchè si tratta del risultato peggiore registrato nell’ultimo anno.

Il dato diffuso dall’Icc, quindi, risulta essere ancora più negativo di quello registrato lo scorso Dicembre, circostanza che evidenzia come il rallentamento dell’inflazione non abbia avuto alcuna conseguenza positiva sul comportamento dei consumatori, nonostante i dati recentemente raccolti dall’Isae abbiano riportato un incremento della fiducia dei consumatori durante il mese di Febbraio.

Pil in calo dell’1%

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Brutte notizie in arrivo dall’Istat che ha comunicato un calo del Prodotto Interno Lordo italiano dell’1% rispetto al 2008. Un risultato decisamente peggiore rispetto alle previsioni dello stesso Istat, che aveva ipotizzato un calo dello 0,9%, e del governo che nel programma di stabilità, invece, aveva prospettato una riduzione dello 0,6%.

Si tratta del dato peggiore mai registrato dal lontano 1975 quando il Pil era calato del 2,1%. Vicini ad un dato simile a quello attuale, invece, si era andati nel 1993 quando era stato registrato un calo dello 0,9%. Questo disastroso risultato, tuttavia, pare essere solo una breve premessa di quello che accadrà nel 2009, anno in cui il governo prevede un calo del Pil pari al 2%.

Berkshire Hathaway di Warren Buffett ottiene dei pessimi risultati nel 2008

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Tutti conoscono la crisi e tutti conoscono Warren Buffet. Il 2008 è stato l’anno della crisi per tutte le imprese mondiali e perfino la Berkshire Hathaway, una delle holding più grandi del mondo controllata dal re dei Mc Donalds Warren Buffet, ha calato i suoi fatturati rispetto all’anno precedente.

La Berkshire Hathaway è un’azienda che fattura intorno ai 100 miliardi di dollari l’anno ed è valutata dagli analisti ben 40 miliardi di dollari.

General Motors registra perdite per 9,6 miliardi di dollari

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General Motors ha reso noto di aver registrato una perdita di circa 9,6 miliardi di dollari durante l’ultimo trimestre del 2008. La notizia arriva all’indomani del primo discorso tenuto da Barack Obama dinanzi al Congresso a camere riunite, discorso in cui il Presidente degli Stati Uniti ha affermato che non ha alcuna intenzione di abbandonare il settore automobilistico ma, al contrario, di essere pronto a fornire il sostegno del governo soprattutto per tutelare le migliaia di lavoratori dipendenti delle aziende automobilistiche.

La perdita registrata da General Motors nell’ultimo trimestre del 2008, se sommata a quelle registrate nella restante parte dell’anno, raggiunge un ammontare complessivo di 30,9 miliardi di dollari, una perdita piuttosto grave ma comunque migliore rispetto a quella relativa al 2007, anno in cui la casa automobilistica di Detroit aveva registrato perdite per un ammontare di 43 miliardi di dollari.