
A partire da quest’ultima cifra ha poi preso il via un crollo inarrestabile che si è fermato solo a quota 24.000 punti, che rimane la soglia psicologica per il listino.

A partire da quest’ultima cifra ha poi preso il via un crollo inarrestabile che si è fermato solo a quota 24.000 punti, che rimane la soglia psicologica per il listino.

Come potete vedere le quotazioni sono semplici da osservare grazie anche alla possibilità di eseguire un filtro di ricerca per gli indici ETF, ETC, FTSE ed FTSE MIB. Nella tabella inoltre avrete la possibilità di filtrare la ricerca a seconda del simbolo del titolo azionario, del nome, vedere l’ordinamento dei maggiormente scambiati e la variazione maggiore.

Il titolo di Buzzi Unicem venerdì ha concluso le contrattazioni in rialzo dell’1,61% a quota 13,22 euro per azione.

Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, rimane comunque ottimista e ha dichiarato che la moneta americana non perderà il suo ruolo di riserva internazionale.

La causa dell’evento è probabilmente la notizia pubblicata questa mattina su Milano Finanza che vedrebbe una cordata italo-libica pronta a lanciare un’opa sulla società media-editrice. Subito, grazie anche all’interrogazione da parte della Consob, l’azienda ha smentito categoricamente dichiarando che al momento non sono presenti trattative di vendita.

Una cordata italo-libica avrebbe lanciato un’offerta pubblica di acquisto all’azienda. Virgilio De Giovanni insieme a Fabio Arpe, da come dicono le supposizioni, sarebbero intenzionati a lanciare un’opa sul gruppo SEAT.

Il titolo nelle ultime sedute ha addirittura consolidato il proprio valore attorno a questa cifra, mettendo una buona base di partenza per un ulteriore balzo in avanti. Tuttavia ieri il titolo in borsa ha chiuso perdendo l’1,04% a quota 7,11 euro.

Ora il rapporto tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è pari a 1,4899, e quella di ieri è stata la prima seduta negativa dell’ottava. Comunque gli esperti dicono che il trend positivo è a favore dell’euro, solamente un ulteriore crollo sotto quota 1,475 potrebbe segnare un’inversione di tendenza a favore del dollaro.

Secondo Bank of America il titolo dell’Arnoldo Mondadori Edizioni S.p.A. varrebbe 3,9 euro. In base all’analisi della banca americana l’azienda detenuta da Fininvest varrebbe oltre 1 miliardo di euro e non 850 milioni di euro come è stato affermato da diversi analisti.


E’ di oggi la notizia che la società di consulenza italiana per gli investimenti azionari Equita ha alzato il target price del titolo Unicredit da 2,8 a 3,26. Equita ha inoltre posto il titolo nella modalità BUY quindi secondo la società di consulenza il titolo è da comprare.

Ieri il titolo ha chiuso in netto rialzo a quota 14,97 euro, guadagnando l’1,91%, confermando il quadro di breve periodo, che rimane naturalmente positivo.

Alcuni giornali ieri parlavano di un aumento di capitale da 500 milioni di euro ma stando alle prime indiscrezioni potrebbero essere anche di più.

L’azienda avrebbe in progetto l’emissione di un prestito obbligazionario di 600 milioni di euro per una durata di 12 anni. Subito le richieste sono state notevoli fino a raggiungere addirittura i 5 miliardi di euro.