
In linea con il suo obiettivo di ridurre l’uso del contante questo conto prevede che il costo delle operazioni eseguite tramite POS e il noleggio relativo all’apparecchio siano comprese nel canone mensile.

In linea con il suo obiettivo di ridurre l’uso del contante questo conto prevede che il costo delle operazioni eseguite tramite POS e il noleggio relativo all’apparecchio siano comprese nel canone mensile.

Questa operazione dimostra poi a tutte le aziende italiane che l’alternativa al sempre più difficile credito bancario esiste. Ovviamente alla chiamata di Campari non hanno potuto resistere fondi, assicurazioni, gestioni patrimoniali e hedge fund.

L’Italia ha infatti registrato un indicatore a 106,0 rispetto al 104,0 di luglio, quello della Francia sale in agosto a 103,7 da 102,4 di luglio mentre l’indicatore relativo all’insieme dei 30 paesi si attesta a 99,2 da 97,7 del mese scorso. Per i paesi del G7, l’indicatore sale a 99,1 da 97,5.

Decisamente diverse dai dati diffusi dall’Istat sono le previsioni degli economisti indicavano un aumento dello 0,6% su base mensile e un calo del 17,9% su base annua.

La società , infatti, ha comunicato che il prossimo anno distribuirà un dividendo di 1,40 euro per azione, in aumento rispetto all’1,15 euro pagato nel 2009 e al di sopra delle previsioni degli analisti che avevano parlato di dividendi a 1,27 euro per azione.

Infatti nella storia delle società quotate in borsa nel Regno Unito nessuno ha mai portato a termine una ricapitalizzazione con valore maggiore a 12,5 miliardi di sterline, ed in quel caso fu un’altra banca inglese, la Hsbc, pochi mesi fa.

Rimane così positivo il quadro di breve termine, permettendo al titolo stesso di poter continuare nella sua risalita, con target a breve termine stimato intorno ai 10 euro per azione, con il valore che in un secondo momento dovrebbe assestarsi a quota 10,15-10,18 euro.

Mediolanum, in particolare, ha registrato nel primo semestre del 2009 un utile netto di 108 milioni, ossia un incremento del 53% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Oggi a Singapore l’oro si scambia 1.054,20 dollari l’oncia mentre a New York siamo a quota 1.054,40 dollari l’oncia, in rialzo quindi dell’1%. L’oro quest’anno ha guadagnato il 20% circa, soprattutto per la debolezza del dollaro e per i timori d’inflazione dopo che si è assistito ad un intervento unanime da parte delle banche centrali di tutto il mondo per cercare di far respirare l’economia dei rispettivi paesi fornendo liquidità ai vari istituti di credito.

Il costo del denaro in Europa, quindi, resta ancora al livello più basso nella storia dell’euro. La differenza tra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nella zona euro resta all’1% dal momento che la Fed ha azzerato il tasso sul Fed Funds limitandosi a fissare un range compreso tra 0 e 0,25%.

Questa tipologia di mutuo, infatti, consente al cliente di non iniziare immediatamente a rimborsare il finanziamento ma di optare per un periodo di preammortamento nel corso del quale vengono pagate delle rate mensili composte solo da interessi. Questo periodo di preammortamento da 1 a 3 anni.

Eni si è riportato sopra la media mobile di breve termine, passando in area 17 euro e adesso tenta l’annullamento del gap ribassista iniziato il 21 settembre a 17,37 euro. Gli esperti affermano che oltre questo livello sarebbero attaccati anche gli ultimi massimi relativi a quota 17,7 euro.

Ieri è stata l’occasione per fare il punto su questi titoli, alla Star Conference tenutasi a Londra al London Stock Exchange, che è per l’appunto una vetrina per questi titoli, giunta alla nona edizione.

Su base congiunturale si scende da -0,1% a -0,2% mentre su base annuale da -4,7% a -4,8%, una correzione questa che sebbene sia lieve porta ad un risultato considerato drastico e inatteso dalla maggior parte degli econimisti.