Carlo De Benedetti lascia la presidenza delle sue società

Carlo De Benedetti durante un conferenza stampa ha annunciato la sua decisione di lasciare la presidenza delle tre società da lui stesso fondate, Cir, Cofide e L’Espresso, dopo ben 50 anni di onorata carriera.

De Benedetti ha spiegato che la decisione è dettata esclusivamente dalla sua età. Alla soglia dei 75 anni, ha spiegato, è assolutamente necessario avere il coraggio di rendersi conto che l’età avanzata ha il suo peso nella vita di tutti i giorni, soprattutto sotto l’aspetto lavorativo.

Dollaro e Yen in caduta libera

Lunedì è stata la giornata dei pesanti cali di dollaro e Yen. Si tratta probabilmente di un rimbalzo dovuto ad una diminuzione della volatilità e dell’avversione al rischio piuttosto che legato a dei fondamentali.

È vero che i dati relativi al settore immobiliare negli Usa sono stati migliori del previsto (con un dato in aumento del 6.5%) ma non può essere considerato questo il dato che ha modificato in maniera significativa l’andamento sui mercati. Inoltre un primo dato leggermente positivo non può essere considerato ancora il raggiungimento dei minimi e l’inizio della risalita.

A questo miglioramento ha contribuito l’aumento dello 0.99% nella massa monetaria M2 (legato ai vari interventi effettuati dalla FED). Vedremo se nei prossimi mesi si vedranno gli effetti a livello di crescita.

Recupererà l’economia?

Nella settimana che sta iniziando torneranno ad esserci una serie di dati che potrebbero in qualche modo dimostrare quale sará l’orientamento degli investitori nei confronti del dollaro mostrando se l’economia da qualche piccolo segnale di recupero ovvero se la crisi é ancora in fase di esplosione.

I dati a cui si dovrá porre maggiore attenzione sono quelli relativi alle vendite di case, agli ordini di beni durevoli ed in primis alla fiducia dei consumatori che potrebbe dare un vero segnale su quali potrebbero essere i risultati del Pil dell’ultimo trimstere del 2008. Gli economisti di Bloomberg parlano di un acuirsi di questa crisi che si dimostrera anche dai crolli del settore immobiliare e da un calo in tutte le componenti di crescita.

ING taglia i costi in vista di pesanti perdite

Il colosso bancario olandeseING prevede di registrare, in relazione al 2008, una perdita di circa 1 miliardo di euro, nonostante nei mesi passati il governo olandese abbia versato nelle casse della banca ben 10 miliardi di euro, per aiutare la ING a far fronte alla crisi economica e scongiurare un suo possibile fallimento.

L’aiuto fornito, quindi, non si è rivelato affatto sufficiente e ING sta già pensando a come recuperare il milione di euro. Ovviamente la soluzione è quella di un taglio dei costi che si traduce inevitabilmente in un taglio dei posti di lavoro.

NYT: La soluzione della crisi è ancora lontana

In un articolo del New York Times di ieri é stato indicata una situazione che dimostra come la crisi sia ancora lontana da una risoluzione ed il problema della disoccupazione negli Usa stia creando enormi problemi anche a livello centralizzato.

Infatti sembrerebbe che il New York unemployment insurance system sta avendo difficoltá a staccare assegni per i disoccupati e per fare fronte a questa situazione sta sempre piú spesso attingendo a risorse del Governo federale. Come dichiarato dalla responsabile per la commissione lavoro le richieste di sussidi stanno aumentando di circa il 50% se confrontate con quanto accadeva un anno fa. Questo dato avrá i suoi effetti nelle prossime settimane e sará da ricordare quando nel mese di Febbraio verrá pubblicato il dato sui NFP.

Microsoft taglia 5.000 posti di lavoro

La crisi economica non ha risparmiato neanche Microsoft che ha registrato una perdita nei profitti di circa l’11%.

Il calo delle vendite e la conseguente riduzione dei profitti ha indotto Microsoft ha decidere un taglio dei costi che, sfortunatamente, andrà ad incidere pesantemente sui lavoratori. L’azienda, infatti, ha reso nota la sua intenzione di tagliare circa 5.000 posti di lavoro nei prossimi 18 mesi, di cui 1.400 immediatamente.

Settore informatico colpito solo in parte dalla crisi economica

La crisi economica mondiale ha determinato un notevole calo dei consumi e quindi, di conseguenza, un calo della produzione che ha costretto numerosi colossi dell’economia mondiale a ridurre la mole di lavoro.

I settori colpiti sono stati praticamente tutti, compreso il settore informatico nell’ambito del quale domina la notizia odierna che riporta la chiusura da parte di Intel di ben cinque impianti, negli Stati Uniti e in Asia, con conseguente licenziamento di 6000 lavoratori.

Berlusconi commenta il calo del Pil previsto per il 2009

Quello che l’Unione Europea aveva previsto in relazione al Pil italiano, è cioè una contrazione del 2%, è stato confermato a Bruxell dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Il ministro, infatti, ha spiegato che le previsioni oggetto del programma di stabilità saranno pienamente concordanti con quanto prospettato dall’Unione Europea.

Oggi si insedia Obama: come varia la borsa?

barack obama dopo le elezioni

Ed é arrivato finalmente il giorno di Obama. Oggi ci sará l’inauguration day e inizierá ufficialmente Il nuovo corso. Tale evento potrebbe avere degli effetti sulle quotazioni del dollaro che potrebbe giovare dall’inizio di una nuova stagione.

La chiusura delle contrattazioni nel mercato azionario di ieri non ha influenzato l’andamento delle quotazioni sul mercato valutario che ha risentito delle notizie provenienti dai mercati Europei ed in particolar modo dal Regno Unito portando a grandissimi rialzi di dollaro e Yen. La notizia piú imporante della giornata é stata senza dubbio quella relativa alla Royal Bank of Scotland che ha fatto registrare una perdita annuale record (28 Miliardi di GBP) e facendo cosi volare le quotazioni del dollaro che ha guadagnato rispetto all’Euro e al Gbp. Come anticipavamo nei giorni precedenti l’avversione al rischio torna a dominare i mercati e le valute rifugio ne beneficiano.

Ripristinate definitivamente le forniture di gas per l’Europa

La questione gas sembra essere giunta definitivamente a termine. Sono riprese stamattina presto, infatti, le forniture di gas russo destinate all’Europa e in transito attraverso l’Ucraina.

La questione, tuttavia, ha trovato definitiva risoluzione durante la giornata di ieri, nel corso della quale Russia e Ucraina hanno accontentato le ripettive pretese firmando un contratto di dieci anni per la fornitura di gas russo a Kiev. L’accordo è stato sottoscritto da Putin e da Yulia Tymoshenko, con tanto di cerimonia ripresa dalle telecamere delle principali emittenti televisive.

Il governo inglese annuncia nuove misure per aiutare le banche

Il gioverno inglese ha ufficialmente annunciato un secondo pacchetto di misure volto a sostenere ulteriormente il proprio sistema bancario.

La lista comprende, tra le altre misure, un sistema di assicurazione per le banche che, sebbene dovranno pagare tale assicurazione al governo, riceveranno protezione contro circa il 90% dei futuri casi di inadempienza sui prestiti bancari.

Dollaro e Yen in perdita venerdi scorso

Dopo una settimana di salite sia il dollaro sia lo yen hanno visto perdere parte dei loro recuperi nella giornata di venerdi. Questo é coinciso con una serie di interventi a favore della ripresa dei mercati tra cui va ricordato quello previsto a favore di Bank of America del valore di 138 miliardi. Nel frattempo il CPI é calato dimostrando il processo di deflazione in corso.

L’indice della universitá del Michigan é salito a 61.9 contro ogni previsione e nonostante il contesto economico non sia in nessun modo incoraggiante il piano fiscale di 825 miliardi di dollari ha contribuito al miglioramento di tale indicatore.

Il governo americano concende aiuti alla Bank of America

Bank of America riceverà da parte del governo statunitense un aiuto economico quantificato in 20 miliardi di dollari, a cui vanno aggiunte garanzie per eventuali perdite per un valore di 118 miliardi di dollari.

Il finanziamento è finalizzato a far si che la banca sia in grado di superare il momento di difficoltà economica che sta attraversando, soprattutto contribuendo ad assorbire le forti perdite subite dall’istituto finanziario a seguito dell’acquisizione della Merrill Lynch.

La BCE taglia i tassi portandoli al 2%

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La BCE non ha disatteso quanti si aspettavano un taglio di 50pb portando i tassi al 2%, minimo storico dall’introduzione dell’Euro. Cosa succederá nei prossimi mesi al momento rimane difficile immaginarlo ma durante la conferenza post taglio il Governatore Trichet ha dichiarato che eventuali mosse successive da parte della Banca Centrale non saranno effettuate prima di Marzo. In questa maniera é stato dato appuntamento tra 2 mesi per eventuali nuovi tagli che Trichet non ha escluso e saranno influenzati dall’evoluzione della crisi nei prossimi mesi.

Da sottolineare che questa volta non é stato escluso un possibile intervento per far ripartire l’economia e sará legato in parte agli sviluppi dell’inflazione (che dovrebbe continuare a calare) e dalle condizioni di incertezza che ora sono a livelli elevatissimi.