
I Covered Warrant, in ogni caso, appartengono in pieno al mondo dei derivati, ovvero di quegli strumenti il cui valore deriva da quello di altri strumenti “principali”, come le azioni e le obbligazioni, ma anche come i tassi, le merce, ecc.
I Covered Warrant, in ogni caso, appartengono in pieno al mondo dei derivati, ovvero di quegli strumenti il cui valore deriva da quello di altri strumenti “principali”, come le azioni e le obbligazioni, ma anche come i tassi, le merce, ecc.
Chi acquista un’obbligazione diventa, così, creditore della società .
Le obbligazioni prevedono il rimborso del capitale alla scadenza e, prima di questa, hanno un tasso di interesse che deve essere pagato a chi ha acqistato l’obbligazione.
Le opzioni danno dei diritti ma non rappresentano mai un obbligo per il possessore del titolo.
Possono essere di due tipo: call e put. Le opzioni call danno il diritto di acquistare un titolo, quelle put il diritto di vendere un titolo.
Le azioni ordinarie danno, ai possessori, diritto di voto nelle assemble sociali, le azioni di risparmio, invece, non danno questo diritto.
Per contro, però, garantiscono un dividendo più elevato rispetto a quelle ordinarie. Simili alle azioni di risparmio, sono quelle privilegiate.
Vediamo meglio in dettaglio l’analisi di tale notizia;
In Italia voluto ed istituito, nel 1999, dalla Consob, la Commissione Nazionale per le società di borsa, con lo scopo di ridurre i costi di gestione legati all’amministrazione dei titoli da parte del cliente e offrirgli, contemporaneamente, un supporto maggiore e più costante.
con questi dati la società ha deluso le attese degli analisti, secondo cui a questo punto Ryanair potrebbe concludere l’anno con delle perdite, per la prima volta dal 1997.
NAsdaq è l’acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation (“Quotazione automatizzata dell’Associazione nazionale degli operatori in titoli”) ed è stato il primo mercato di borsa elettronico, ovvero costituito da una serie di computer.
Nel 2009, sempre stando alle stime dell’Afo, ci dovrebbe essere una lieve ripresa in grado di portare il ritmo di crescita dei finanziamenti immobiliari al 6,9%.
L’indice Nikkei è il più considerato tra tutti gli indici della varie borse asiatiche. Viene calcolato sin dal 1971 dal quotidiano Nihon Keizai Shimbun.
E’ un indice “price weighted”, i cui componenti vengono ricalcolati una volta l’anno.
Questo indice, quotato dal 3 gennaio 1984 con una quota iniziale di 1.000, è calcolato considerando le 100 società più capitalizzate della borsa di Londra.
Una ulteriore dimostrazione ci è stata offerta negli scorsi giorni dall’Asian Development Bank (ADB), la Banca asiatica dello sviluppo, la quale ha rivisto le stime di crescita per le economie asiatiche, ad eccezione del Giappone, non contemplato da tale parte degli studi.
L’indice è “price weighted“(visto in questo post), significa che il valore dei titoli che lo compongono è calcolato sulla base del loro prezzo di mercato, e non anche in funzione della capitalizzazione, ovvero del peso relativo alle società a cui, tali titoli, appartengono.
Ci sono tre modi per poter calcolare gli indici, a seconda del modo in cui i titoli del paniere vengono ponderati:
1.Indici qually weighted: con il quale tutti i titoli hanno lo stesso valore;
2.Indici price weighted: il peso che ciascun titolo ha dipende dal suo prezzo. Se il prezzo di un titolo aumenta, aumenta anche il peso che questo titolo ha all’interno del paniere. Questo modo, però, non è equo, sono infatti più visibili i titoli che valgono di più, indipendentemente dal numero di titoli in portafoglio;
3.Indici value weighted: è l’indice che bilancia equamente le caratteristiche dei due indici precedenti.