
Citigroup ha portato il rating di Google da Buy a Hold, con target price tagliato da 750 dollari a 650 dollari.
Citigroup ha portato il rating di Google da Buy a Hold, con target price tagliato da 750 dollari a 650 dollari.
I ricavi sono aumentati a 18,6 miliardi di dollari, anche in questo caso un dato inferiore rispetto alle previsioni, che stimavano invece ricavi per 20,45 miliardi.
La ripresa della quotazione, inoltre, secondo Citigroup è certa, dal momento che il titolo Telecom Italia ha sottoperformato per cinque anni di fila l’intero settore e ora presenta una quotazione che include un forte sconto rispetto ai titoli delle rivali europee.
La banca d’affari, infatti, ha osservato che la prima impresa europea del settore delle assicurazioni nell’ultimo periodo ha generato un solido cash flow, cosa che probabilmente continuerà a fare anche nel corso dei prossimi mesi vista soprattutto la sua scarsa esposizione ai rischi derivanti dalla crisi del debito sovrano.
A spingere in alto i risultati della banca statunitense è stato soprattutto il generale miglioramento del mercato del credito. Nel periodo in esame, tuttavia, gli accantonamenti per rischi sui crediti sono calati del 30% a 7,66 miliardi di dollari, così come pure hanno registrato un calo i ricavi, scesi del 6% a 20,7 miliardi.
La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che l’attuale posizione dell’azienda all’interno del mercato degli smartphone e della telefonia mobile in generale non è tale da consentirgli di sfruttare al meglio l’attuale situazione di difficoltà in cui versa Nokia, tutto questo senza contare che da luglio ad oggi il titolo si è apprezzato del 32%, sovraperformando l’intero mercato.
Il colosso bancario USA attribuisce gran parte del calo soprattutto ai risultati delle divisioni Securities and Banking e Special Asset Pool.
Tutto questo senza contare che Mediaset oltre che in Italia occupa una posizione di rilievo anche in Spagna, paese da cui proviene una parte dei proventi della sua attività .
Citigroup era la banca mondiale più grande prima dell’arrivo della crisi, e proprio durante questo periodo il gruppo è stato molto vicino alla bancarotta.
La compagnia aerea franco-olandese, visti i risultati disastrosi dell’esercizio appena concluso, ha deciso di non distribuire alcun dividendo agli azionisti, tutto questo però non ha frenato l’ottimismo di Citigroup.
Una decisione che la banca d’affari ha ricollegato soprattutto ai risultati piuttosto deludenti che il colosso finlandese ha realizzato nel primo trimestre dell’anno, dati che hanno portato Citigroup ad essere piuttosto pessimista su quelle che sono le prospettive per la restante parte del 2010.
Se paragonato al trimestre precedente, questo dato è ancora più incredibile, dal momento che nel trimestre scorso il gruppo aveva fatto registrare una perdita di 7,58 miliardi.
A spingere la banca d’affari ad abbassare la raccomandazione è stata soprattutto la forte crescita registrata tra aprile 2009 e marzo 2010, quando il titolo è arrivato a guadagnare circa il 270%, per cui si ritiene che le potenzialità siano tutte nell’attuale valore di Borsa.
Il prezzo unitario delle azioni vendute è stato di 15 dollari, quindi oltre la forchetta di prezzo precedentemente indicata di 12-14 dollari. Citi deterrà il 43% della azioni ordinarie di Primerica, che diventerà il 39% in caso di esercizio della greenshoe.