Eni scopre giacimento Havis nel Mare di Barents

A soli sette chilometri di distanza da una precedente scoperta, nel Mare di Barents, il colosso energetico italiano Eni S.p.A. ha reso noto in data odierna d’aver scoperto, a 1.750 metri circa di profondità, un nuovo giacimento.

Trattasi, nello specifico, del giacimento di Havis che, ad una distanza di circa 200 chilometri dalle coste norvegesi, rafforza la presenza di Eni S.p.A. in un Paese dove è presente dal lontano 1965. Nel dettaglio, attraverso le esplorazioni dal pozzo denominato “Havis 1NFW”, Eni ha scoperto, attraverso la licenza PL532, un giacimento di gas stimato tra i 4 ed i 6 miliardi di metri cubi unitamente ad olio recuperabile compreso tra i 190 ed i 315 milioni di barili.

Quattro titoli consigliati a Piazza Affari per il 2012

Il 2011 sta ormai volgendo al termine, per la Borsa è ora di bilanci in vista del nuovo anno. IlSole24Ore ha stilato un elenco di quattro titoli che hanno saputo distinguersi quest’anno a Piazza Affari e che quindi sembrano poter portare risultati positivi anche nel 2012.

Questi quattro titoli che hanno mostrato segnali positivi nel 2011 e dovrebbero ripetersi nel 2012 sono Azimut, Eni, Impregilo e Pirelli & C.

Target price Eni alzato da Citigroup

Ad Astana, la capitale del Kazakistan, è stato firmato un accordo vincolante tra le società del consorzio Karachaganak Petroleum Operating, BG ed Eni con il 32,5%, Chevron e Lukoil rispettivamente con il 20% il 15%, con la Repubblica del Kazakhstan.

Questo accordo stabilisce la chiusura di tutte le questione in atto e l’entrata nel consorzio della compagnia di Stato kazaka KazMunaiGaz.

Target price Eni alzato da Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Eni registra una perdita di oltre un punto e mezzo percentuale a 15,84 euro sulla scia della perdita registrata dai principali indici azionari, nonostante la valutazione positiva arrivata dagli analisti di Goldman Sachs.

Gli esperti della banca d’affari statunitense, infatti, questa mattina hanno confermato rating “buy” sul titolo e al tempo stesso hanno aumentato il target price da 18,60 a 20 euro. Al contempo, tuttavia, il broker ha tagliato le stime relative all’utile per azione 2011 da 2,10 a 2,01 euro, mentre ha alzato quelle del 2012 da 2,26 a 2,42 euro.

Eni si espande in Oceania

Continua il processo di espansione del colosso energetico Eni in Oceania. Nell’offshore australiano, infatti, la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha annunciato l’acquisizione di una quota pari al 32,5% di un campo a gas, quello di Evans Shoal. Situato in Australia nel Mare di Timor, il campo di Evans Shoal si trova in corrispondenza del permesso esplorativo NT/P48, è stato scoperto nel 1998, ed ha un volume di gas che sfiora i 200 miliardi di metri cubi.

L’acquisizione del 32,5% del giacimento è frutto di un accordo che nell’ottobre scorso Eni ha raggiunto con Santos Ltd; nel dettaglio, l’intesa prevede l’acquisizione di una quota pari al 40%, e successivamente, la cessione del 7,5% a Shell Development Pty Ltd.

Eni recupera la produzione in Libia, titolo in rialzo

A Piazza Affari il titolo Eni segna nel pomeriggio un rialzo dello 0,76% a 14,69 euro, una performance positiva, nonostante la flessione dei principali indici azionari del listino milanese, che è stata ricondotta in larga parte al recupero della produzione in Libia, interrotta nei mesi scorsi a causa dei disordini scoppiati nel paese e che aveva causato non pochi problemi all’andamento dell’attività del gruppo.

Giudizio analisti titolo Eni dopo pubblicazione bilancio

La pubblicazione del bilancio Eni relativo ai primi nove mesi dell’anno ha evidenziato un ottimo andamento delle attività del gruppo del cane a sei zampe, nonostante l’interruzione della produzione in Libia nei mesi scorsi per via dei disordini scoppiati nel paese e nonostante il maggior carico fiscale derivante dall’introduzione della Robin tax a carico delle aziende attive nel comparto energetico.

Ne deriva che a seguito della pubblicazione dei dati il titolo ha registrato un forte rialzo portando gli analisti a migliorare il proprio giudizio sulla quotazione Eni.

Bilancio Eni primi nove mesi 2011

Eni ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto adjusted di 5,43 miliardi di euro, ossia in crescita del 5,1% rispetto ai 5,17 miliardi registrati nei primi nove mesi del 2010.

I ricavi si sono attestati a 79,5 miliardi di euro, in aumento del 12,9% rispetto ai 70,4 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno, mentre il risultato operativo adjusted è aumentato del 9,2% a 13,72 miliardi di euro. A 30 settembre l’indebitamento netto di Eni è risultato pari a circa 28,3 miliardi di euro, ossia in aumento rispetto ai 26,1 miliardi registrati ad inizio anno.

Eni incrementa stime gas in Mozambico

Contrariamente a quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, ed in particolare in data 20 ottobre del 2011, Eni S.p.A. in data odierna ha reso noto d’aver incrementato del 50% la scoperta di gas in Mozambico, ed in particolare presso il prospetto esplorativo denominato Mamba Sud 1.

Questo dopo che la società energetica quotata in Borsa a Piazza Affari, a seguito di specifiche e successive attività di esplorazione, ha rilevato a maggiori profondità un nuovo livello mineralizzato capace di offrire potenzialmente fino a 212,5 miliardi di metri cubi di gas.

Previsioni Eps 2011-2012 Eni tagliate da JP Morgan

Gli analisti di JP Morgan hanno tagliato il target price sul titolo Eni da 22,50 a 21 euro, confermando al contempo rating “overweight”. Il taglio del target price segue il taglio delle stime relative all’utile per azione attuato dalla stessa banca d’affari, che ha rivisto l’Eps 2011 di Eni portandolo da 2,39 a 2,03 euro e l’Eps 2012 da 2,57 a 2,07 euro.

A Piazza Affari la valutazione negativa arrivata da JP Morgan influisce negativamente sull’andamento del titolo Eni, che nel primo pomeriggio segna una flessione di circa un punto e mezzo percentuale a 15,84 euro.

Eni riavvia il gasdotto Greenstream

Dopo ben otto mesi di stop, a causa di un conflitto che ancora non volge al termine, in Libia è stato riattivato il gasdotto Greenstream. A darne notizia in data odierna è stato il colosso energetico italiano Eni nel precisare come per il gasdotto siano state in via preliminare riavviate le attività grazie ai test effettuati insieme alla National Oil Corporation Libya (NOC) che controlla in via paritetica, con la società del cane a sei zampe, la joint venture Greenstream BV Libyan Branch che si occupa proprio del trasporto del gas.

Nel dettaglio, le fasi di test di immissione del gas sono state effettuate in Libia nella parte ovest, da dove poi il gas arriva in Italia, e precisamente a Gela. A regime, quindi, si punta al ritorno alla normalità dell’immissione del gas nel gasdotto Greenstream in modo tale da garantire all’Italia maggiore sicurezza per quel che riguarda gli approvvigionamenti energetici.

Rating Eni confermato Neutral da Credit Suisse

Credit Suisse ha confermato il rating Neutral sul titolo Eni ed il target price a 19 euro per azione. Stando alle analisi degli esperti, l’azienda del cane a sei zampe si concentrerà soprattutto sui progetti del gruppo in Africa, l’area che ad oggi rappresenta il 55% dei volumi di Eni.

Tuttavia la banca svizzera segnala una mancanza di visibilità sulle prospettive di produzione nel lungo periodo, dovuta alla situazione molto difficile della Libia.

Collocamento bond Eni chiuso con successo

Eni ha comunicato che lo scorso 4 ottobre si è chiuso con successo il periodo relativo all’offerta di obbligazioni a tasso fisso Eni Tf 2011/2017 e a quelle a tasso variabile Eni Tv 2011/2017, riservate ai risparmiatori italiani.

Il gruppo petrolifero italiano ha aumentato il valore nominale dell’offerta fino al massimo di 1,35 miliardi di euro, in modo da poter soddisfare l’enorme richiesta in confronto all’obiettivo fissato inizialmente di 1 milione di euro.

Titolo Eni in rialzo per riavvio produzione in Libia

A Piazza Affari il titolo Eni viaggia in territorio positivo segnando nel primo pomeriggio un guadagno di oltre due punti percentuali a quota 12,62 euro.

A influire positivamente sul titolo è la notizia arrivata poche ore fa mediante un comunicato diffuso dalla stessa società energetica e con il quale è stato annunciato il riavvio della produzione in Libia.