
A Milano non sono andate molto meglio le cose, il Ftse Mib ha ceduto il 2,02% e l’All Share il 2,04%.
A Milano non sono andate molto meglio le cose, il Ftse Mib ha ceduto il 2,02% e l’All Share il 2,04%.
L’intesa tra il Lingotto e l’azienda cinese è stata sottoscritta dall’amministratore delegato Sergio Marchionne e dal presidente di Gac Group Zhang Fangyou, alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintaoe.
Come dichiarato da Gerber dare la possibilità a GM di ripartire solamente dai suoi due marchi principali (Cadillac e Chevrolet) liquidando tutto il resto equivale a “prevenire la morte del paziente in camera operatoriaâ€, un paragone che non fa una grinza quello espresso dal giudice.
In mattinata l’indice giapponese di Tokio Nikkei ha chiuso le contrattazioni perdendo l‘1,4%, mentre in Europa attualmente il Cac di Parigi cede lo 0,85%, il Dax di Francoforte lascia sul campo lo 0,91% e il Ftse di Londra lo 0,59%.
Era un anno e mezzo, da gennaio 2008 precisamente, che il settore auto continuava a retrocedere. La controtendenza è subito visibile anche in confronto al mese di maggio, secondo i dati rilasciati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, mese in cui ci fu un calo dell’8,59%.
Si attendono infatti i risultati sulle scorte settimanali di greggio, l’indice Ism del settore manifatturiero oltre a quello sui prezzi. Sarà fondamentale anche il dato sulla disoccupazione Adp di giugno. Anche domani saranno importanti i dati che arriveranno dagli USA riguardanti il lavoro.
General Motors quindi si siederà di nuovo ad un tavolo per trattare in questi giorni, principalmente con il gruppo canadese Magna, infatti l’intenzione è quella di migliorare tale offerta, piuttosto che dover andare a scegliere qualche altro offerente.
A Milano il Ftse Mib si aggira su un guadagno dello 0,2% a quota 19.140 punti, ma sono i prezzi del barile di petrolio a dar movimento ai titoli in questo momento.
Dalle ultime dichiarazioni dei più importanti personaggi del governo tedesco sembrerebbe proprio che la soluzione Magna non sia la più gradita, e proprio dopo le ultime interviste anche la banca russa Sberbank spera di poter riuscire ad entrare nella trattativa.
Secondo Fitch il problema principale ora è che la gente o non compra auto, oppure si rivolge verso le auto a basso prezzo, quelle economiche, che ovviamente non forniscono grande guadagno alla casa produttrice. Inoltre Fitch sottolinea come potrebbe essere incerto il periodo seguente all’interruzione degli aiuti governativi.
A Piazza Affari invece i listini sono stati rallentati dai titoli assicurativi e bancari, Ftse Mib +0.59% e Ftse All Share +0.69%, ma per come era iniziata la giornata potevano chiudere molto meglio.
Marchionne si è anche espresso sullo stabilimento di Termini Imerese, affermando che continuerà a lavorare, anche se non per la pura produzione automobilistica. Farà produzione diverse da quella per l’auto. Proprio per questo motivo Marchionne ha sottolineato come sarà necessario rivedere il programma.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0.56%, il Ftse All Share perde lo 0.53%. Gli altri indici europei tutto sommato sono fermi, Cac di Parigi -0.1%, Dax di Francoforte +0.08% e Ftse di Londra -0.12%. Indici che hanno seguito la scia della borsa asiatica, dove l’indice giapponese Nikkei ha chiuso lasciando sul campo l’1.39%, l’Hang Seng di Honk Kong ha perso circa il 2%.
A quanto pare è veramente intenzionato ad andare a fondo a questa vicenda, sostiene che la proposta dovrà essere esaminata parola per parola, riga per riga, dalla commissione in modo da garantire un futuro roseo all’azienda automobilistica tedesca.