
Perissinotto, in particolare, ha confermato quanto già dichiarato dal presidente Cesare Geronzi nelle scorse settimane, sottolineando come Generali vanti già una solida presenza in Argentina e Messico.
Perissinotto, in particolare, ha confermato quanto già dichiarato dal presidente Cesare Geronzi nelle scorse settimane, sottolineando come Generali vanti già una solida presenza in Argentina e Messico.
A favorire il dato è stato soprattutto il grande incremento del risultato operativo vita a 1,6 miliardi di euro, in crescita del 23,5%, facendo così segnare il migliore risultato semestrale del segmento degli ultimi tre esercizi, e portando il risultato operativo complessivo a 2,2 miliardi di euro.
Tuttavia il mancato breakout di questo livello ha dato vita ad una veloce correzione, che però non è andata ad intaccare il quadro tecnico di breve periodo di Generali, che resta neutral.
Vincent Bollorè, finanziere francese, molto probabilmente invece diventerà vice-presidente di Generali.
Il convocato nomine ha deciso di convocare il patto di sindacato dell’istituto entro metà settimana, per nominare il nuovo presidente dell’istituto in vista del passaggio di Geronzi al vertice di Generali.
Le stime della società per l’anno in corso non sono dunque molto lontane dai 4,8 miliardi registrati nel 2007, ovvero nel periodo antecedente alla crisi. In ogni caso il Gruppo assicurativo ha tenuto a precisare che le previsioni possono essere influenzate dalle catastrofi naturali e dalle condizioni dei mercati finanziari.
Secondo molti questo continuo acquisto da parte di Caltagirone di azioni Generali potrebbe avere lo scopo di voler intervenire nella decisione del nuovo management del gruppo, che sarà rivisto ad aprile 2010.
La notizia è stata data dalla compagnia assicurativa attraverso delle slide illustrate pubblicate sul sito Generali in occasione della presentazione dell’amministratore delegato Giovanni Perissinotto alla Ubs Italian Financial Services Conference 2010.
Ebbene, la notizia è stata prontamente smentita da parte dei tre azionisti avrebbero dovuto cedere le proprie quote, ovvero Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo che su richista della Consob hanno comuinicato che si tratta di una notizia priva di ogni fondamento.
Questo rialzo è dovuto in larga parte ai calcoli secondo i quali sarebbero stati rimpatriati 95 miliardi di euro grazie al cosiddetto scudo fiscale, ed il prolungamento dei termini fino ad aprile 2010 dovrebbe permettere di avere ancora 20/30 miliardi di rimpatri.
Dal 19 di Ottobre 2009 il titolo ha cominciato però una brusca discesa che ha portato il titolo a posizionarsi nell’ultima seduta a quota 17,16 euro.
Con questi risultati è possibile infatti che venga erogato un dividendo totalmente in contanti e non come quello dello scorso anno che prevedeva un misto tra contanti e azioni.
Questi risultati arrivano all’indomani dell’annuncio della fusione tra Estrella Seguros e Vitalicio Seguros in Generali Espana, grazie alla quale Generali potrà avere efficienze pari al 10% della base costi.
Attraverso questa ulteriore espansione il gruppo punta a rafforzare la propria presenza in tutti quei mercati che si ritiene abbiano un elevato potenziale di sviluppo. Con il Vietnam, infatti, diventano ben otto i mercati asiatici in cui Generali è operativa, ossia Cina, Hong Kong, India, Filippine, Indonesia, Tailandia e Giappone.
Il settore sicuramente più in luce ieri a Milano è stato quello assicurativo: Generali +2,57%, Alleanza +2,58%, Fondiaria Sai +2,89% e Unipol +1,44%.