Il giorno dell’aumento di capitale da un miliardo da parte del Banco Popolare è arrivato. Ed è il frutto di numerose fasi di mercato per il gruppo.

Il giorno dell’aumento di capitale da un miliardo da parte del Banco Popolare è arrivato. Ed è il frutto di numerose fasi di mercato per il gruppo.

Si parla anche di un aumento di capitale non distante dalla cifra di 500 milioni di euro tra i punti dell’intesa, in ossequio alle indicazioni della Bce, che il Banco Popolare e la Bpm hanno trasmesso a Francoforte.


Il rialzo registrato stamane dal titolo è stato ricondotto dagli analisti ai risultati migliori delle previsioni per quanto riguarda il 2011 e all’outlook positivo sull’esercizio in corso.

Ebbene, come si può intuire dall’andamento del titolo, il risultato del test non è stato positivo. Secondo L’Eba, infatti, per poter rientrare nei nuovi parametri Banco Popolare necessita di un capitale aggiuntivo di ammontare pari a 2,8 miliardi di euro, oppure a 1,8 miliardi se si ipotizza la conversione del bond soft mandatory.

Il broker ha infatti tagliato il rating sul titolo Banco Popolare portandolo da “speculative buy” a “neutral” e il target price da 1,5 a 1,3 euro.

A contribuire al rialzo del titolo sono state anche le indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo starebbe valutando la cessione di Banco Popolare Hungary e avrebbe già intrapreso dei colloqui con alcune società finanziarie portoghesi interessate all’acquisizione.

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare cede stamani il 2,69% a 2,35 euro. Nel giorno di avvio dell’operazione non si placano quindi le vendite sul titolo, causate in larga parte dalle valutazioni negative arrivate dagli analisti di banche come Ubs e Unicredit.

Il rialzo più significativo, tuttavia, è quello segnato da Banco Popolare che registra una crescita del 7,26% a 3,51 euro, un risultato che secondo gli analisti è riconducibile non solo alla performance positiva dell’intero comparto ma anche e soprattutto alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore.

Nonostante si sia trattato solo di voci prive di conferme ufficiali il ribasso segnato stamane dal titolo è piuttosto marcato, tanto da andare a compromettere ulteriormente il suo quadro grafico, nonostante l’amministratore delegato Pier Francesco Saviotti abbia ribadito che al momento non si parla di alcun aumento di capitale.