Intesa Sanpaolo pronta a lanciare bond decennale

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Intesa Sanpaolo sta per lanciare un eurobond “lower Tier 2” benchmark decennale a tasso fisso per un ammontare complessivo pari ad 1 miliardo di euro.

A rivelarlo, secondo quanto riportato dai principali giornali, sono state fonti vicine all’operazione, le quali hanno precisato che il bond verrrà offerto ad un rendimento che si aggira intorno ai 240 punti base sopra il tasso del midswap. L’istituto bancario, sempre secondo le indiscrezioni, ha dato mandato a Banca Imi, Bnpp, Credit Suisse e Deutsche Bank di curare l’emissione del prestito che sarà destinato esclusivamente ai mercati internazionali.

Rischio aumento di capitale per Banco Popolare

Non è stato sicuramente un inizio di settimana positivo per le banche, italiane e non solo. In seguito ai risultati degli stress test, i titoli degli istituti di credito hanno pagato i timori del mercato, chiudendo così una difficile giornata di contrattazioni.

Sul settimanale tedesco Der Spiegel è stato scritto che le autorità di controllo europee non hanno voluto includere uno scenario di default sovrano nelle prove.

Strumenti per investire in oro e argento

La volatilità dei mercati finanziari ha fatto schizzare in alto il prezzo dell’oro, il metallo giallo negli ultimi mesi ha segnato infatti un rialzo del 36%. A beneficiare di questa situazione di instabilità ed incertezza, tuttavia, sono stati anche altri metalli preziosi, tra cui soprattutto l’argento, il cui prezzo è salito del 7% nell’ultimo anno.

In questo contesto, dunque, è sempre più diffuso il ricorso degli investitori ai certificati emessi dalle banche e che hanno come sottostante metalli preziosi e materie prime. Questo tipo di strumento, infatti, rappresenta il modo più più agevole per investire in metalli anche somme piuttosto esigue.

Hsbc pronta Ipo per Shanghai

Hsbc ha affermato di voler essere la prima società straniera ad essere quotata alla Borsa di Shanghai, in particolare il CEO Michael Geoghegan ha spiegato che la banca è pronta a lanciare la sua Ipo non appena le autorità locali rilasceranno le autorizzazioni necessarie per lo sbarco in Borsa.

Del resto non è una novità che Hsbc ha intenzione di puntare alla Cina, sono già diversi mesi che il colosso bancario inglese sta lavorando per diventare una delle prime società straniere quotate alla Borsa di Shanghai, inoltre di recente ha manifesto l’intenzione di raccogliere un significativo quantitativo di fondi per finanziare la sua espansione in Cina.

Banche in difficoltà, Regno Unito applica tassa

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore Credit Agricole potrebbe subire pesanti danni a causa della crisi greca, la banca francese ha infatti comunicato la possibilità che vengano iscritte nuove perdite per 1 miliardo di dollari circa riconducibili al business in Grecia.

Ma a quanto pare Credit Agricole non è l’unica banca francese a risentire delle difficoltà della Grecia, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, infatti, Société Générale controlla una banca di Atene che risulta essere in forte perdita. Stessa cosa vale anche per Bnp Paribas che ha tra le sue proprietà una banca portoghese e investimenti per diversi miliardi di euro sia in Grecia che in Spagna.

Mediolanum interessata a Banca Sara

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Mediolanum sarebbe interessata a Banca Sara, una rete costituita da 500 promotori finanziari e masse in gestione per 2,4 miliardi di euro.

La notizia, dunque, appare in linea con le dichiarazioni rilasciate durante la scorsa settimana, quando i vertici di Mediolanum avevano annunciato la volontà di porre in essere una strategia avente ad oggetto l’acquisizione di reti di piccole banche al fine di incrementare il volume di masse gestite.

Rating Lloyds Bank abbassato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha rivisto al ribasso il rating su Lloyds Banking Group portandolo da “Equal-weight” ad “Underweight” ed il target sul prezzo da 65 a 50 pounds.

La banca d’affari, in particolare, ha motivato la sua decisione spiegando che la banca britannica è tra gli istituti bancari che nei prossimi anni rischiano di deludere le aspettative del mercato, soprattutto in considerazione della pressione sul margine netto di interesse, della crescita economica piuttosto lenta e dei problemi di rifinanziamento già presenti nel settore.

MPS prepara emissione covered bond

Secondo quanto riferito da Reuters, che cita fonti vicine all’operazione, Banca Monte dei Paschi di Siena avrebbe intenzione di emettere un covered bond con durata fino a sette anni e il cui ammontare massimo non supererà i due miliardi.

Secondo le fonti, in particolare, per tutta la settimana si terrà un road show nel corso del quale sarà presentato il programma di emissioni, la prima dovrebbere essere quella già citata di ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi per una durata massima di sette anni, le successive verranno stabilite dopo che saranno valutate le condizioni di mercato.

Trimestrale Biis gennaio marzo 2010

Biis – Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al settore del Public Finance, ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto di 28 milioni, più che raddoppiato rispetto al quarto trimestre del 2009.

Nel primo trimestre 2010 la banca è riuscita a realizzare nuovi impieghi per oltre 3 miliardi, commissioni nette per 11 milioni (in crescita del 67,9% rispetto al quarto trimestre 2009), proventi operativi netti pari a 66 milioni e un risultato della gestione operativa in crescita del 9,4% a 50 milioni.

Trimestrale Mediolanum gennaio marzo 2010

Mediolanum ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto di 66 milioni di euro, in aumento del 297% rispetto al primo trimestre 2010. L’Utile ante imposte si è attestato a 79 milioni di euro, in crescita del 270%.

Le masse amministrate sono state di 43.221 milioni, in crescita del 7% rispetto al 31 dicembre e del 47% rispetto al 31 marzo 2009, mentre la raccolta netta è stata positiva per 1.813 milioni di euro, in crescita del 248% dal primo trimestre 2009.

Trimestrale Unicredit gennaio marzo 2010

Unicredit ha realizzato nel primo trimestre dell’anno utili pari a 520 milioni di euro, in crescita del 16,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore alle previsioni degli analisti, che avevano invece previsto utili per 364 milioni di euro.

Il margine di intermediazione ha superato i 6,8 miliardi (+3,7%) mentre il risultato lordo di gestione è salito del 6,9% a oltre 2,9 miliardi. Il margine di interesse è invece calato del 15,4% a 3,98 miliardi, le commissioni nette sono risultate in crescita del 17,5% a 2,2 miliardi mentre il trading è tornato ad essere positivo per 560 milioni, rispetto ai -94 milioni dello scorso anno.

Utile Mediobanca primi nove mesi 2009-2010

Mediobanca nei primi nove mesi dell’esercizio 2009-2010 ha registrato un utile pari a 354,4 milioni, in netta crescita rispetto ai 39,3 milioni registrati nei primi nove mesi del precedente esercizio.

Nonostante il contesto economico sia ancora caratterizzato da una certa instabilità i ricavi sono cresciuti del 25,3% a 1,6 miliardi, un progresso che ha interessato tutte i settori di business. Per il settore Corporate & Investment Banking, in particolare, è stata registrata una crescita dei ricavi del 16% a 869,8 milioni, ossia un utile 259 milioni, in crescita del 27% allo scorso anno.

Trimestrali Hsbc gennaio marzo 2010

Hsbc è riuscita a centrare gli obiettivi stabiliti per il primo trimetre dell’anno, da quando è iniziata la crisi questa è la prima volta che la gli utili pre tasse relativi all’attività negli Stati Uniti portano il segno positivo. Il Tier 1 ratio, in particolare, è sceso all’11,1% mentre il core tier 1 ratio al 9,7%.

La performance trimestrale della più grande banca europea è stata definita molto buona, i dati relativi agli utili depurati dagli effetti di cambi, dalle acquisizioni e dalle altre operazioni sono risultati essere decisamente migliori rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Trimestrale BNP Paribas gennaio marzo 2010

BNP Paribas ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati superiori alle attese di mercato, la banca francese è infatti riuscita a realizzare un utile netto in crescita del 46,5% a 2,283 miliardi di euro, contro i 1,6 miliardi previsi dagli esperti.

La buona performance dei primi tre mesi dell’anno è riconducibile soprattutto ad una riduzione degli accantonamenti per via di un miglioramento dei mercati finanziari, nonchè dal buon andamento della divisione corporate e investment banking, che ha contribuito in modo rilevante alla generazione di utili.