
Obbligazioni UBI Banca per il sostegno alle imprese

Il salvataggio choc di Cipro, che sarà salvata con un’iniezione da 10 miliardi di euro in cambio della tassazione forzosa dei depositi bancari, ha messo k.o. le borse europee che hanno aperto in profondo rosso in un clima di forte avversione per il rischio. Piazza Affari ha aperto con un passivo del 2,8%, anche se dopo i primi scambi è avvenuta un leggero rimbalzo dai minimi di giornata. Dopo circa quindici minuti dall’inizio delle contrattazioni alla borsa di Milano, l’indice FTSE MIB perde il 2,14% a 15.717 punti.
Apertura in calo per le borse europee, trascinate al ribasso dai timori che l’instabilità politica italiana e la debolezza della sua economia possa contagiare anche il resto del vecchio continente. Piazza Affari ha aperto in rosso e attualmente l’indice azionario FTSE MIB segna un ribasso dello 0,8% a 16.073 punti. La borsa italiana è la peggiore in Europa insieme alla piazza finanziaria di Madrid. In crescita lo spread Btp-Bund a 315 punti base, per un rendimento del titolo di stato a dieci anni che sale al 4,65%.
E’ stato un “giovedì nero†per la borsa italiana, che ha registrato una pesante battuta d’arresto a causa dell’aumento dell’incertezza elettorale e a seguito della pubblicazione di dati macroeconomici molto deludenti. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB ha perso il 3,13% a 16.010 punti, chiudendo sui minimi di giornata e tornando sui valori toccati a metà dicembre scorso. Dai massimi dell’anno toccati il 30 gennaio a 17.983 punti, la borsa italiana ha perso il 12,3%. Risale anche lo spread Btp-Bund a 292 punti base.
Anche ieri le azioni Seat Pagine Gialle hanno evidenziato un rimbalzo tecnico interessante, portando al 75,35% la performance a tre giorni. Dopo l’ammissione al concordato preventivo allo scopo di venir fuori dal grave dissesto finanziario nel modo più indolore possibile e l’uscita ininterrotta dei principali fondi di investimento, sulla società delle directories inizia a vedersi qualche barlume di luce. Ieri l’exploit del titolo (+11,54% a 0,0029 euro) è dovuto soprattutto ai rumors che vogliono il magnate egiziano Sawiris interessato a Seat Pagine Gialle.
Lo scandalo dei derivati finanziari che sta travolgendo Monte dei Paschi di Siena ha messo in allarme l’intero sistema bancario, dagli stessi istituti di credito alle autorità di vigilanza competenti. A far paura non sono soltanto i classici prodotti strutturati, ma anche gli swap Otc. Si tratta di derivati over-the-counter, ovvero non regolamentati. Questi prodotti stanno creando non pochi grattacapi alle banche italiane, tanto che finora le perdite potenziali si attestano a 32 miliardi di euro. Si tratta di derivati che servono per proteggere le banche dal rischio cambio o tassi.
Continua il momento di forte tensione in casa Seat Pagine Gialle, che ieri ha perso il 7,14% alla borsa di Milano chiudendo sui minimi di giornata a 0,0026 euro. Si tratta del nuovo minimo di sempre per la società , che però al momento ha altri pensieri per la testa. Dopo la debacle di mercoledì, che ha portato il titolo a perdere il 47,17% in un solo giorno, sono arrivate due pesanti bocciature da parte delle principali agenzie di rating, ovvero Moody’s e Standard & Poor’s.
Quando manca ormai poco al termine di gennaio, è possibile iniziare a stilare un primo bilancio di inizio anno per le banche italiane. Gli istituti di credito del Belpaese, oltre a incassare giudizi positivi da parte di banche d’affari (Credit Suisse, Morgan Stanley) e istituzioni internazionali (Ocse), hanno registrato un ottimo andamento in borsa e un vero e proprio record di emissioni obbligazionarie, tanto da superare il boom registrato nell’ultimo trimestre dello scorso anno. In poco più di tre settimane sono stati piazzati più di 6 miliardi di euro di bond bancari.
Il nuovo anno si è aperto con un grande fermento sul mercato delle obbligazioni societarie. In realtà , già nel corso del 2012 le emissioni di bond societari avevano raggiunto livelli record. In questa fase del mercato il comparto bancario è quello più attivo, in particolare gli istiituti di credito italiani che cercano di approfittare delle ottime condizioni di finanziamento evidenziate nelle ultime settimane. Tra le banche italiane più attive c’è Intesa Sanpaolo, che solo pochi giorni fa aveva lanciato un covered bond a 12 anni da un miliardo di euro.
Secondo quanto emerge dal report odierno di Société Générale, i fondamentali delle principali banche italiane non mostrano particolari segnali di miglioramento mentre il calo dello spread è già incorporato nei valori attuali espressi in borsa. La banca transalpina evidenzia ancora le difficoltà degli istituti di credito italiani a venir fuori dalla crisi. SocGen salva Unicredit, alzando il target price a 4,5 euro dalla precedente valutazione di 3,6 euro e confermando la raccomandazione a “holdâ€. Stamattina le azioni della banca di Piazza Cordusio salgono dell’1,22% a 4,474 euro.
La seduta di ieri è stata molto positiva per il titolo Cdc, azienda attiva nel settore dell’IT (information technology). Infatti, le azioni Cdc hanno chiuso con un balzo del 23,14% a 0,539 euro, evidenziando i volumi di scambio più elevati da febbraio 2012. Considerando l’elevata illiquidità del titolo, è molto probabile che il rally possa proseguire anche oggi. Alcuni trader stimano un approdo in area 0,7 euro o addirittura 0,8 euro nei prossimi giorni, in caso di aumento dell’appeal speculativo.