
Perissinotto ha spiegato che la decisione è stata presa alla luce delle ottime condizioni della proposta, che a suo avviso offre un rendimento interessante a fronte di un prestito in denaro.
Perissinotto ha spiegato che la decisione è stata presa alla luce delle ottime condizioni della proposta, che a suo avviso offre un rendimento interessante a fronte di un prestito in denaro.
Il risultato operativo del gruppo è aumentato del 6,6% a 1,256 miliardi di euro, facendo segnare risultati che non si registravano a bilancio dal periodo precedente alla crisi economica.
La banca d’affari americana ha infatti comunicato di aver alzato il rating sulla quotazione della compagnia assicurativa triestina portandolo da “underweight” a “neutral” con target price a 18 euro, una decisione presa alla luce delle previsioni positive sull’andamento del ramo non vita.
Il titolo è riuscito a costruire una solida base accumulativa oltre quota 15 euro per azione, che gli ha permesso poi di effettuare un veloce balzo in avanti.
Sempre secondo Chevreux poi, la nomina del nuovo presidente non inficia minimamente sugli utili del gruppo, che continuano ad essere composti principalmente dai redditi finanziari.
Galateri è stato nominato all’unanimità dal CdA alla presidenza del gruppo assicurativo. Solamente durante l’assemblea di fine aprile sarà ratificata ufficialmente la nomina.
Tra questi il favorito sembrerebbe essere Gabriele Galateri, mentre pare assolutamente improbabile l’ipotesi che a prendere il posto di Geronzi sarà l’attuale vice presidente vicario Francesco Gaetano Caltagirone, che pare non abbia dato la sua disponibilità a ricoprire la carica.
La situazione tecnica di Generali è peggiorata velocemente, con il titolo che ha subito un forte calo e ha raggiunto l’importante supporto grafico che si trova a quota 14,5 euro per azione.
Generali ha fatto registrare un risultato operativo pari a 4,1 miliardi di euro, in aumento dell’11,7% rispetto al 2009, mentre il risultato operativo del segmento vita è aumentato del 23,5% a 3,02 miliardi di euro.
I premi sono aumentati nel ramo vita del 4,5% a 51 miliardi di euro, mentre nel ramo danni l’aumento è stato del 2,1% a 22,1 miliardi di euro.
I premi lordi complessivi hanno raggiunto quota 53,8 miliardi di euro (+5,8%), in particolare per il segmento vita la crescita è stata dell’8% a 37,3 miliardi mentre i premi danni sono saliti dell’1% a 16,6 miliardi.
Il noto imprenditore ha spiegato alla riunione del comitato esecutivo di Generali, che l’obiettivo è quello di crescere, ma lentamente, infatti dopo gli investimenti in Generali e Mediobanca, ora qualche milione sarà investito anche su Premafin, seppure molto meno rispetto al centinaio di milioni investito in Mediobanca.
Nei giorni scorsi Fondiaria Sai, che detiene il 5,257% del gruppo editoriale italiano del Corriere dellla Sera, ha confermato l’intenzione di non lasciare.