Investire durante la crisi del debito sovrano

In una situazione di incertezza e instabilità come quella che sta investendo i mercati europei in questo periodo il consiglio degli esperti è quello di diversificare il proprio portafoglio di investimenti e di tenere a disposizione una certa liquidità attraverso conti deposito, in modo da poter cogliere al volo eventuali opportunità di investimento che si presenteranno nei mesi futuri.

Ma per chi vuole investire ora quali sono le forme di investimento meno rischiose? In Europa di sicuro la massima sicurezza arriva dal Tesoro tedesco, francese, olandese e finlandese, se invece il discorso si concentra non sulla sicurezza ma sul rendimento allora in cima alla classifica troviamo i titoli di Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.

Prezzo oro raggiunge livelli record

Il metallo giallo continua ad essere uno degli investimenti più quotati durante i periodi di crisi e instabilità dei mercati finanziari, non è un caso quindi che stamane l’oro ha raggiunto un nuovo livello storico a 1.235 dollari l’oncia ad Hong Kong, battendo il precedente record di 1.233,65 dollari raggiunto ieri in serata a Wall Street.

Sono state quindi confermate con largo anticipo le previsioni degli esperti che, dopo un breve calo del metallo prezioso a seguito dell’approvazione del piano salva euro, avevano previsto una nuova risalita del prezzo dell’oro.

Prezzo oro in calo dopo piano salva euro

Durante i periodi di instabilità dei mercati finanziari il consiglio degli esperti è quello di diversificare il proprio portafogli di investimenti e di avere a disposizione una certa liquidità presso conti deposito, al fine di essere nelle condizioni di cogliere al volo eventuali opportunità.

In questi casi, tuttavia, la maggior parte degli investitori si rivelano proponesi ad investire nell’oro, il metallo giallo è infatti considerato una forma di investimento che non conosce crisi e il cui valore si innalza proprio nel momento in cui cala quello delle principali monete di riferimento.

Conti deposito più convenienti

Non si è fatto in tempo a gioire per la fine della crisi economica e finanziaria che ha seguito il fallimento di Lehman Brothers che i mercati finanziari europei appaiono di nuovo instabili e incerti per via della crisi greca e del tanto temuto effetto domino.

Questa nuova ondata di panico ha fatto perdere a Piazza Affari il 13% circa in una sola settimana, una situazione questa in cui il consiglio degli esperti verso gli investitori è quello di tenere da parte una cospicua somma di liquidità, nell’attesa di capire bene il da farsi ed evitare così di correre rischi.

Investire in Piani di accumulo (Pac)

Nel corso del Salone della gestione del risparmio, conclusosi lo scorso 23 aprile, particolare attenzione è stata rivolta ai Piani di accumulo di capitale, i cosiddetti Pac, uno strumento tramite cui è possibile procedere all’acquisto di quote di un fondo comune attraverso dei versamenti periodici.

I Pac consentono qundi di investire in Borsa senza timore di sbagliare, con la possibilità di sfruttare al meglio le opportunità di investimento frazionando in rate mensili il prezzo di acquisto e il rischio complessivo.

Investire in certificati con garanzia del capitale

In una situazione instabile e incerta come quella attuale la parola d’ordine per i risparmiatori è diversificazione, gli esperti sono infatti concordi nel ritenere che per evitare brutte sorprese bisogna diversificare il proprio portafogli includendo diverse tipologie di investimento.

Sempre dettato dall’esigenza di ridurre il rischio è il recente ricorso a certificati a capitale protetto che offrono una garanzia di rimborso alla pari o con un leggero sconto rispetto al prezzo di sottoscrizione nel caso in cui le quotazioni del sottostante dovessero crollare.

Fondi di investimento più convenienti degli Etf

CorrierEconomia ha condotto un’indagine per cercare di capire quale sia la forma di investimento più redditizia per somme che vanno dai 5.000 ai 100.000 euro nel medio termine. Si tratta di un’analisi che è stata realizzata tenendo in considerazione gli ultimi cinque anni, ossia da marzo 2005 a marzo 2010.

Dall’analisi è emerso, a grande sopresa, che i fondi di investimento hanno avuto un rendimento più elevato rispetto agli Etf e Btp, nei cinque anni presi in esame i fondi di investimento hanno avuto infatti un rendimento medio netto del 2,93%, contro il 2,15% e gli Etf e l’1,60% del Btp.

Raccolta fondi di investimento marzo 2010

A marzo 2010 la raccolta complessiva dei fondi di investimento nel solo territorio italiano è risultata essere pari a 1,861 miliardi di euro, un risultato positivo dopo il deflusso pari a 567 milioni registrato lo scorso febbraio.

Se si considera il primo trimestre dell’anno gli afflussi totali hanno raggiunto quota 1,547 miliardi mentre il patrimonio nel solo mese di marzo si è attestato a 444,428 miliardi, dai precedenti 433,867 miliardi di febbraio.

Integrazione BNP Paribas IP e Fortis Investments completata

L’integrazione tra BNP Paribas Investment Partners e Fortis Investments è stata completata lo scorso primo aprile, la nuova entità nata dalla fusione opererà sotto il marchio BNP Paribas Investment Partners (BNPP IP), che con i suoi 530 miliardi di euro di patrimonio gestito si colloca per grandezza al quinto posto in Europa e all’undicesimo su scala mondiale.

La fusione consentirà al nuovo brand di poter giovare delle ampie competenze di Fortis coniugate con la grande capacità ed esperienza di BNP Paribas, l’attuale piattaforma di investimento multi-specialist di BNP Paribas Investment Partners gode infatti di ben 60 centri d’investimento e di circa 1200 specialisti della gestione.

Investire in arte

Sono in molti a voler diversificare il proprio portafoglio finanziario scegliendo di investire in opere d’arte, antiche e moderne, o in beni rifugio, ossia gioielli, monete antiche e orologi. L’aspetto positivo di questo tipo di investimento è senza dubbio la possibilità di ottenere una grande rivalutazione economica nel caso in cui si ha la fortuna o l’abilità di scegliere l’oggetto giusto, si tratta inoltre di investimenti che garantiscono una certa stabilità.

L’aspetto negativo è che i profitti arrivano solo nel momento in cui si sceglie di vendere, non ci sono infatti delle cedole fisse come accade invece per un titolo obbligazionario, inoltre rivendere il bene non è semplice come acquistarlo.

Investimenti pubblicitari in lenta ripresa

Gli investimenti pubblicitari hanno subito un forte calo nel corso della fase più dura della crisi economica, la maggior parte delle azienda si sono viste costrette ad effettuare un taglio dei costi che nella maggior parte dei casi ha colpito dipendenti e investimenti nel settore del marketing, con l’inizio della ripresa economica le aziende dovvrebbero quindi tornare ad investire.

Le previsioni dell’Upa (Utenti pubblicità associati) parlano infatti di un segnale positivo manifestato all’inizio dell’anno, anche se si tratta solo di una lieve ripresa.

Investire a Wall Street

Il primo trimestre 2010 è stato positivo per Wall Street, tuttavia per essere certi che quella registrata nel corso dei primi tre mesi dell’anno è una ripresa reale e non momentanea è necessario attendere due dati molto importanti per l’intero sistema economico americano, ossia il livello di disoccupazione e le vendite dell’iPad, il nuovo prodotto Apple che potrà essere acquistato dal 4 aprile.

Se questi due dati dovessero essere positivi allora significherà che la ripresa registrata è assolutamente reale, in ogni caso gli esperti sono concordi nel ritenere che non sia necessario attendere ulteriori conferme, soprattutto alla luce della ripresa dei profitti aziendali.

Pirelli potenzia alleanza con Fiat

I pneumatici montati sulla Fiat 500 venduta negli Stati Uniti verranno forniti da Pirelli, una notizia questa che come ampiamente prevedibile ha avuto conseguenza positive in Borsa, a Piazza Affari il titolo Pirelli è infatti cresciuto dell’1,29% a 0,4325 euro.

L’annuncio è stato dato da Franceso Gori, amministratore delegato della divisione tyre, il quale ha aggiunto che probabilmente Pirelli si occuperà anche dei pneumatici di alcuni modelli Chrysler. Fornire i pneumatici per alcune auto che verranno vendute in America rappresenta un’ottima notizia per Pirelli Tyre, l’azienda aveva infatti più volte ribadito la volontà di riuscire ad acquisire nuove quote di mercato negli Stati Uniti dove ad oggi detiene solo il 2%.

Investire nei Cfd

I Cfd (Contract for Difference) rappresentano una forma di investimento nata in Inghilterra e che pian piano si sta diffondendo anche in Italia. Si tratta di strumenti che consentono di guadagnare con le differenze, in altre parole vengono scambiate le differenze di valore ottenute tra il momento di apertura e quello di chiusura.

Quando si acquista, dunque, si punta al rialzo, per cui si avrà profitto se il prezzo di vendita è superiore a quello di acquisto mentre al contrario se si punta la ribasso occorre vendere, in questo caso si avrà profitto se il prezzo di vendita è inferiore a quello di acquisto.