Social lending in Italia con prestiamoci.com

Il social lending è uno strumento pressocché sconosciuto in Italia ma molto utilizzato soprattutto in America e in altri paesi europei come Regno Unito e Olanda, in poche parole si tratta di un sito internet attraverso il quale persone private possono diventare fruitori o prestatori di denaro a tassi agevolati.

In Italia lo stop a questo tipo di strumento era stato posto dalla Banca d’Italia nei confronti di Zopa e Coober, oggi invece ritorna sottoforma di Prestiamoci.com, posto sotto il controllo della società Agata e che dopo circa cinque mesi dal suo lancio vanta già ben 60 prestatori e 184 richiedenti.

Investire nei fondi comuni

I fondi comuni sono un buon investimento per coloro che desiderano uno strumento semplice e che al tempo stesso non richieda l’impiego di grosse somme.

Secondo gli esperti investire in un fondo è un qualcosa di decisamente più conveniente rispetto agli altri prodotti che vengono venduti presso gli sportelli bancari soprattutto per via della trasparenza, ogni giorno viene infatti pubblicato il valore della quota, questo perchè secondo alcune leggi italiane ed europee i gestori non possono rischiare eccessivamente e la pubblicazione consente di monitorare le varie attività.

Investire in azioni

L’ultima crisi finanziaria ha fatto dubitare pesantamente della capacità delle azioni di remunerare il rischio che in genere le distingue dalle altre forme di investimento, basti pensare che nel periodo compreso tra la fine del 2007 e la fine del 2009 sono state registrate perdite per una media del 27%, in ogni caso la ripresa economica dovrebbe far sparire sistematicamente questo tipo di preoccupazione.

Per il 2010, infatti, la maggior parte degli analisti prevede in media una crescita degli utili del 24%, tra i settori favoriti troviamo quello dell’auto, delle banche e della tecnologia, anche se si tratta di stime che devono essere considerate con estrema cautela perchè suscettibili di variazioni nel corso dei prossimi mesi.

Come Investire nelle materie prime

 

Negli ultimi due anni i prezzi del petrolio, dell’oro e delle materie prime sono stati caratterizzati da una notevole volatilità, circostanza che è dipesa soprattutto dall’elevato livello di incertezza sulle condizioni dell’economia mondiale. Se da una parte, infatti, la crisi economica e finanziaria ha fatto calare la domanda da parte dei Paesi sviluppati, dall’altra è continuata la speculazione degli investitori, interessati non alle merci ma all’andamento delle loro quotazioni in Borsa, tra questi primo tra tutti la Cina che anche durante la crisi ha continuato ad acquistare scorte di materie prime.Negli ultimi due anni, in particolare, la speculazione sembra aver preso il sopravvento soprattutto in alcuni mercati come il petrolio, del resto investire sulle materie prime per diversificare i rischi del proprio portafoglio finanziario è una strategia utilizzata già da tempo.

Investire in liquidità

soldi

Gli esperti sono concordi nel ritenere che per ogni risparmiatore è importante avere nel proprio portafoglio una componente “liquida”, in altre parole è necessario che una parte dei propri risparmi venga investita in impieghi di brevissimo tempo che garantiscono la pronta disponibilità del denaro, questo consente infatti di far fronte a necessità impreviste e di cogliere al volo opportunità di investimenti più remunerativi.

In ogni caso non si può non tener conto del fatto che investire in liquidità è piuttosto costoso, la remunerazione degli impieghi a breve termine è infatti sempre molto bassa, si stima infatti che questo tipo di impiego del denaro renda circa il 2% in meno rispetto ad altri tipi di investimenti più complessi e rischiosi.

Emissioni indicizzate, previsto un aumento dei rendimenti

Dollari

Nel mecato obbligazionario le emissioni indicizzate ai tassi sono tantissime, si va dai classici Cct alle banche, da Unicredit fino ad arrivare a Merrill Lynch, in genere si tratta di scadenze brevi che non superano i cinque anni ma che però consentono di incassare la cedola nel momento dell’anno che si preferisce.

I rendimenti al momento sono piuttosto bassi ma secondo gli esperti a breve si potrebbe assistere ad un rialzo legato ad una ripartita dell’inflazione, per questo motivo si ritiene che sia una buona idea inserire nel proprio portafoglio dei titoli a cedola indicizzata.

Banca Generali ottiene 1,5 miliardi da scudo fiscale

banca generali

L’amministratore delegato Giorgio Girelli aveva dichiarato che grazie allo scudo fiscale Banca Generali avrebbe recuperato proventi per un valore di 2,1 miliardi di euro.

A fine dicembre però la raccolta dovuta allo scudo fiscale ammonta a 1,5 miliardi, ma il numero uno di Banca Generali ha fatto sapere che i restanti 600 milioni entreranno nei prossimi mesi poichè la procedura per i capitali poco liquidi è più lunga del normale.

Fiat pronta ad investire 8 miliardi in Italia

marchionne

Nel corso dell’incontro con governo e sindacati tenutosi a Palazzo Chigi l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne ha illustrato gli elementi principali della sua nuova strategia, un piano che ha come obiettivo il rilancio della produzione di auto in Italia fino a raggiungere nel giro dei prossimi tre anni la produzione di circa 1 milione di vetture.

Per raggiungere questi numeri Sergio Marchionne si è detto pronto ad un importante investimento nei prossimi due anni, si parla di una cifra che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.

Investitori concentrati sulle materie prime nel 2010

borsa

Trevor Greetham, direttore Asset Allocation di Fidelity International, nel corso di un’intervista ha affermato che nel corso del 2010 le materie prime saranno al centro dell’attenzione degli investitori, questo perchè nel corso del prossimo anno ci sarà una forte domanda soprattutto da parte delle economie sviluppate.

Si prevede, infatti, che il 2010 sarà l’anno della ripresa per le economie sviluppate che grazie ai buoni risultati conseguiti aumenteranno la loro domanda sostenendo così in maniera indiretta i prezzi delle materie prime. A questo poi bisogna aggiungere che i timori finanziari derivanti da una situazione instabile e incerta sono praticamente scomparsi, per cui i fornitori incrementeranno il loro interesse verso l’acquisto.

Piano di rilancio Moto Guzzi, investimenti per 25 milioni

Moto Guzzi

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Moto Guzzi hanno messo a punto un piano di rilancio dello storico marchio italiano di moto attraverso un accordo che prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro che verranno investiti al fine di rendere Moto Guzzi più competitiva, nella speranza che questo possa servire per risollevare le vendite che da alcuni anni sono calate soprattutto per via della forte concorrenza di altri marchi portando quello che è un simbolo del Made in Italy ad un lento e progressivo declinio.

Questa la notizia diffusa oggi dai principali quotidiani nazionali, notizia che però potrebbe indurere in inganno lasciando intendere che i 25 milioni di euro sono stanziati dal governo e messi a disposizione di Moto Guzzi.

Investire sui titoli bancari, escluso un ritorno sui livelli del passato

borsa

Per chi ha intenzione di investire in Borsa il consiglio degli esperti è quello di lasciar perdere il settore bancario, soprattutto se l’intenzione è quella di ottenere dei profitti in previsione di un forte recupero di questi titoli.

Secondo un’attenta analisi riportata dal Corriere Economia, infatti, a causa della crisi e delle sue ingenti conseguenze è molto difficile che ci sarà un ritorno agli investimenti su livelli di roe precendenti alla crisi, ovvero intorno al 20-24%. Sono in molti a ricodurrre il recente andamento dei titoli bancari alla volatilità dei mercati e alla crisi di Dubai ma un attento esame di quanto accaduto nell’ultimo anno mostra che non è assolutamente così.

Investimenti in asset distrassed a Dubai

Nekheel

Secondo alcuni esperti in materia di asset distrassed Dubai potrebbe rappresentare una buona occasione per gli investitori in debito distressed, sebbene si tratta comunque di una mossa piuttosto azzardata e rischiosa, non a caso infatti a riguardo le opinioni degli esperti sono piuttosto contrastanti.

Alcuni infatti restano dell’opinione che chi ha puntato troppo presto su Nakheel, la società controllata da Dubai World che opera nel settore immobiliare e che ha registrato una perdita di 3,5 miliardi di dollari, non ha avuto una buona idea, la mossa potrebbe infatti rivelarsi un pessimo investimento.

Piano strategico Snam Rete Gas 2009-2012

gas

L’amministratore delegato di Snam Rete Gas, Carlo Malacarne, ha illustrato il piano strategico che il gruppo intende mettere in atto nel periodo compreso tra il 2009 e il 2012. Il piano è stato realizzato alla luce del processo di integrazione con Italgas e Stogit e che consente a Snam Rete Gas di essere in grado di mettere in atto una serie di investimenti per lo sviluppo del sistema gas in Italia.

Nel periodo indicato, infatti, il piano prevede investimenti da 6,4 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi nel 2009. Per quanto riguarda il settore del trasporto e della rigassificazione l’obiettivo è anzitutto quello di migliorare la qualità del servizio di trasporto contribuendo al contempo alla creazione di una rete del gas in Europa.

Come investire entro marzo 2010

paniere investimento

Abbiamo visto nel precedente articolo i rendimenti dei dividendi italiani che in alcuni casi risultano essere più interessanti dei competitor stranieri.

In Europa i rendimenti delle obbligazioni invece hanno reso fino il 15% lordo e in tempo di crisi questo è un risultato da non sottovalutare. Gli investitori che hanno scelto una strategia di investimento meno aggressiva e più prudente hanno avuto un rendimento del 5% in un tempo in cui i tassi di interesse tendono allo zero.