Il petrolio crollerà ancora?

Il petrolio viene da un’altra settimana totalmente negativa. Il prezzo del greggio è tornato sotto quota 45 dollari al barile, nel momento in cui due venerdì fa aveva nuovamente raggiunto i 50 dollari.

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Crollano le principali materie prime

Gli operatori finanziari discutono sempre di più dell’improvviso crollo delle materie prime: l’oro è ai minimi da cinque anni a questa parte. Le quotazioni del petrolio sono in calo e si attestano nuovamente sotto i 50 dollari.

Trimestrale Lundin Mining aprile giugno 2011

La Lundin Mining, leader mondiale nel settore dell’estrazione del rame e del cobalto con sede a Toronto, una delle principali città canadesi nonché sede di una delle principali e più importanti piazze affari del mondo, ha appena pubblicato il proprio bilancio trimestrale, che ha fatto segnale aumenti in ogni settore, meno che nell’estrazione di rame.

Per quanto riguarda i dati economici possiamo affermare come la Lundin Mining sia cresciuta di circa 42 milioni di dollari (da 15,1 a 57,7) rispetto al pari periodo del 2010 (dati relativi agli utili) mentre di circa 1 milione di dollari (183,1 contro 184) rispetto al Q2 2010 (dati relativi ai ricavi).

Il prezzo delle azioni, dunque, si è assestato a circa 0,10 dollari al pezzo, rispetto agli 0,07 dello scorso anno.

Commodities, cosa sono?

Con Commodity (singolare di commodities) si indica un bene per cui c’è domanda ma che è offerto senza differenze qualitative sul mercato, più in genere indica le materie prime, cioè i beni necessari alla sopravvivenza dell’uomo ed al suo benessere.

Commodity indica un bene fungibile, ossia significa che il prodotto è lo stesso indipendentemente da chi lo produce. Una commodity deve essere facilmente stoccabile e conservabile nel tempo, cioè non perdere le caratteristiche originarie.

Oro record oltre 1.400 dollari l’oncia

Non è bastato un timido recupero da parte del dollaro sull’euro per fermare la corsa dei prezzi delle materie prime.

Molte di esse hanno continuato a salire anche nella giornata di ieri, su tutte si è fatto notare ovviamente l’oro, che ha superato quota 1.400 dollari l’oncia, stabilendo l’ennesimo record.

Dollaro debole spinge prezzo oro

I debiti sovrani della zona Euro non sembrano spaventare il mercato, che punta deciso sull’euro, che ha toccato un nuovo massimo da cinque mesi a questa parte, raggiungendo quota 1,3636 dollari.

Anche le altre monete considerate rifugio beneficiano della debolezza del dollaro, con il franco svizzero che ha segnato un ulteriore record a quota 0,9375 dollari, lo yen che è sui massimi da due settimane a 83,6 dollari, e l’oro che ha toccato i 1.313,20 dollari all’oncia sulla piazza londinese.

Materie prime oro e platino in ripresa

Sul fronte delle materie prime la settimana appena conclusa in borsa è stata sicuramente ottima per l’oro e per il platino in particolare.

Il Comex Gold future si è rafforzato arrivando a forzare finalmente la resistenza di quota 1.120 dollari, sfiorando addirittura la barriera di 1.150.

Con questi risultati non è impossibile pensare ad un ritorno sui valori di inizio dicembre 2009, quando il valore dell’oro aveva superato l’incredibile soglia di 1.200 dollari.

Come Investire nelle materie prime

 

Negli ultimi due anni i prezzi del petrolio, dell’oro e delle materie prime sono stati caratterizzati da una notevole volatilità, circostanza che è dipesa soprattutto dall’elevato livello di incertezza sulle condizioni dell’economia mondiale. Se da una parte, infatti, la crisi economica e finanziaria ha fatto calare la domanda da parte dei Paesi sviluppati, dall’altra è continuata la speculazione degli investitori, interessati non alle merci ma all’andamento delle loro quotazioni in Borsa, tra questi primo tra tutti la Cina che anche durante la crisi ha continuato ad acquistare scorte di materie prime.Negli ultimi due anni, in particolare, la speculazione sembra aver preso il sopravvento soprattutto in alcuni mercati come il petrolio, del resto investire sulle materie prime per diversificare i rischi del proprio portafoglio finanziario è una strategia utilizzata già da tempo.

Utili BHP Billiton in calo del 7%

bhp Billiton

BHP Billiton ha diffuso i dati relativi al primo semestre dell’esercizio fiscale in corso, periodo durante il quale il colosso minerario ha registrato un calo dell’utile del 7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, l’utile del semestre in esame è stato infatti pari a 5,7 miliardi di dollari.

Un calo questo che, sebbene potesse essere previsto soprattutto alla luce difficile situazione che continua a caratterizzare il mercato delle materie prime, si colloca al di sotto delle previsioni degli analisti che al contrario avevano previsto per BHP Billiton un utile di 5,1 miliardi di dollari.

Investitori concentrati sulle materie prime nel 2010

borsa

Trevor Greetham, direttore Asset Allocation di Fidelity International, nel corso di un’intervista ha affermato che nel corso del 2010 le materie prime saranno al centro dell’attenzione degli investitori, questo perchè nel corso del prossimo anno ci sarà una forte domanda soprattutto da parte delle economie sviluppate.

Si prevede, infatti, che il 2010 sarà l’anno della ripresa per le economie sviluppate che grazie ai buoni risultati conseguiti aumenteranno la loro domanda sostenendo così in maniera indiretta i prezzi delle materie prime. A questo poi bisogna aggiungere che i timori finanziari derivanti da una situazione instabile e incerta sono praticamente scomparsi, per cui i fornitori incrementeranno il loro interesse verso l’acquisto.

Quotazione oro nei prossimi anni

i migliori fondi per investire in oro

Qualche giorno fa avevamo esposto le nostre previsioni per le quotazioni dell’oro nei prossimi mesi e, nelle ultime quotazioni, abbiamo visto che effettivamente l’oro sta raggiungendo i 1190 dollari l’oncia, ma non facciamoci ingannare, investire in oro non è una cosa banale e come in tutti gli investimenti è utile sapere alcune cose.

Innanzitutto è doveroso ricordare che la quotazione euro/dollaro sta raggiungendo nuovi massimi e, siccome l’oro ultimamente è considerato sia un bene speculativo che di rifugio, è possibile che il prezzo del metallo giallo scenda sensibilmente se il dollaro dovesse riguadagnare un buon 10%.