
Le quotazioni del future con scadenza aprile sono cresciute dello 0,7% arrivando a toccare quota 1.438,00 dollari l’oncia.
Le quotazioni del future con scadenza aprile sono cresciute dello 0,7% arrivando a toccare quota 1.438,00 dollari l’oncia.
I titoli migliori sulla piazza nipponica sono stati anche oggi i petroliferi, con il prezzo del petrolio che è salito notevolmente negli ultimi giorni, a causa dell’aumento delle manifestazioni violente in diversi paesi del Medio Oriente.
Erano ben 27 mesi, precisamente dal 3 ottobre del 2008, che il prezzo del petrolio non era su livelli del genere.
Prendendo in esame l’intera ottava, il prezzo del petrolio ha messo a segno un rialzo dello 0,3%.
Durante l’intera ottava il prezzo del petrolio ha perso l’1,6%, ma l’ultimo calo del prezzo dell’oro nero è dovuto principalmente ai timori che arrivano dalla Cina.
Con questo grande guadagno in una sola seduta, il petrolio ha messo a segno il più grande rialzo da più di due mesi ad oggi, questo grazie soprattutto ai dati macroeconomici arrivati dalla Cina e dagli USA, molto positivi per l’oro nero.
In particolare il future sul Crude con scadenza gennaio ha chiuso la seduta in rialzo del 3,2% a quota 83,86 dollari al barile, potendo beneficiare delle buone notizie che sono arrivate per l’oro nero dal settore macroeconomico.
Nella giornata conclusiva di venerdì scorso dell’ottava, dopo una seduta di pausa, il prezzo del petrolio è tornato a correre sul suo recente trend negativo, con il future sul Crude con scadenza dicembre che ha fatto registrare una perdita dello 0,4% a quota 81,51 dollari al barile.
Nelle principali piazze europee il petrolio ieri veniva scambiato a 83 dollari al barile.
Come anticipato l’Aie ha visto al rialzo le stime sulla domanda globale di petrolio per 2010 e 2011, in seguito all’aumento della domanda da parte soprattutto dei paesi emergenti.
Questo, dunque, dovrebbe essere sufficiente ad evitare possibili sorprese visto che gli analisti sono concordi nel ritenere che sul fronte dei prezzi e della produzione non ci dovrebbero essere grandi cambiamenti, contrariamente a quello che riguarda la domanda.
L’Opec, in particolare, prevede che per il 2010 ci sarà un consumo globale di circa 100.000 barili al giorno, mentre la domanda totale dovrebbe raggiungere gli 85,5 milioni di barili al giorno. Come dicevamo, invece, sono state lasciate invariate le stime relative al 2011, anno in cui si prevede una domanda globale pari a 85,56 milioni di barili al giorno.
La quotazione è salita oltre 80 dollari al barile, arrivando a toccare quota 81,34 dollari alla chiusura delle borse, segnando un rialzo del 3%.
Il crollo della piattaforma a largo del Golfo del Messico ha causato danni ambientali senza precedenti, tanto che lo stesso presidente degli Stati Uniti ha definito questo disastro una tragedia paragonabile a quella dell’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelli.
Nonostante il trend rialzista sia stato messo in discussione molte volte, il greggio continua la sua crescita impetuosa, tornando sui valori molto vicini ai 90 dollari al barile.