Prezzo oro nuovo record storico

Prosegue il momento difficile dell’intera economia mondiale, per quanto riguarda i prezzi di oro e petrolio. Nella giornata di ieri, a Wall Street il prezzo dell’oro ha toccato un nuovo record storico.

Le quotazioni del future con scadenza aprile sono cresciute dello 0,7% arrivando a toccare quota 1.438,00 dollari l’oncia.

Nikkei in rialzo per la sesta seduta consecutiva

Oggi la Borsa di Tokyo ha chiuso in leggero rialzo: l’indice Nikkei ha guadagnato lo 0,1% a 10.857,53 punti e il Topix lo 0,1% a 974,63 punti. Per il Nikkei si tratta della sesta seduta consecutiva in crescita.

I titoli migliori sulla piazza nipponica sono stati anche oggi i petroliferi, con il prezzo del petrolio che è salito notevolmente negli ultimi giorni, a causa dell’aumento delle manifestazioni violente in diversi paesi del Medio Oriente.

Prezzo petrolio ai massimi da ottobre 2008

Anche nella giornata di ieri il prezzo del petrolio ha chiuso in rialzo, con il future sul Crude a scadenza febbraio che ha messo a segno un aumento dello 0,8% arrivando a toccare quota 91,86 dollari al barile.

Erano ben 27 mesi, precisamente dal 3 ottobre del 2008, che il prezzo del petrolio non era su livelli del genere.

Prezzo petrolio chiude oltre 88 dollari al barile

A Wall Street il prezzo del petrolio ha chiuso la seduta di venerdì in rialzo, con il future sul Crude con scadenza gennaio che ha guadagnato lo 0,4% a quota 88,02 dollari al barile.

Prendendo in esame l’intera ottava, il prezzo del petrolio ha messo a segno un rialzo dello 0,3%.

Prezzo petrolio in calo su timori Cina

Nella seduta di ieri, il prezzo del petrolio ha chiuso in ribasso, con il future sul Crude con scadenza a gennaio che ha perso lo 0,7% a quota 87,79 dollari al barile, concludendo una settimana negativa.

Durante l’intera ottava il prezzo del petrolio ha perso l’1,6%, ma l’ultimo calo del prezzo dell’oro nero è dovuto principalmente ai timori che arrivano dalla Cina.

Prezzo petrolio in rialzo del 3,1%

Nella giornata di ieri si è notevolmente rafforzato il prezzo del petrolio, in particolare il future sul Crude con scadenza gennaio, che ha chiuso la seduta segnando un rialzo pari al 3,1% a quota 86,75 dollari al barile.

Con questo grande guadagno in una sola seduta, il petrolio ha messo a segno il più grande rialzo da più di due mesi ad oggi, questo grazie soprattutto ai dati macroeconomici arrivati dalla Cina e dagli USA, molto positivi per l’oro nero.

Prezzo petrolio torna a crescere dopo tre settimane

Dopo ben tre settimane di continue perdite, il prezzo del petrolio è tornato a salire nella giornata di ieri, chiudendo addirittura la seduta in forte rialzo.

In particolare il future sul Crude con scadenza gennaio ha chiuso la seduta in rialzo del 3,2% a quota 83,86 dollari al barile, potendo beneficiare delle buone notizie che sono arrivate per l’oro nero dal settore macroeconomico.

Prezzo petrolio peggiore settimana da tre mesi

Nella scorsa settimana il prezzo del petrolio è tornato a scendere, facendo registrare addirittura la peggiore settimana da tre mesi a questa parte, dopo un periodo segnato da buoni rialzi.

Nella giornata conclusiva di venerdì scorso dell’ottava, dopo una seduta di pausa, il prezzo del petrolio è tornato a correre sul suo recente trend negativo, con il future sul Crude con scadenza dicembre che ha fatto registrare una perdita dello 0,4% a quota 81,51 dollari al barile.

Prezzo petrolio spinto da stime Aie al rialzo

Spinto dalla debolezza del dollaro e dalla revisione al rialzo delle stime dell’Aie (agenzia internazionale per l’energia) sulla domanda mondiale per il 2010 e 2011, il prezzo del petrolio ha ripreso a salire.

Nelle principali piazze europee il petrolio ieri veniva scambiato a 83 dollari al barile.

Come anticipato l’Aie ha visto al rialzo le stime sulla domanda globale di petrolio per 2010 e 2011, in seguito all’aumento della domanda da parte soprattutto dei paesi emergenti.

Stime domanda di petrolio alzate dall’Opec

Nell’ultimo periodo il prezzo del petrolio è stato tutt’altro che volatile, anzi, si sta vivendo una fase di stabilizzazione che si aggira intorno agli 80 dollari al barile, secondo gli esperti causata principalmente dal livello delle riserve. Nei paesi industrializzati, infatti, gli stock equivalgono ad oltre 60 giorni di consumi, il livello più alto registrato negli ultimi tempi.

Questo, dunque, dovrebbe essere sufficiente ad evitare possibili sorprese visto che gli analisti sono concordi nel ritenere che sul fronte dei prezzi e della produzione non ci dovrebbero essere grandi cambiamenti, contrariamente a quello che riguarda la domanda.

Previsioni domanda greggio alzate dall’Opec

L’Opec ha scelto di seguire l’esempio dell’International Energy Agency e di rivedere al rialzo le sue previsioni inerenti alla domanda di greggio per l’anno in corso, lasciando però invariate quelle relative al 2011.

L’Opec, in particolare, prevede che per il 2010 ci sarà un consumo globale di circa 100.000 barili al giorno, mentre la domanda totale dovrebbe raggiungere gli 85,5 milioni di barili al giorno. Come dicevamo, invece, sono state lasciate invariate le stime relative al 2011, anno in cui si prevede una domanda globale pari a 85,56 milioni di barili al giorno.

Quotazione petrolio ai massimi da tre mesi

Il petrolio Wti ha raggiunto livelli che non toccava dall’inizio di maggio scorso, spinto da acquisti speculativi.

La quotazione è salita oltre 80 dollari al barile, arrivando a toccare quota 81,34 dollari alla chiusura delle borse, segnando un rialzo del 3%.

British Petroleum cerca investitore

Secondo quanto riportato dal Sunday Times, il colosso petrolifero British Petroleum sarebbe alla ricerca di un investitore strategico interessato a rilevare una quota compresa tra il 5% e il 10% del suo capitale al fine di salvaguardare l’indipendenza della compagnia e allontanare così il rischio di takeover una volta che il disastro della marea nera sarà definitivamente archiviato.

Il crollo della piattaforma a largo del Golfo del Messico ha causato danni ambientali senza precedenti, tanto che lo stesso presidente degli Stati Uniti ha definito questo disastro una tragedia paragonabile a quella dell’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelli.

Crude Oil situazione petrolio

Sebbene la ripresa economica sembri essere più lenta del previsto, come confermato dai dati del primo trimestre sui consumi in Usa, il rialzo del petrolio sembra non fermarsi, proseguendo così il suo cammino.

Nonostante il trend rialzista sia stato messo in discussione molte volte, il greggio continua la sua crescita impetuosa, tornando sui valori molto vicini ai 90 dollari al barile.