Dividendi 2013 azioni Saipem approvati dall’Assemblea

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0,68 euro unitari per le azioni ordinarie, e 0,71 euro unitari per ogni azione di risparmio posseduta. Sono questi i dividendi del 2013, sull’esercizio del 2012, per le azioni della società quotata in Borsa a Piazza Affari Saipem S.p.A. Il dividendo è stato approvato dall’Assemblea dei Soci in concomitanza con il via libera anche al Bilancio al 31 dicembre del 2012.

Saipem risultati primo trimestre 2013

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Sono in linea con le previsioni i risultati del primo trimestre del 2013 di Saipem S.p.A.. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata in data odierna proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che il Q1 2013, in accordo coi dati approvati dal Consiglio di Amministrazione, si chiude con un fatturato che, a 3.089 milioni di euro, è sceso anno su anno dell’1,4%. L’utile operativo, a 202 milioni di euro, registra una contrazione del 45,8% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, e lo stesso dicasi anche per l’utile netto a 110 milioni di euro (-52,4%).

Buyback Eni riproposto dal Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione di Eni S.p.A. ha deliberato per proseguire il programma di buyback, ovverosia il piano di acquisto e di disposizione di azioni proprie, per un periodo pari ad ulteriori diciotto mesi dal via libera da parte dell’Assemblea degli Azionisti. Il programma è per un massimo di 363 milioni di azioni Eni S.p.A. corrispondenti al 10% circa del capitale sociale per un esborso di massimi 6 miliardi di euro.

A darne notizia in data odierna è stata proprio la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto di bilancio del 2012 caratterizzato da dati in linea con quelli preliminari comunicati dalla società.

Dividendo 2013 Erg esercizio 2012

Un dividendo unitario sull’esercizio 2012 di 0,40 euro con pagamento il 23 maggio e stacco della cedola in data lunedì 20 maggio del 2013. Questo è quanto proporrà all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari Erg S.p.A. dopo aver esaminato ed approvato i conti al 31 dicembre del 2012.

Nel dettaglio Erg ha chiuso l’anno con MOL consolidato a valori correnti adjusted in forte crescita, da 284 milioni di euro al 31 dicembre del 2011 ai 458 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2012, così come il risultato netto di Gruppo a valori correnti inverte la rotta passando dai -49 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2011 ai +12 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2012.

Eni e Rosneft insieme per trading e logistica

Un accordo finalizzato a sviluppare opportunità di logistica e di trading. E’ quello che nello scorso weekend hanno siglato la Rosneft, società leader nella produzione di petrolio in Russia, ed il colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A..

Eni S.p.A. ed il produttore di petrolio russo Rosneft rafforzano così la collaborazione e la cooperazione con l’intento, in particolare, di ottenere delle sinergie dalle proprie infrastrutture a livello logistico, e di andare a valorizzare ulteriormente quelli che sono i rispettivi portafogli di prodotti raffinati e di greggio.

Dividendo azioni Saipem esercizio 2012

Una cedola unitaria di 0,68 euro per azione, in lieve calo rispetto ai 0,70 euro per azione relativi all’esercizio 2011. A tanto ammonta il dividendo Saipem per l’esercizio 2012 che il Consiglio di Amministrazione della società proporrà per l’approvazione alla prossima Assemblea degli Azionisti.

La società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale ha precisato come l’ammontare del dividendo riconosciuto agli azionisti sia in linea con la politica di pay-out pari ad un terzo dell’utile netto consolidato.

Saipem acquisisce nuovi contratti da 3,2 miliardi

Importante balzo in borsa per le azioni Saipem, che nelle ultime settimane hanno vissuto momenti molto negativi a seguito della comunicazione da parte dei vertici societari del profit warning sugli obiettivi 2012-2013. Oggi a Piazza Affari il titolo Saipem guadagna il 5,6% a 21,87 euro. I prezzi hanno toccato finora un massimo intraday a 22,01 euro, allontanandosi così dai minimi di periodo toccati il 30 gennaio a 18,61 euro. A mettere il turbo al titolo in borsa è l’acquisizione di nuovi contratti da novembre a oggi.

Previsioni shock 2013 di Byron Wien (Blackstone)

Byron Wien, vice-presidente di Blackstone Advisory Partners e uno dei guru più ascoltati da Wall Street, ha effettuato dieci previsioni shock sui mercati finanziari per il 2013. Si tratta di eventi che hanno solo una probabilità del 30% di realizzarsi. Secondo Wien, invece, c’è una probabilità del 50% che possano realmente avverarsi. La prima previsione shock riguarda l’incognita Iran, che riesce a realizzare un missile nucleare facendo sì che USA e Israele passino da una politica di prevenzione a una di contenimento.

Saipem stime eps 2013-2014 tagliate da Equita Sim

Continua il momento no di Saipem alla borsa di Milano, dopo che ieri la società petrolifera milanese ha chiuso con un ribasso dell’1,86% a 29,03 euro. Stamattina è in corso un timido rimbalzo tecnico dello 0,34% a 29,13 euro, ma il trend di fondo resta ancora decisamente orientato verso il basso. Dopo lo scandalo per corruzione in Algeria, la società ha cambiato i vertici ma lo scorso 6 dicembre il titolo è crollato clamorosamente fino a 28,01 euro, sui minimi più bassi da fine novembre 2011. Ieri, Saipem è stato bocciato anche da Equita Sim.

Petrolio e gas riserve mondiali in crescita

Nel 2011 c’è stata una crescita delle riserve mondiali sia per quel che riguarda il petrolio, sia per il gas. A farlo presente è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. con il Rapporto World Oil and Gas Review.

Giunto all’undicesima edizione, il Rapporto World Oil and Gas Review di Eni S.p.A. è visionabile e scaricabile dal sito Internet della società del cane a sei zampe, www.eni.it. Nel dettaglio, lo scorso anno c’è stata una crescita del 3,6% delle riserve mondiali di petrolio, e dell’1,9% delle riserve mondiali di gas. Il tutto a fronte di una produzione mondiale di petrolio che è cresciuta anno su anno dell’1,2%.

Eni sigla contratto esplorazione in Cina

Eni S.p.A. ha annunciato l’espansione del proprio business nell’offshore cinese. Questo, in particolare, è avvenuto attraverso la stipula di un “PSC”, ovverosia di un Production Sharing Contract.

A darne notizia in data odierna, mercoledì 11 aprile del 2012, è stata proprio la società del cane a sei zampe, quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo aver firmato proprio oggi a Pechino il contratto con la “CNOOC”, China National Offshore Oil Corporation.

Previsioni prezzo petrolio 2012 tagliate da JP Morgan

La maggior parte degli analisti ritiene che il prezzo del petrolio subirà un calo nel corso della seconda parte del 2011 e della prima parte del 2012.

La causa è da ricercare soprattutto nell’avanzata dei ribelli libici, che con ogni probabilità porterà alla caduta del regime del Colonnello Muammar Gheddafi e alla ripresa della produzione di petrolio in Libia una volta che saranno cessate le ostilità.

Prezzo petrolio possibile calo per caduta regime Gheddafi

A Piazza Affari le quotazioni del comparto petrolifero registrano un forte rialzo sulla scia delle notizie positive arrivate dalla Libia.

Le voci che parlano dell’imminente caduta del regime del Colonnello Muammar Gheddafi dovrebbero contribuire a far registrare un nuovo calo del prezzo del petrolio, soprattutto grazie alla ripresa delle attività del comparto petrolifero una volta che saranno cessate le ostilità.

Previsioni domanda petrolio Aie e Opec

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) le attuali condizioni di instabilità dei mercati finanziari le difficoltà che si trova a dover affrontare l’intera economia globale a causa della crisi del debito sovrano, del rischio recessione USA e della congiuntura economica in occidente, non avranno gravi ripercussioni sulla domanda di petrolio.

Secondo l’Agenzia, infatti, le attuali turbolenze economiche e finanziarie avranno come effetto una riduzione della domanda giornaliera di greggio di 60.000 barili, portando a 89,5 milioni i barili richiesti per l’intero 2011.