Eni promossa da Goldman Sachs

Tra i titoli positivi di oggi troviamo quello di Eni che sta guadagnando lo 0,16% in leggera diminuzione rispetto a all’1% di inizio seduta portandosi così a 16,41 euro per azione.

A pesare sulla quotazione del titolo petrolifero è senza dubbio il giudizio positivo offerto da Goldman Sachs che ha portato Eni su BUY migliorando così il livello di NEUTRAL precedente anche se il target price del titolo rimane fisso a 21 euro. Oltre a tale giudizio, Goldman Sachs ha deciso di inserire il titolo ENI nella Pan Europe Buy List dando così agli investitori una maggiore fiducia nei confronti del titotlo petrolifero.

Quotazioni petrolio recupero su dati scorte Usa

Per l’E-Mini Crude Oil future quella che si è conclusa è stata una settimana all’insegna di un consolidamento molto nervoso.

Il petrolio ha mostrato infatti una grande volatilità, senza riuscire però in alcun modo a fornire una chiaro e convinto movimento direzionale.

Previsioni Eps Saras e Petroplus

Petroplus ha annunciato i risultati del primo trimestre 2010, con un flusso di cassa pari a 325 milioni di dollari, con il flusso di cassa del solo quarto trimestre a 520 milioni di dollari, chiaro segno del miglioramento materiale nel downstream.

Dopo il calo del quarto trimestre, Nomura si attende ora ritorni migliorati di 800bps trimestre su trimestre al 5%.

A favorire il recupero del gruppo potrebbero esserci il miglioramento continuo della domanda nel trasporto industriale e l’inevitabile maggiore richiesta di benzina durante i mesi estivi, due fattori che potrebbero permettere di vedere un graduale rafforzamento del tasso di utilizzo nel downstream.

E-Mini Crude Oil Future massimi dell’anno

Quella che si è conclusa è stata un’ottima ottava per l’E-Mini Crude Oil future, che è tornato su livelli che non toccava addirittura da ottobre 2008.

Si tratta quindi ovviamente anche dei massimi dell’anno, con la soglia psicologica di 84 dollari al barile che è stata superata, dopo una fase di consolidamento durata quasi un mese intero, e dopo aver fatto registrare ben quattro rialzi consecutivi nelle ultime sedute.

Petrolio stabile a 80 dollari

Quella passata è stata un’ottava all’insegna del consolidamento per l’E-Mini Crude Oil future, il quale è comunque rimasto vicino alla soglia psicologica degli 80 dollari a barile, anche se non è riuscito ad allungare oltre i massimi dell’anno oltre 84 dollari.

In avvio di ottava, il future è stato a un passo dai 79 dollari, ma a metà settimana si è registrato un forte rimbalzo verso l’alto, aiutato soprattutto dai dati sulle scorte Usa, che hanno mostrato un aumento delle riserve di greggio inferiore alle attese.

Previsioni domanda petrolio 2010

L’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ha rivisto al rialzo le sue stime relative alla domanda globale di petrolio per il 2010, la decisone deriva dal crescente fabbisogno delle economie emergenti asiatiche, prima tra tutte la Cina che secondo le previsioni nel corso di quest’anno riuscirà ad assorbire quasi un terzo dell’intero consumo globale, passando da 130.000 barili a 9 milioni di barili al giorno.

Le stime dell’Aie, in particolare, parlano di un aumento della domanda globale giornaliera che dovrebbe aggirarsi intorno agli 86,5 milioni di barili al giorno, 1,6 milioni in più rispetto al 2009. Le precedenti stime parlavano di circa 80.000 barili in meno.

Materie prime oro e platino in ripresa

Sul fronte delle materie prime la settimana appena conclusa in borsa è stata sicuramente ottima per l’oro e per il platino in particolare.

Il Comex Gold future si è rafforzato arrivando a forzare finalmente la resistenza di quota 1.120 dollari, sfiorando addirittura la barriera di 1.150.

Con questi risultati non è impossibile pensare ad un ritorno sui valori di inizio dicembre 2009, quando il valore dell’oro aveva superato l’incredibile soglia di 1.200 dollari.

Come Investire nelle materie prime

 

Negli ultimi due anni i prezzi del petrolio, dell’oro e delle materie prime sono stati caratterizzati da una notevole volatilità, circostanza che è dipesa soprattutto dall’elevato livello di incertezza sulle condizioni dell’economia mondiale. Se da una parte, infatti, la crisi economica e finanziaria ha fatto calare la domanda da parte dei Paesi sviluppati, dall’altra è continuata la speculazione degli investitori, interessati non alle merci ma all’andamento delle loro quotazioni in Borsa, tra questi primo tra tutti la Cina che anche durante la crisi ha continuato ad acquistare scorte di materie prime.Negli ultimi due anni, in particolare, la speculazione sembra aver preso il sopravvento soprattutto in alcuni mercati come il petrolio, del resto investire sulle materie prime per diversificare i rischi del proprio portafoglio finanziario è una strategia utilizzata già da tempo.

BP utile netto annuale -45%

british Petrol

Il gigante petrolifero British Petrol ha presentato questa mattina il bilancio annuale della compagnia che mette in luce dati importanti riguardo all’andamento dell’utile. BP ha riportato un calo degli utili netti annuali del 45% e questo è causato dalla diminuzione dei prezzi del petrolio e del gas dopo le speculazioni dell’anno scorso.

La società ha fatto sapere che la produzione di petrolio e di gas è aumentata di oltre il 4% nel 2009 e le proprie riserve sono sempre cresciute da ormai 17 anni consecutivi.

Exxon Mobil calo dei profitti del 23%

exxon_mobil

Il gigante petrolifero americano Exxon Mobil ha fatto registrare una performance non troppo entusiasmante nonostante gli analisti si aspettassero ancora meno.

La Oil Company ha infatti registrato nell’ultimo trimestre 2009 ricavi per 6,05 miliardi di dollari in discesa rispetto ai 7,82 miliardi registrati nello stesso periodo dell’esercizio 2008. Nonostante il freddo gelido che ha coinvolto tutto l’occidente i ricavi di Exxon sono rimasti inferiori rispetto all’anno precedente, ma questo è dovuto anche alla debolezza della domanda nei giorni in cui la crisi economica si faceva sentire.

Petrolio Wti sfiora i 75 dollari

petrolio

Anche la settimana scorsa è stata segnata da una situazione incerta per l’E-Mini Crude Oil future, che ha chiuso un’ottava sostanzialmente dedicata alla correzione.

Il valore del petrolio è sceso arrivando a sfiorare quasi la soglia psicologica dei 75 dollari al barile, seguendo molto fedelmente l’andamento dei principali listini internazionali di borsa. E’ pesato molto il recente rapporto della Banca Mondiale, la quale non ha previsto una così semplice ripresa economica nei prossimi anni.

Petrolio supporto chiave a 75 dollari

petrolio

Durante la settimana scorsa l’E-Mini Crude Oil future ha fatto registrare un balzo in avanti verso quota 84 dollari al barile, salvo essere poi respinto ancora una volta sotto quota 80 dollari, che rappresenta la soglia psicologica.

Come sempre a modificare il prezzo del greggio ci sono i dati sulle scorte Usa, che sono stati resi noti proprio nei giorni scorsi: il Dipartimento dell’Energia americano ha comunicato che le riserve di greggio sono aumentate di 3,7 milioni di barili, contro gli 1,2 stimati.

Quotazione petrolio 2010 tra i 75 e gli 85 dollari

petrolio quotazione

Negli ultimi giorni abbiamo visto una importante ascesa del prezzo del petrolio attestandosi appena sopra gli 83 dollari al barile nei mercati in Asia.

La quotazione dell’oro nero è dipesa molto dalla debolezza del dollaro americano oltre all’ondata di freddo che sta colpendo la parte settentrionale del pianeta.

Petrolio vicino agli 82 dollari

petrolio

Peter McGuire, direttore del Commodity Warrants Australia di Sidney, ha espletato il suo parere nei confronti dell’andamento del petrolio che si presta a chiudere la settimana con un guadagno del 3,7%, risultato decisamente ottimo per gli investitori.

Secondo McGuire il petrolio, dopo i rally dei giorni scorsi, dovrebbe attestarsi sugli 84 dollari al barile e questo valore dipenderà anche dalle condizioni climatiche e, quindi, dal freddo che sta avvolgendo i paesi occidentali.