Fondi americani scommettono contro euro

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani sono pronti a scommettere contro l’euro, tra questi l’auorevole quotidiano americano cita SAC Capital Advisors, Greenlight Capital e Soros Fund Management.

Secondo le indiscrezioni di stampa i dirigenti di questi e di altri fondi si sarebbero incontrati per una cena informale in un ristorante di Manhattan lo scorso 8 febbraio, obiettivo dell’incontro era quello di discutere a lungo sulla crisi dei conti che sta coinvolgendo il vecchio continente.

Telecom Italia utile netto in calo del 20%

Telecom Italia non sta tenendo molto bene dopo le notizie degli ultimi giorni riguardanti la maxi truffa a danno del fisco che vede coinvolta anche la controllata Telecom Italia Sparkle.

Ieri il titolo della società telefonica a Piazza Affari ha chiuso in ribasso del 2,84% a quota 1,059 euro per azione, dopo che in giornata era arrivato anche a toccare il valore di 1,025 euro.

Come vi abbiamo già riportato anche noi, Telecom Italia ha deciso di rimandare l’approvazione del bilancio 2009, soprattutto dopo la disposizione del sequestro di 300 milioni di euro a carico di Sparkle.

St-Ericsson 2010 di transizione

Gilles Delfassy, Ad di St-Ericsson, ha rilasciato un’interessante intervista a Reuters, spiegando un po’ come sarà il futuro dell’azienda produttrice di chip ma più in generale del settore tecnologico ed in particolare dei telefoni cellulari e smartphone nel 2010.

St-Ericsson si troverà a dover affrontare un anno molto duro, a causa del taglio dei costi e del rinnovamento dei prodotti in portafoglio, secondo quanto dichiarato da Delfassy.

Previsioni Atlantia esercizio 2009

Atlantia

Atlantia prevede di chiudere l’esercizio 2009 con ricavi pari a 3,6 miliardi, in crescita del 3,5% rispetto al 2008, e con un margine operativo pari a 2,2 miliardi, in crescita del 4% circa rispetto all’esercizio precedente.

La notizia è stata diffusa attraverso una nota in cui il gruppo autostradale che fa capo alla famiglia Benetton ha precisato che nel corso dell’anno appena trascorso il traffico dei veicoli leggeri ha registrato un incremento dell’1,8% mentre la componente veicoli pesanti ha registrato una flessione del 7,5%. Questo ha inciso inevitabilmente sui ricavi derivanti dal pagamento dei pedaggi che hanno registrato un calo dello 0,1%.

Finmeccanica alza le stime sui ricavi 2009 e annuncia cassa integrazione

Finmeccanica

Ieri in serata Finmeccanica ha annunciato un rialzo delle stime sui ricavi 2009 da 17,1-17,7 miliardi a 17,9-18,3 miliardi di euro e delle stime sugli ordini che dovrebbero dunque superare i 21 miliardi, la cedola è invece stata confermata a 0,41 euro.

Allo stesso tempo però sono state tagliate le stime relative al 2010 in base alle quali gli ordini superano i 21 miliardi, mentre le indicazioni di Ebita sono state portate da 1,65-1,76 miliardi a 1,52-1,6 miliardi. In ogni caso la società ha precisato che nel biennio 2011-2012 si aspetta di riportare la redditività a livelli superiori rispetto a quelli ottenuti in questi ultimi anni, ossia un Ebita margin sopra il 9%.

Previsioni vendite auto in Italia nel 2010

mercato auto

Secondo le prime stime dell’associazione dei produttori Anfia, nel 2010 in Italia le vendite di auto si assesteranno sui 2 milioni se verranno confermati gli incentivi, mentre saranno vendute solamente 1,7 milioni di auto se non sarà confermato alcun incentivo.

Stando alle previsioni di Unrae, associazione degli importatori, senza incentivi nel 2010 saranno vendute 1,8 milioni di auto.

Eugenio Razelli, presidente di Anfia, ha parlato a lato della convention annuale di Quattroruote, dichiarando come questo sia l’inevitabile seguito degli incentivi del 2009, che evidentemente hanno drogato il mercato.

Morgan Stanley riduce le stime sui dividendi delle banche europee

Morgan Stanley

Visto il clima di incertezza che continua a caratterizzare la situazione economica e finanziaria Morgan Stanley ha deciso di riprendere in mano le stime relative ai dividendi delle banche europee.

Una decisione questa del broker che ha come conseguenza una modifica al ribasso delle ultime previsioni, in particolare a risentirne sono state le previsioni sui dividendi di Deutsche Bank, BNP Paribas, Crédit Agricole, Société Générale, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Credit Suisse e KBC.

Trimestrale Johnson & Johnson ottobre dicembre 2009

Johnson & Johnson

Johnson & Johnson ha chiuso il quarto trimestre del 2009 con ricavi che hanno raggiunto i 16,6 miliardi di dollari, in crescita del 9% su base annua.

L’utile per azione è stato di 1,02 dollari, per tutto il 2010 l’eps si stima sarà compreso tra i 4,85 e 4,95 dollari. L’utile netto, includendo i costi di ristrutturazione dopo le imposte di 852 milioni di dollari, è stato pari a 0,79 dollari per azione. Nel quarto trimestre è stato inoltre registrato un incremento delle vendite del 9% a 16,6 miliardi nel trimestre. Gli analisti avevano previsto un eps trimestrale di 0,97 dollari e ricavi per 15,7 miliardi.

Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime sul Pil

Fmi

Nel suo World Economic Outlook il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le sue stime sul Pil mondiale 2010 al +3,9% dal +3,1% stimato lo scorso ottobre.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, dunque, la ripresa economica sarà più veloce e più forte del previsto, tanto che oltre al rialzo delle stime per il Pil 2010 sono state riviste al rialzo anche le stime per il Pil mondiale nel 2011 che passa a +4,3% dal precedente +4,2%.

Bankitalia prevede una ripresa lenta nel 2010

banca d'italia

La Banca d’Italia attraverso il suo bollettino mensile ha fatto sapere di prevedere per il 2010 uno scenario caratterizzato da una profonda incertezza, si stima una ripresa piuttosto debole e un prodotto interno lordo dello 0,7% per l’anno in corso e dell’1% per il prossimo anno.

In ogni caso Bankitalia si aspetta una crescita dell’Italia anche nel 2009, seppur a livelli inferiori rispetto allo 0,6% registrato alla fine del terzo trimestre. Per il 2009, inoltre, si prevede una crescita dell’indebitamento al 5,3% rispetto al 2,7% del 2008, in ogni caso la crescita dell’indebitamento del nostro paese resta comunque inferiore rispetto a quella che è la media europea, che sale dal 2% del 2008 al 6,4% del 2009.

La febbre dei bond continua anche nel 2010

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Rientra tra gli effetti della crisi che ha colpito l’intera economia mondiale anche la difficoltà di ottenere finanziamenti da parte delle imprese, le banche si sono infatti mostrate sempre più restie a concedere prestiti e questo ha indotto numerose aziende a cercare una via d’uscita attraverso l’emissione di bond.

Nel 2009 in questo senso c’è stato un vero e proprio boom, basti pensare che solo in Italia nel corso dell’anno appena concluso è stato registrato un record storico che ha toccato quota 34 miliardi di bond.

Previsioni Pil 2010

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L’anno che è appena iniziato è stato ribattezzato dagli economisti come l’anno della ripresa, per il 2010 si prospetta infatti uno scenario decisamente meno catostrofico rispetto a quello che ha caratterizzato la fine del 2008 e tutto il 2009, anni in cui la crisi economica mondiale ha fatto sentire i suoi effetti facendo cadere come birilli alcuni di quelli che fino ad allora erano considerati i colossi dell’economia mondiale.

Gli economisti sono concordi nel ritenere che nel 2010 il Pil mondiale crescerà, ovviamente altrattanta unanimità non c’è nel definire la percentuale di crescita prevista. Secondo BofA Merrill Lynch ci sarà una crescita del 4,4%, secondo Citi l’incremento si limiterà invece ad un 3,2%.

Ryanair esclude terza offerta per Aer Lingus

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Ryanair ha smentito le indiscrezioni di stampa è ha affermato che la compagnia non ha intenzione di avanzare una terza offerta per cercare di acquisire la rivale Aer Lingus. In particolare la compagnia irlandese ha diffuso una nota in cui si legge che “in assenza di una decisione da parte del governo irlandese sulla vendita della sua quota del 25%, una terza offerta di Ryanair resta altamente improbabile“.

Nella nota la compagnia ha inoltre fatto sapere che prevede la distribuzione di dividendi nel 2013, cosa che sarà possibile a seguito della riduzione delle spese in conto capitale di oltre il 90%. Il mese scorso, infatti, la compagnia ha abbandonato le trattative che avevano ad oggetto l’acquisto di 200 Boeing.

Eni valuta diminuzione quota in Snam Rete Gas

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Eni sta valutando la possibilità di diminuire la sua quota in Snam Rete Gas al di sotto del 50% del capitale. Le indiscrezioni sono state commentate dal Eni che attraverso un portavoce ha confermato che già da diverso tempo sono allo studio dei progetti relativi a possibili razionalizzazioni del portafoglio degli asset regolati, allo stesso tempo però ha anche sottolineato che ad oggi nessuno di questi progetti è stato convincente al punto tale da tale da consentire una sufficiente e completa valutazione o una delibera da parte degli organi sociali competenti.

Secondo le indiscrezioni la diminuzione da parte di Eni della sua quota in Snam Rete Gas andrebbe a completare l’operazione di ristrutturazione della divisione G&P cominciata a inizio 2009 con la cessione di Italgas e Stogit a Snam Rete Gas.