
Si tratta di risultati questi che sono inferiori rispetto alle stime degli analisti che per il colosso americano avevano previsto nel quarto trimestre una perdita pari a 0,52 dollari per azione.
Si tratta di risultati questi che sono inferiori rispetto alle stime degli analisti che per il colosso americano avevano previsto nel quarto trimestre una perdita pari a 0,52 dollari per azione.
E’ risultato essere superiore alle attese anche il fatturato che ha registrato un incremento dello 0,7% a 27,2 miliardi di dollari, contro i 26.96 miliardi previsti dagli analisti.
A beneficiare di questi aumenti saranno ben quattro società italiane che fanno capo a due famiglie italiane, la famiglia Benetton e la famiglia Gavio. La prima, in particolare, possiede Atlantia al 38,06% e la controllata Autostrade Meridionali al 60% mentre la seconda possiede Sias al 73% e l’Autostrada Torino-Milano. Secondo alcune stime preliminare l’aumento dei pedaggi dovrebbe consentire ai due gruppi di ottenere circa 100 milioni di euro di ricavi aggiuntivi.
A confermarlo sono i dati diffusi da Richemont, il gruppo che controlla anche Cartier, il quale ha chiuso il quarto trimestre del 2009 con vendite in crescita del 2% a 1,58 miliardi di euro, cifre queste addirittura superiori alle previsioni, anche se il Gruppo ha sottolineato che si tratta di dati che, sebbene siano positivi e lascino intendere che la ripresa è in atto, sono comunque paragonati al quarto trimestre del 2008, periodo culmine della crisi.
Dati questi positivi e che il colosso informatico è riuscito ad ottenere soprattutto grazie ad un aumento della domanda dei suoi prodotti nel corso del trimestre in questione, in particolare è stato registrato un incremento del 2% nella vendita di nuove licenze, il primo incremento dopo quattro mesi di flessione.
Le vendite nette consolidate nei nove mesi sono cresciute del 7,1% a 898,2 milioni di euro, se si considera solo il terzo trimestre la crescita è stata del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2008. Il margine operativo lordo è risultato pari a 86,6 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto ai primi nove mesi del 2008, nel terzo trimestre 2009 invece l’Ebitda si è attestato di 18,1 milioni di euro, in aumento del 16,9% rispetto allo scorso anno.
Circa un anno fa, infatti, Twitter ha acquistato il motore di ricerca Summize ed ora è alla ricerca di un’altro affare che gli consenta di acquistare maggiore importanza sia in termini di dimensioni che di popolarità .
Nel semestre in esame i volumi di vendita sono risultati in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre i ricavi del canale DOS sono risultati in crescita sel 58,5%. L’Ebitda registrato è pari a 5,85 milioni di euro, in diminuzione del 9,04% rispetto al precedente esercizio quando era risultato pari a 6,43 milioni di euro.
Secondo l’amministratore delegato dell’istituto elvetico, Oswald Gruebel, per poter tornare a produrre utili ci vuole del tempo, l’obiettivo è infatti quello di riuscire a realizzare un utile di 15 miliardi di franchi svizzeri in un periodo che va dai tre a cinque anni.
Si tratta di dati questi che mostrano come la perdita sia dovuta essenzialmente alla difficile situazione che si è creata a causa della crisi economica mondiale, nel caso di EasyJet però alla perdita si aggiunge un incremento dei ricavi e del numero dei passeggeri, un chiaro segnale che la ripresa è in atto e che per i mesi futuri le prospettive sono più che buone.
I dati sono stati diffusi dal Gruppo attraverso una nota in cui viene evidenziato come la banca, nonostante la situazione economica e finanziaria particolarmente difficile, è riuscita lo stesso a portare a casa dei risultati rilevanti, primo tra tutti un utile netto superiore ai 400 milioni di euro.
Le vendite si sono attestate a 8,4 milioni di tonnellate, in calo rispetto alle 12,7 tonnellate dello stesso periodo del 2008. Di queste il 63% riguardano il mercato interno e sono pari al 6,4% dei consumi nazionali mentre il restante 37% riguarda il mercato estero.
I risultati registrati al 30 settembre 2009 sono stati diffusi attraverso una nota in cui si legge che gli effetti della contrazione di fatturato, la prosecuzione degli investimenti per lo sviluppo e l’impegno sulla riduzione dei costi determineranno una significativa riduzione del risultato operativo rispetto al recedente esercizio.
Banca Mediolanum ha addirittura raddoppiato la sua raccolta che è cresciuta del 110% toccando quota 3,53 miliardi, con un risparmio gestito in crescita del 49% a 1,21 miliardi.