Caltagirone Editore avvia programma acquisto azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione di Caltagirone Editore S.p.A. ha deliberato favorevolmente per l’avvio di un programma di acquisto e vendita di azioni proprie sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

A darne notizia in data odierna è stata proprio la Caltagirone Editore S.p.A. nel precisare come l’avvio del programma di acquisto e vendita di azioni proprie sia stato deliberato dal CdA in forza alla delibera che il 26 aprile del 2012 è stata approvata dall’Assemblea degli Azionisti della società riunitasi per l’occasione in sede ordinaria.

Poligrafica San Faustino cede ramo finishing digitale

La Poligrafica San Faustino, quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nei servizi di comunicazione, ha ceduto il ramo d’azienda finishing digitale ad una società con sede legale nella Provincia di Vicenza, la Atenet S.r.l.. A darne notizia nella giornata di ieri è stata proprio la Poligrafica San Faustino nel precisare come per il ramo del finishing digitale sia stato ceduto sia il know-how, sia le attrezzature, in base al fatto che l’attività dalla società non viene più considerata strategica.

La cessione di tale ramo d’azienda è stata perfezionata a fronte, ed a favore della Poligrafica San Faustino S.p.A., di un corrispettivo pari a 450 mila euro con regolamento per cassa.

Bilancio L’Espresso gennaio settembre 2010

Il gruppo editoriale L’Espresso ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato in crescita a 36,3 milioni di euro da 1,2 milioni dello stesso periodo del 2009. In lieve calo, invece, i ricavi che si sono attestati a 639,5 milioni dai 640,9 milioni dello scorso anno.

Il fatturato derivante dalla pubblicità ha registrato una crescita del 7,1%, mentre quello legato alla diffusione è calato del 2,3%. Nel periodo in esame il margine operativo lordo è cresciuto del 71,4% a 104 milioni mentre l’indebitamento netto, al 30 settembre, si è ridotto a 136,9 milioni dai 208,2 milioni registrati al 31 dicembre 2009.

Rcs MediaGroup primo semestre 2010

Rcs MediaGroup ha chiuso il primo semestre 2010 con una perdita pari a 9,8 milioni di euro ma in netto miglioramento rispetto alla perdita di 65,1 milioni registrata nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono saliti da 1.092,5 milioni a 1.096,6 milioni di euro.

Il gruppo è riuscito a ridurre le perdite soprattutto grazie ad un efficiente taglio dei costi che rientra nel piano di interventi attivato al’inizio della crisi economica e che nel periodo in questione ha generato benefici per 37,2 milioni di euro. Se si considerano solo i dati relativi al secondo trimestre, in particolare, è stato registrato un ritorno all’utile, pari a 21 milioni di euro.

Piano triennale Rcs entro fine anno

Antonello Perricone, amministratore delegato di Rcs MediaGroup, ha fatto sapere che Rcs è pronta ad elaborare un piano triennale che sarà presentato entro la fine dell’anno, cercando quindi di far coincidere il budget 2011 con il primo anno del nuovo piano.

In ogni caso l’amministratore delegato ha sottolineato come la prudenza sia ancora d’obbligo, a suo avviso il 2010 sarà ancora un anno di forti sacrifici, nonostante gli investimenti pubblicitari abbiano mostrato un miglioramento sia in Italia che in Spagna la situazione debitoria della società è rimasta praticamente invariata rispetto allo scorso anno. Inoltre vi è a suo avviso una bassissima visibilità sulla raccolta pubblicitaria, soprattutto per quanto riguarda i quotidiani.

Investimenti pubblicitari Rcs in crescita secondo Mediobanca

Gli esperti sono concordi nel ritenere che nell’anno in corso si verificherà una ripresa degli investimenti pubblicitari, in particolare gli analisti di Mediobanca prevedono per Rcs un recupero della raccolta pubblicitaria soprattutto in Italia e Spagna.

A far ben sperare è soprattutto il comparto dei quotidiani che secondo le stime solo in questi due Paesi nel primo trimestre dell’anno dovrebbe far registrare un incremento del 5% circa, anche per i magazine è prevista una crescita, sebbene in misura inferiore. Se si considera l’intero 2010, invece, le previsioni vedono una crescita complessiva del 3% in Italia e del 7% in Spagna.

Bilancio Class Editori 2009

Il gruppo Class Editori si è distinto in positivo nel panorama del settore editoriale, riuscendo a chiudere il 2009 con risultati ottimi, soprattutto se confrontati con il periodo terribile passato dall’economia in genere e dal settore.

Il settore editoriale ha registrato un notevole calo degli investimenti pubblicitari, ma Class Editori ha chiuso l’anno con un utile ante imposte di 3,3 milioni di euro, contro una perdita di 2,9 milioni nel 2008.

Bilancio Mondadori 2009

Mondadori ha chiuso il 2009 con un utile netto di 34,3 milioni di euro, in calo del 64,7% rispetto ai 97,1 milioni del 2008, i ricavi si sono attestati a 1,54 miliardi di euro, in flessione del 15,3% rispetto agli 1,82 miliardi dell’esercizio precedente, mentre il fatturato è calato del 9,2% a 1,540 miliardi.

Il margine operativo lordo si è praticamente dimezzato scendendo a 106,2 milioni di euro dai precedenti da 249,2 milioni mentre risulta migliorata la posizione finanziaria dal momento che l’indebitamento del gruppo è sceso a 372,9 milioni di euro rispetto ai 490,3 milioni di inizio anno. Il cash flow lordo consolidato al 31 dicembre 2009 è risultato essere pari a 68,7 milioni di euro rispetto ai 142,8 milioni di euro del 2008.

Ubs alza rating Mondadori

A Piazza Affari Mondadori sale dell’1,7% a 2,98 euro in un mercato in calo dello 0,72%, questo soprattutto grazie alla decisione di Ubs di alzare il rating da “Neutral” a “Buy”, mantenendo il target price a 3,45 euro.

Nel frattempo l’attenzione è tutta sui risultati del 2009 che saranno pubblicati il prossimo 23 marzo, le previsioni della stessa Ubs e di altri esperti non lasciano però ben sperare in quanto si ritiene che i dati relativi allo scorso anno saranno ancora fortemente condizionati dal calo subito dal settore delle riviste, nonchè dai costi che il Gruppo editoriale ha dovuto sostenere per le operazioni di ristrutturazione e per il lancio del settimanale Grazia in Francia.

Nuovo target price per RcsMediaGroup 2009

rcs

Il giudizio di oggi proveniente dall’istituto di credito tedesco Deutsche Bank è sul “BUY” per la società editoriale RcsMediaGroup proprietaria tra le altre cose del Corriere della Sera. Nella giornata di oggi il titolo sta facendo registrare un aumento intorno al punto percentuale.

Le stime della banca tedesca portano il titolo ad una prossima quotazione probabile di 1,8 euro per azione e questo ha sicuramente dato una spinta al titolo. Il giudizio è stato positivo per la politica che andrà a tagliare i costi di gestione da qui ai prossimi mesi per riuscire a far fronte alla crisi che sta colpendo un po’ tutte le società comprese le società legate all’editoria.

Situazione Seat molto difficile

seat pagine gialle

Perde oltre il 5% il titolo Seat Pagine Gialle nella giornata di oggi. A pesare ancora oggi sono i giudizi da parte dei vari istituti finanziari che non nascondono le proprie preoccupazioni nei confronti dell’azienda che ha visto una forte diminuzione degli introiti pubblicitari causati da una crisi economica ancora presente nel settore delle pubblicità cartacee.

A dar forza a tale concetto ricordiamo che anche il bilancio del Gruppo 24 Ore ha subito forti tagli. L’ultimo giudizio da parte di Kepler fa veramente pensare sulle sorti che può avere il gruppo Seat. Per la banca d’affari infatti il target price del titolo Seat Pagine Gialle è 0 euro e questo giudizio arriva come una doccia fredda a Piazza Affari.

Utili RCS in calo nei primi nove mesi del 2009

rcs

Il Gruppo editoriale RCS ha ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi a 1,6 miliardi, in calo del 17,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si erano attestati a 1,9 miliardi. In particolare i ricavi pubblicitari sono scesi del 27,2% a 496,8 milioni, l’ebitda post oneri e proventi non ricorrenti sono calati dell’80,1% a 30,3 milioni mentre il risultato netto è stato negativo per 73,3 milioni.

L’editoria è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica, soprattutto sul fronte degli investimenti pubblicitari che sono drasticamente calati a fronte del fatto che le aziende trovandosi costrette a tagliare i costi hanno preferito ridurre o eliminare del tutto gli investimenti nel settore pubblicitario.

L’Espresso annuncia un taglio dei costi

de benedetti

La crisi economica ha inciso pesantemente sugli investimenti pubblicitari dal momento che le grandi aziende, avendo subito un calo del fatturato, hanno deciso di includere nei vari tagli anche quello riguardante la pubblicità, che in momenti di difficoltà viene quasi considerata un lusso.

Questa situazione, quindi, crea un deficit inevitabile per tutti coloro che fanno della pubblicità una fonte di guadagno, proprio come il gruppo editoriale L’Espresso che ha annunciato un taglio dei costi dovuto al cambiamento delle condizioni del mercato e al decremento dei ricavi legati agli investimenti pubblicitari.