Tenaris nuova fase ribassista a 13 euro

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Il trend rialzista del titolo Tenaris, iniziato praticamente a settembre, sta però facendo intravedere i primi segnali di cedimento, infatti il valore del titolo è sceso fino a 13-12,5 euro salvo poi riuscire a tornare alla soglia chiave che è posta a 13,50 euro.

Ieri a Piazza Affari Tenaris ha chiuso in ribasso dell’1,02% a quota 13,52 euro, che comunque ora come ora rappresenta un buon risultato, infatti il mese scorso Tenaris era addirittura crollato a 12,60-12,58 euro, solamente con un test su quella soglia è riuscito a salire fino a toccare quasi 14 euro.

Fiat prosegue il trend rialzista

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Il titolo Fiat sembra veramente scatenato in questi giorni in borsa, ieri ha messo a segno un rialzo improvviso che ha portato le quotazioni del Lingotto a superare la quota di 11,25-13 euro.

Gli esperti assicurano come un break-out in questo momento potrebbe dar vita ad un primo e deciso allungo con il raggiungimento di quota 11,45-15 euro, per poi puntare a quota 11,7-11,75 euro.

Rimbalzo Fiat probabile dopo settimana da rally

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Dopo aver toccato quota 6,70 euro per azione durante il mese di novembre il titolo fiat, attraverso una serie di parabole di concavità verso il basso e concavità verso l’alto, aveva toccato addirittura quota 3,5 euro per azione, ma grazie all’annuncio di Sergio Marchionne di procedere con l’acquisto del gruppo Chrysler senza però investirci nemmeno un euro, il titolo nell’ultima settimana è riuscito a guadagnare, attraverso performance del 27% e a posizionarsi a 6,85 recuperando in un paio di sedute tutto quello che era stato perso nei mesi scorsi.

La borsa americana si riprende dalla crisi

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La propensione al rischio è stata alle stelle nelle giornata di ieri come non si vedeva da parecchie settimane. La borsa Usa ha visto un rialzo notevole con un S&P500 che è salito del 6.37% e pesando sulle quotazioni di dollaro e Yen che hanno risentito negativamente alle buone notizie provenienti da Citigroup che ha fornito dati di bilancio positivi per la prima volta da circa 2 anni.

Il Governatore Bernanke ha inoltre assicurato che la Fed fornirà alle banche tutto il capitale necessario a superare questa crisi con lo scopo di aiutare il sistema finanziario e ha richiesto un intervento che dovrà evitare il riproporsi di tali situazioni in futuro.

Dollaro in salita continua, Euro critico

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Il dollaro ha vissuto un’altra settimana di rialzi in un trend che continua ad essere ascendente e il DXY continua a confermare il trend in salita per il biglietto verde. La permanenza al di sopra di 88 dovrebbe confermare il trend rialzista del dollaro nei prossimi giorni.

Tra i dati che verranno pubblicati questa settimana ci saranno i dati delle vendite al dettaglio che saranno negativi per l’ennesima volta anche in virtù dei dati della disoccupazione pubblicati venerdì passato. Tutti I settori sono in una pesante fase di contrazione e il settore auto dovrebbe essere quello maggiormente sotto pressione. Vedremo quali saranno le reazioni del mercato azionario e questo potrebbe avere delle influenze sulle quotazioni del dollaro.

Settimana scorsa protagonista l’oro

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La settimana passata si è chiusa in maniera burrascosa con dei movimenti che hanno dato segnali di diversa natura.

Il primo movimento da notare per chi ama investire nell’oro è stato quello dell’oro che ha sfondato la barriera dei 1000 dollaro per poi ritornare sotto questo valore. I mercati azionari hanno avuto l’ennesimo crollo significativo e i titoli di stato hanno avuto un rally importantissimo.

La reazione delle principali valute fa riflettere su alcune considerazioni fatte finora relativamente alle correlazioni che hanno guidato il mercato in questi ultimi mesi. Prima fra tutte è quella relativa al movimento di dollaro e yen che hanno chiuso in pesante ribasso nei confronti di valute a maggior rendimento e mettendo a rischio quel valore intrinseco di valute più sicure che hanno avuto a partire dall’inizio di questa crisi.

Le medie mobili in analisi tecnica (parte 1)

Dal momento che la loro funzione è proprio quella di seguire il movimento dei prezzi in atto, le medie mobili sono l’indicatore per eccellenza nei cosiddetti trading system di tipo trend following (cioè sistemi di trading che seguono il trend); altro fattore molto vantaggioso relativo a questi indicatori sono la facilità di costruzione e l’eliminazione parziale del fattore soggettività.

Le medie mobili sono l’indicatore più utilizzato in analisi tecnica, in particolare quando si analizza il grafico con l’ausilio dei cosiddetti trading system.

Le media mobili, proprio per la loro natura, non sono in grado di fornire un’informazione istantanea bensì ritardata nel tempo.

Euro torna sopra gli 1,44 dollari

Dollaro americanoPer la prima volta dopo il mese di gennaio, la moneta unica europea torna sopra la quota di 1,44 dollari.

Durante questi mesi l’euro aveva toccato un periodo di minimo a quota 1,4386 dollari.

L’euro sta subendo gli effetti dell’attuale indebolimento dell’intera economia europea, che per la prima volta nel 1995 è in calo nel secondo trimestre dell’anno.

A livello generale è da segnalare anche un aumento generale del valore del biglietto verde che, infatti, ha guadagnato anche nei confronti della sterlina inglese, attualmente a quota 1,7669 .

Supporti e resistenze del titolo

supporto resistenza dinamica

Analizzando il grafico di un titolo possiamo osservare alcuni livelli di prezzo di particolare importanza perché ostacolano la direzione del trend corrente.
Questi vengono definiti come supporti e resistenze.

Il supporto è un livello dei prezzi che si oppone alla continuazione di un trend discendente (down trend).

Viene generato un supporto perché in prossimità del suo valore si ha una concentrazione della domanda tale da arrestare la discesa dei prezzi.

Trendlines e canali

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La trendline è una linea retta che, all’interno di una tendenza al rialzo, congiunge i valori dei prezzi minimi raggiunti dai movimenti minori la cui direzione risulti opposta al trend principale, mentre, in una tendenza al ribasso, essa congiunge i massimi toccati dai movimenti opposti al trend principale.

Una trendline viene violata o, più comunemente, perforata quando il trend si “esaurisce”.
Un trend viene considerato esaurito quando i prezzi scendono al di sotto della trendline in caso di trend rialzista oppure quando i prezzi salgono al di sopra della trendline in caso di trend ribassista.

Trend di un titolo

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Lo scopo dell’analisi tecnica è quello di fornire informazioni circa la partecipazione o meno al movimento di un titolo studiando livelli di resistenze, supporti, medie mobili, oscillatori ed altro.

All’interno dei grafici possiamo trovare tre tipologie di movimento facilmente riconoscibili e che si alternano con una certa frequenza.

La direzione di questi movimenti prende il nome di trend o tendenza.

Trend negativi: Ottenere risultati positivi

Non sempre un trend negativo è sinonimo di perdite. Al contrario, a volte può essere proprio la base di lancio per una decisa e profiqua campagna di investimenti.

In questo contesto, occorre conoscere il concetto di “Basis“, ovvero la differenza tra il prezzo attuale di un valore e il suo prezzo futuro.

Questo concetto può essere applicato nel settore dei crediti derivati, dove la base si analizza solitamente in spread.

Avere un trend negativo si traduce in una base negativa e, di conseguenza, uno spread molto piccolo.

Trend o tendenze dei titoli

titoliI trend, noti anche come tendenze, sono le oscillazioni lungo le quali si muovono i grafici dei titoli quotati in borsa.

Quando si parla di trend, occorre sempre considerare il periodo di osservazione.

Così, esistono i trend di lungo periodo, che possono durare anni, e i trend di breve periodo che, al contrario, possono durare anche poche ore.