
Se dovesse crollare sotto tale soglia allora il titolo Mps rischierebbe seriamente un tracollo prima intorno a quota 1,19 euro ed in un secondo momento a quota 1,16-1,15 euro.
Se dovesse crollare sotto tale soglia allora il titolo Mps rischierebbe seriamente un tracollo prima intorno a quota 1,19 euro ed in un secondo momento a quota 1,16-1,15 euro.
Il titolo già nella mattinata è sceso attorno a quota 2,225 euro, rimanendo poi invariato per tutta la giornata, chiudendo le contrattazioni a quota 2,2575 euro, in calo dell’1,63%.
In questi giorni il titolo Mediaset è interessato a nuovi sviluppi sull’acquisizione della spagnola Prisa e questo ha probabilmente influenzato l’andamento del titolo alla borsa italiana dai primi di novembre a oggi con risultati tutt’altro che deludenti.
Come abbiamo detto quindi il trend del titolo fiat nel breve periodo è ribassista, ma è doveroso tenerlo sotto i riflettori poichè con una chiusura a 10,7 euro per azioni si potrebbe ipotizzare un buy.
I volumi non sono stati particolarmente interessanti. Come abbiamo visto qualche giorno fa la banca UBS ha aumentato le proprie stime sul titolo petrolifero portando il proprio target price nel breve periodo a pesare 19 euro per azione.
E’ chiaro che le belle parole possono diventare realtà solamente se esisterà anche un guadagno in denaro.
In effetti le cose stanno lentamente cambiando e ci sono molte aziende in grado di trarre un notevole profitto economico puntanto sulla cosidetta Green Economy.
Lo spunto rialzista di venerdì lascia ovviamente ben sperare gli investitori, però la situazione del titolo resta comunque abbastanza contrastata.
Ieri a Piazza Affari Tenaris ha chiuso in ribasso dell’1,02% a quota 13,52 euro, che comunque ora come ora rappresenta un buon risultato, infatti il mese scorso Tenaris era addirittura crollato a 12,60-12,58 euro, solamente con un test su quella soglia è riuscito a salire fino a toccare quasi 14 euro.
Oggi dopo una giornata di debutto a Piazza Affari sarebbe interessante vedere il comportamento del titolo di Yoox Group che sta guadagnando oltre il 6% anche nella giornata di oggi.
E’ stata addirittura superata quella che rappresentava la resistenza chiave, cioè i 7,35 euro per azione, infatti ieri il titolo a Piazza Affari ha concluso le contrattazioni in rialzo dell’1,36% a quota 7,43 euro per azione.
Al momento il presidente di Mediaset aveva sottolineato che non erano in ballo trattative formali, ma solo colloqui telefonici. Oggi l’ipotesi di una trattativa sembra più plausibile e la notizia è stata offerta dal giornale La Repubblica questa mattina.
Ora il titolo sta cercando di portare a termine il superamento di quota 2,40, la quale rappresenta la prima resistenza grafica, ma anche ieri Unicredit ha perso lo 0,95% scendendo a quota 2,34 euro per azione, mancando così l’aggancio.
Banca IMI ha infatti portato a 2,15 euro il proprio target price. Il giudizio della banca esperta del segmento STAR è stato definito come ADD (aggiungere) migliorando così la precedente stima che era su HOLD (tenere).
La salita nella giornata di ieri ha pesato per 18,8 dollari l’oncia e questo risultato dipende molto dalla decisione di molte banche centrali di acquistare ingenti quantità di riserve di oro come il caso dell’India.