Maire Tecnimont chiede risarcimento a Endesa Chile per 1,3 miliardi

A Piazza Affari brilla questa mattina la stella di Maire Tecnimont, attualmente sospesa per eccesso di rialzo e quindi in asta di volatilità. Le azioni della società attiva nell’industria impiantistica epr gli idrocarburi mostrano al momento un rialzo teorico del 13,13% a 0,5075 euro. Il titolo è così salito sui massimi più alti degli ultimi due mesi. A mettere il turbo al titolo in borsa è la richiesta di risarcimento da 1,3 miliardi di dollari presentata a Endesa Chile, controllata sudamericana del gruppo Enel.

Cdc +23% in borsa su possibile concordato in continuità

La seduta di ieri è stata molto positiva per il titolo Cdc, azienda attiva nel settore dell’IT (information technology). Infatti, le azioni Cdc hanno chiuso con un balzo del 23,14% a 0,539 euro, evidenziando i volumi di scambio più elevati da febbraio 2012. Considerando l’elevata illiquidità del titolo, è molto probabile che il rally possa proseguire anche oggi. Alcuni trader stimano un approdo in area 0,7 euro o addirittura 0,8 euro nei prossimi giorni, in caso di aumento dell’appeal speculativo.

Salvatore Ferragamo nuovo record in borsa a 19,81€

Giornata molto positiva per il settore luxory ieri a Piazza Affari. In particolare brilla la stella di Salvatore Ferragamo, che ha toccato nuovi record assoluti alla borsa di Milano. Le azioni della casa di moda fiorentina hanno evidenziato un rialzo dell’1,87% a 19,6 euro e toccato il massimo più alto di sempre a 19,81 euro. Da inizio 2013 le azioni Ferragamo hanno già messo a segno una performance positiva del 17,8%. A trainare i prezzi in borsa sono state le promozioni giunte da alcune banche d’affari.

Eems prepara nuovo piano industriale

E’ attualmente allo studio un nuovo piano industriale per la EEMS S.p.A.. A darne notizia in data odierna, mercoledì 16 gennaio del 2013, è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale che fa seguito sia a quello del 4 gennaio scorso, sia alle ultime notizie pubblicate dalla stampa.

In particolare, il nuovo piano industriale in fase di studio ha come particolare finalità quella di andare a definire per la società EEMS Italia S.p.A. quella che è la sua esposizione debitoria verso le banche. E proprio agli istituti di credito, con i quali già la società ha avviato in via preliminare degli incontri, che EEMS S.p.A. andrà a proporre il nuovo piano industriale.

Mediaset -3,6% in borsa dopo downgrade Jp Morgan

Giornata negativa per Piazza Affari, alle prese con una correzione probabilmente dovuta alle prese di beneficio degli investitori dopo il rally delle ultime settimane. Fa peggio del mercato di riferimento il titolo Mediaset, che evidenzia una flessione del 3,6% a 1,765 euro. Lo scorso 10 gennaio, invece, i prezzi era saliti fino a 1,949 euro, sui livelli più alti degli ultimi 9 mesi. Oggi il calo del Biscione è dovuto principalmente al downgrade di Jp Morgan, che ha deciso di rivedere al ribasso il suo giudizio a “neutral”.

Futures grano duro sull’Agrex dal 21 gennaio 2013

Grande novità per Borsa Italiana, che a partirà dal prossimo 21 gennaio accoglierà un nuovo strumento derivato sul mercato Idem. Si tratta dei contratti futures sul grano duro, che saranno negoziabili sull’Agrex, ovvero il nuovo segmento del mercato degli strumenti finanziari derivati di Borsa Italiana dedicato alle commodity agricole. I contratti futures sul grano duro saranno quotati in euro per tonnellata al netto dell’Iva e avranno un taglio minimo di 50 tonnellate. Tutti i dettagli sul nuovo contratto sono stati annunciati ieri in occasione del lancio dell’Agrex (Agricultural Derivatives Exchange).

Iren +4% in borsa su uscita da Edipower

La seduta di ieri è stata molto positiva per il titolo Iren, che alla borsa di Milano ha chiuso le contrattazioni con un rialzo del 4,16% a 0,538 euro. Le azioni della compagnia con sede a Reggio Emilia, attiva nel settore dei servizi di pubblica utilità, hanno toccato il massimo più alto degli ultimi 4 mesi circa a 0,54 euro. Da inizio 2013 le azioni Iren guadagnano il 16,6% alla borsa di Milano. A mettere il turbo al titolo è l’attesa per il nuovo piano industriale, ma anche l’uscita da Edipower.

Fiat e Chrysler Group più forti in Cina

Un accordo quadro finalizzato ad ampliare in Cina la collaborazione per la produzione e la vendita di autovetture. A siglare l’accordo sono state le società Fiat Group Automobiles, Chrysler Group International e GAC Group, la joint venture controllata al 50% da Guangzhou Automobile Group ed al 50% da Fiat Group Automobiles.

Ne da notizia in data odierna, martedì 15 gennaio del 2013, la società automobilistica quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come l’accordo sia finalizzato a localizzare per gli anni a venire, dopo Fiat Viaggio, nuovi modelli da introdurre sul mercato cinese.

Snam ok in borsa su offerta bond senior convertibili di Eni

Inizio seduta positivo per il titolo Snam, che a Piazza Affari guadagna il 2,09% a 3,61 euro. Il titolo quota praticamente sui massimi di giornata (3,612 euro) e ha così toccato il massimo più alto da inizio agosto 2011. A spingere il titolo in borsa è stata la notizia relativa alla controllante Eni, che ha afefrmato di voler lanciare un’offerta di bond senior unsecured convertibili in azioni ordinarie Snam per un ammontare complessivo che si aggira intorno a 1,25 miliardi di euro.

Cairo Communication titolo sottovalutato in borsa

Il titolo Cairo Communication ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dell’1,75% a 2,682 euro. I prezzi hanno toccato quota 2,73 euro, raggiungendo così il massimo più alto degli ultimi 8 mesi. Da inizio 2013 il titolo guadagna l’8,6% alla borsa di Milano. Secondo gli analisti finanziari di Mediobanca le azioni Cairo sono attualmente sottovalutate, anche se la merchant bank ha deciso di limare il prezzo obiettivo a 3,58 euro da 4,25 euro. Gli esperti della banca d’affari milanese hanno rivisto le loro stime sui ricavi a fine 2012.

Unicredit-Mediobanca fusione da escludere secondo Ghizzoni

Il titolo Unicredit ha chiuso l’ultima seduta di borsa con un rialzo dello 0,23% a 4,286 euro. I prezzi sono riusciti a salire fino a 4,35 euro, toccando il livello più alto degli ultimi 11 mesi. Tuttavia, iniziano a farsi sentire le prime pressioni ribassiste sul titolo, che da inizio anno ha già messo a segno un rally superiore al 15%. Nei prossimi giorni non vanno escluse le prime prese di profitto degli investitori, con un possibile ritorno dei prezzi in area 4 euro.

TerniEnergia aggiorna sugli impianti fotovoltaici

19 impianti fotovoltaici complessivamente realizzati nel 2012 per una potenza complessiva cumulata di 55,8 MW. E’ stata questa, dal punto di vista strettamente industriale, l’operatività 2012 di TerniEnergia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili.

Questo dopo che nel quarto trimestre del 2012 ha realizzato in Grecia un totale di otto impianti fotovoltaici aventi taglia industriale ed una potenza complessiva cumulata pari a 23,1 MW. Nonostante il contesto macroeconomico, TerniEnergia S.p.A. con un comunicato ufficiale ha messo in risalto come nel 2012 la potenza media per impianto installato si sia attestata a 2,9 MW, in netto rialzo rispetto ad una media di 1,75 MW nel 2011.

Nuovo Btp scadenza settembre 2028

Un nuovo titolo di Stato a lungo termine, ed in particolare con la scadenza a 15 anni. Trattasi del nuovo Buono del Tesoro Poliennale (Btp) con la scadenza l’1 settembre del 2028 che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) intende piazzare sul mercato nel prossimo futuro compatibilmente con quelle che saranno le condizioni di mercato, e comunque attraverso un collocamento sindacato.

A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato proprio il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel precisare che per l’emissione del nuovo Btp con la scadenza a 15 anni ha dato mandato a Banca IMI SpA, JP Morgan Securities PLC, Barclays Bank PLC, Goldman Sachs Int. Bank e Crédit Agricole Corp. Inv. Bank.

Istat produzione industriale -7,6% a novembre 2012

Secondo quanto emerge dall’ultimo aggiornamento diffuso dall’Istat, la produzione industriale italiana è scesa dell’1% a novembre scorso rispetto al mese precedente. Il risultato è peggiore delle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano un calo frazionale molto più contenuto dello 0,1%. Nella media del trimestre settembre-novembre 2012 l’indice ha evidenziato una flessione dell’1,7% rispetto al trimestre precedente. In termini tendenziali e corretto per gli effetti di calendario, a novembre la produzione industriale è crollata del 7,6%.