
Forte incremento dei rendimenti dei titoli di Stato



La valutazione espressa dall’agenzia riguarda sia il ramo vita che il ramo non vita. Per quanto riguarda quest’ultimo, in particolare, Fitch ha fatto sapere che il miglioramento proseguirà nel corso dei prossimi mesi soprattutto grazie al miglioramento delle politiche dei prezzi e dei sinistri.

In un’intervista rilasciata a CorrierEconomia, in particolare, Partnoy punta il dito contro i giudizi emessi da Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, sottolineando come alla luce di quelle che sono le regole attuali gli investitori istituzionali sono obbligati a dipendere dal rating di queste agenzie, anche se tante volte questo risulta completamente sbagliato.

A spingere al rialzo il titolo della società guidata dal gruppo Cremonini è stata soprattutto la valutazione positiva arrivata questa mattina dagli analisti di Equita, che hanno confermato sul titolo rating “buy” e target price a 10 euro, un giudizio positivo mantenuto alla luce del buon andamento registrato nell’ultimo periodo.

Con questa emissione, dunque, il governo spagnolo ha confermato gli impegni presi al fine di ripagare il deficit tariffario e che ad oggi rappresenta circa la metà del debito complessivo.



Riguardo alle cause di questo rialzo, secondo un analista londinese interpellato da MF-Dowjones nel corso degli ultimi mesi l’andamento della quotazione Intesa Sanpaolo ha subito importanti penalizzazioni per via della forte esposizione della banca in Italia, per cui appare ovvio che il titolo benefici della notizia secondo cui i vertici europei avrebbero in mente un nuovo piano da 3.000 miliardi di euro per debellare la crisi.

A influire positivamente sul titolo è la notizia arrivata poche ore fa mediante un comunicato diffuso dalla stessa società energetica e con il quale è stato annunciato il riavvio della produzione in Libia.

Nomura, in particolare, ha ancora una volta ribadito la sua visione rialzista sul settore assicurativo prevedendo al termine del terzo trimestre un rialzo del 2% del net asset value (Nav) alla luce di un probabile abbassamento del rendimento dei titoli di Stato dei paesi della zona euro, ad eccezione di Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna.

Nel corso di un suo intervento durante la conferenza stampa tenuta venerdì scorso insieme al sindaco di Milano Giuliano Pisapia e all’assessore al Bilancio Bruno Tabacci, Bonomi ha infatti confermato che nonostante la forte instabilità dei mercati finanziari gli analisti stanno continuando a lavorare per predisporre le ricerche, la cui consegna è prevista per metà ottobre.

La domanda che circola sulle bocche dei più importanti manager mondiali nonché dei governanti delle più eminenti istituzioni internazionali, non è più quella sul possibile default della Grecia e sulle migliori strategie per evitare il tracollo dell’economia ellenica.

Il problema principale, oltre a quello più economicamente evidente, è quello della perdita di prestigio di uno degli istituti creditizi più in vista del globo che ha causato, ovviamente, le dimissioni dell’illustre chief executive officer Oswald Gruebel.

Nel caso in cui le previsioni dovessero avverarsi e nel giro di pochi giorni verrà raggiunta la soglia di un miliardo di euro, il management deciderà se incrementare ulteriormente l’offerta fino a portarla ad un ammontare complessivo di due miliardi di euro.