Listini Usa positivi nel giorno del discorso di Obama

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Ieri era la giornata del discorso del presidente degli Usa, Barack Obama, ad un anno esatto dal crack della Lehman Brothers, che ha dato il via alla crisi economica mondiale, nella sua forma più accentuata.

Era molto atteso sopratutto sui listini americani ovviamente, che hanno chiuso in terreno positivo le loro contrattazioni, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,22% a quota 9.626,80 punti, il Nasdaq +0,52% a 2.091,78 punti, l’S&P 500 +0,63% a 1.049,30 punti.

Citigroup prospetta una crescita economica in Italia nell’ultimo trimestre 2009

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Citigroup ha portato avanti un’analisi sulla base dei dati Istat sul Pil del secondo trimestre di quest’anno e sui dati riguardanti la produzione industriale, prevedendo una ripresa economica per l’Italia, anche a breve, ma solamente se ci sarà una forte ripresa del commercio internazionale e se ci sarà un esaurimento delle scorte.

Citigroup, per bocca di Giada Giani, economista della banca, fa sapere che per l’Italia il Pil nel terzo trimestre è stimato in calo solo dello 0,1%, mentre nel quarto trimestre è prevista addirittura una risalita dello 0,2%.

Intesa pronta a vendere Banca Fideuram

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Tutto sommato è stata una chiusura positiva quella delle borse ieri, aiutate anche dai dati macro Usa (fiducia elevata tra i consumatori dell’Università del Michigan) giunti nel pomeriggio, anche se già nel mattino erano partite col piede giusto tutte le piazze europee.

A Milano il Ftse Mib si è ben difeso concludendo la giornata a +0,82% a quota 23.039 punti, il Ftse All Share +0,74% a 23.503 punti, Londra +0,47%, Francoforte +0,51% e Parigi +0,78%.

Contrastati i titoli bancari a Piazza Affari, Ubi Banca +0,2%, Banco Popolare -0,6%, Mps -0,07%, Unicredit +1,47% a 2,59 euro e Intesa San Paolo +1,94%.

Fsi interessata ad azioni Stm

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Quella di ieri è stata una giornata dove al centro dell’attenzione è stato il titolo Stm, infatti il titolo del costruttore di semiconduttori italofrancese è stato al centro di varie indiscrezioni, comunque ha chiuso in territorio positivo a +1,93% a 6,6 euro.

Sono state molte le voci attorno a Stm ma ha influito su tutte l’intervista rilasciata da Gilles Michel, direttore generale del fondo di investimento francese Fsi, al quotdiano economico francese Les echos.

Borse contrastate, Mediaset guadagna il 3%

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Giornata contrastata quella di ieri in borsa, a Milano però il Ftse Mib è riuscito a chiudere in rialzo, addirittura toccando i massimi dell’anno a quota 23.025 punti, dopo il 22.908 raggiunto a fine agosto, chiudendo a +0,21% con il Ftse All Share che ha concluso le contrattazioni a +0,25%.

A Londra il Ftse 100 ha ceduto lo 0,33%, il Dax di Francoforte ha guadagnato lo 0,37% mentre il Cac di Parigi ha chiuso a -0,05%.

A Piazza Affari ha brillato il titolo Mediaset, chiudendo a +3%, sebbene siano arrivati giudizi non propriamente positivi dagli analisti per quanto riguarda l’intero settore; Bernstein ha confermato giudizio underperform con target price a 3,25 euro. Rimanendo nel settore hanno fatto bene anche titoli come Rcs che ha messo a segno un ottimo +8%, L’Espresso +1,97%, Class Editori +1,11% e Caltagirone +1,56%.

Secondo la Fed la ripresa chiederà ancora molto tempo

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Secondo quanto scritto nell’ultimo Beige Book pubblicato dalla Federal Reserve l’economia nei mesi di luglio ed agosto ha continuato a stabilizzarsi, in particolare la Fed rende noto che la maggior parte delle banche dei distretti americani ha certificato la stabilizzazione.

Nel Beige Book, che viene rilasciato ogni sei settimane, viene anche però fatto notare come cinque banche abbiano messo in evidenza segnali di miglioramento, però seconda la Fed la congiuntura deve ancora mostrare una maggiore crescita.

Banco Popolare traina la borsa dopo il giudizio di Hsbc

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Le borse europee nella giornata di ieri hanno chiuso con buoni guadagni, soprattutto è da segnalare la performance del Ftse di Londra, tornato sopra la soglia psicologica dei 5.000 punti, numero che non toccava da ottobre 2008, ha chiuso a 5.004 punti (+1,15%).

Bene comunque anche Milano dove il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,15% a 22.802 punti, Cac40 di Parigi +1,28% e Dax di Francoforte +1,70%. Solamente le materie prime hanno un po’ rallentato l’ascesa dei listini, ma ci ha pensato il settore auto ieri a trainare le borse, guadagnando il 2,8% con Renault e BMW protagoniste.

Bwin pronta ad acquisire Gioco Digitale

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Il poker online sta sempre riscuotendo più successo in Italia, partito a settembre 2008 oggi conta milioni di giocatori, che ogni giorno mettono sui tavoli da gioco virtuali qualcosa come 6 milioni di euro.

E’ proprio notizia delle ultime ore, e ormai sembra cosa fatta, mancano solo i dettagli, l’acquisizione da parte di bwin di Gioco Digitale, una tra le piattaforme col maggior bacino di utenza ad oggi nel nostro paese, e che oltre al poker fornisce giochi come Gratta e Vinci, scommesse e Super Enalotto.

La firma dell’accordo secondo alcuni potrebbe giungere la prossima settimana in occasione dell’incontro intitolato “Un anno di poker”, e l’affare costerebbe circa 90 milioni di euro alla società austriaca di scommesse, metà sarebbero dati in contanti a Gioco Digitale e metà in azioni bwin.

Banche deboli, Ferrari in calo dell’8%

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Ieri la giornata in borsa può essere definita interlocutoria perlomeno per quanto riguarda i principali listini europei, tutti infatti hanno chiuso intorno alla parità, cancellando così le buone performance registrate in avvio di seduta.

Questo calo durante la giornata è dovuto soprattutto alla diffusione dei dati del Conference Board sul mercato del lavoro Usa in calo in agosto. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in leggero calo dello 0,09% a quota 22.554 punti, mentre il Ftse All Share ha guadagnato lo 0,04% a quota 23.003. Meglio Parigi (+0,22%), Londra (+0,28%) e Francoforte (+0,33%).

L’oro torna sopra i 1.000 dollari l’oncia

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Quello di settembre è da sempre un mese molto positivo per l’oro, ma quello appena iniziato sembra essere uno dei migliori di sempre, infatti l’oro è tornato sopra quota 1.000 dollari l’oncia, risultato che non raggiungeva dal 20 febbraio scorso, e per la precisione è arrivato a quota 1.002,73, soprattutto grazie alla debolezza del dollaro ed ai timori per il riaccendersi dell’inflazione.

Come detto, da sempre settembre rappresenta il mese migliore per l’oro, e lo conferma anche la statistica, per quanto possano essere attendibili calcoli del genere.

Borse trainate dal settore alimentare, Kraft spinge anche Parmalat

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Borse europee in rialzo in avvio di settimana, dopo che la precedente era stata interessata da continui cali, così anche in una giornata dove Wall Street era chiusa per la festività del Labor Day, a trainare l’economia ci hanno pensato le borse del Vecchio Continente.

A Milano il Ftse Mib ha messo a segno un rialzo dell’1,57% a quota 22.563 punti, l’All Share +1,49% a quota 22.993. Bene anche Parigi (+1,50%), Londra (+1,68%) e Francoforte (+1,47%). A spingere i listini è stato anche l’intervento del G20 che ha confermato che manterrà gli stimoli economici fino a che la ripresa non sarà saldamente assicurata.

Basilea II nuovo accordo tra le Banche Centrali

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Ieri sera in tarda serata a Basilea è stato raggiunto un importante accordo tra i governatori delle principali Banche centrali europee, atto a rafforzare la regolamentazione bancaria e ridurre in maniera sostanziale la possibilità e l’ampiezza delle tensioni economiche e finanziarie, questo il succo della riunione.

Questo accordo, che può essere ribattezzato come Basilea II, propone nuove regole per tutta l’economia europea, e come ha dichiarato il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, sono norme essenziali per la gestione bancaria e di sorveglianza.

Unicredit beneficia del giudizio positivo di Ubs e traina il settore

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Le borse europee hanno aperto la settimana in modo positivo, dopo la buona chiusura delle borse asiatiche e dopo aver avuto notizia dell’impegno del G20 per quanto riguarda i piani di stimolo all’economia.

Come detto buone notizie che stanno spingendo le borse già dal mattino sono giunte dall’Oriente, dove il fondo di Abu Dhabi ha presentato un’offerta per il produttore di microchip Chartered Semiconductor.

Dati disoccupazione Usa agosto 2009

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Sono stati divulgati dal Dipartimento Usa del Lavoro i dati sulla disoccupazione nel mese di agosto, i quali hanno messo in risalto che nel mese passato sono stati persi altri 216mila posti di lavoro, un dato leggermente migliore delle previsioni, che parlavano di 225mila posti perduti.

Il dato è migliore anche se paragonato a quello di luglio, dove a perdere il posto erano stati in 276mila, ma comunque il dato sulla disoccupazione è salito ai massimi storici dal 1983 toccando addirittura il 9,7%.