Piano salvataggio Irlanda di 4 anni

Il Fondo Monetario Internazionale e i funzionari della Commissione europea sono riuniti a Dublino per discutere di un piano di salvataggio per aiutare l’Irlanda a far fronte alle difficoltà nel settore bancario.

Il mese scorso, il governo irlandese ha raddoppiato a 15 miliardi di euro l’importo del denaro calcolato che era necessario per portare il disavanzo sotto il controllo entro il 2014, una mossa del ministro delle Finanze che è stato utile per garantire che il Paese non avesse bisogno di un salvataggio. Purtroppo però questa strategia non è riuscita a calmare il nervosismo dei mercati.

Intesa Sanpaolo smentisce scissione governance duale

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha smentito le indiscrezioni di stampa pubblicate ieri dal quotidiano La Repubblica in relazione ad una possibile scissione della governance duale, spiegando che questo tipo di meccanismo funziona bene e che le voci circolate nelle ultime ore “sono solo fantasie“.

Passera, in particolare, ha sottolineato che la governance duale di Intesa Sanpaolo funziona alla perfezione, inoltre questo tipo di meccanismo ha consentito la realizzazione delle fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi nei tempi e nei modi previsti ed ha permesso alla banca di restare in piedi nonostante la gravissima crisi finanziaria globale, che al contrario ha portato al fallimento di altre banche considerate più grandi ed importanti.

Intesa Sanpaolo possibile scissione governance duale

Secondo quanto pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, potrebbe presto annunciare la fine della governance duale adottata al momento della fusione di Banca Intesa e Sanpaolo Imi.

La decisione sembrerebbe dettata dalla convinzione dell’amministratore delegato della necessità di mettere fine a questa tipologia di gestione, causa di una sorta di “ingessamento” della banca. Lo stesso Passera, inoltre, sembrerebbe certo del fatto che bisogna agire in questa direzione entro il più breve tempo possibile, soprattutto perché in un periodo di difficoltà come questo una separazione aiuterebbe a fronteggiare meglio la crisi economica e finanziaria.

Dubai World mancato rimborso dei prestiti per due rate

La moratoria sul debito richiesta un anno fa da Dubai World, la potente holding pubblica che detiene il controllo dei colossi della logistica e dell’energia, rischia di creare un nuovo allarme sui mercati finanziari. Dopo i timori dello scorso anno relativi al coinvolgimento di alcune importanti banche e alle altre conseguenze di vario genere, tra cui il taglio di rating da parte di Moody’s per diverse importanti imprese legate al Governo di Dubai, arriva una nuova notizia che ha creato non poca preoccupazioni tra gli addetti ai lavori.

Secondo quanto riportato da alcune fonti, infatti, Dubai Group non sarebbe in regola con il rimborso dei prestiti che gravano sul suo bilancio.

Ipo Ing 2012 a New York e Amsterdam

Jan Hommen, Ceo di Ing, ha spiegato che il gruppo ha allo studio la possibilità di lanciare due diverse Ipo, una a New York e una ad Amsterdam, al fine di vendere le sue divisioni assicurative, azione che rientra nell’obbligo di dividere il comparto bancario da quello assicurativo imposto a seguito del salvataggio pubblico avvenuto durante la fase più dura della crisi economica.

Hommen, in particolare, ha chiarito che l’ipotesi di un’unica Ipo resta ancora aperta, tuttavia al vaglio del gruppo c’è anche la possibilità del lancio di due Ipo gemelle relative agli asset assicurativi.

Bilancio Unicredit gennaio settembre 2010

Nei primi nove mesi del 2010 Unicredit ha realizzato un utile netto pari a 1,165 miliardi, in calo rispetto al 12,5% dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile lordo è risultato in crescita dell’1,2% a 2.713 milioni di euro mentre il margine di intermediazione si è attestato a 19.793 milioni di euro, in flessione del 7,9%.

Gli interessi netti si sono attestati a 11.817 milioni di euro, in flessione del 12,1% mentre le commissioni nette sono risultate pari a 6.417 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Titolo Mediobanca in rialzo dopo valutazione Morgan Stanley

A Piazza Affari il titolo Mediobanca segna un rialzo del 4,02% a 7,625 euro, un balzo in avanti attribuito in larga parte alla valutazione di Morgan Stanley, che ha avviato la copertura con un rating overweight e un target price a 9,4 euro, includendo al contempo il titolo nella sua top pick.

La valutazione è stata resa nota dalla banca d’affari mediante una nota dedicata al comparto bancario italiano, in cui pare che l’istituto di Piazzetta Cuccia sia l’unico ad essere riuscito a spuntarla.

Trimestrale Intesa Sanpaolo luglio settembre 2010

Intesa Sanpaolo ha chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile netto di 510 milioni di euro, in calo rispetto ai 674 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Se si escludono le voci straordinarie l’utile netto risulta essere pari a 633 milioni, in aumento del 26,3% rispetto ai 501 milioni di euro del secondo trimestre 2010 e in diminuzione del 22,4% rispetto agli 816 milioni del terzo trimestre 2009.

I proventi operativi netti si sono attestati a 4,052 miliardi, in crescita dello 0,7% rispetto al secondo trimestre, gli interessi netti sono cresciuti dello 0,3% a 2,47 miliardi, le commissioni hanno registrato una flessione del 5,5% a 1,333 miliardi mentre il trading ha prodotto un risultato positivo per 126 milioni. Gli accantonamenti e le rettifiche di valore si sono attestate a 742 milioni.

Bilancio Banca Imi gennaio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Imi, investment bank del gruppo Intesa Sanpaolo, ha approvato i risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno, chiusi con un utile netto a 421,6 milioni di euro, ossia in crescita del 2,8% rispetto ai 410 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, nonostante siano stati registrati minori profitti derivanti da trading. Il margine di intermediazione si è attestato a 822,8 milioni, in crescita dello 0,5% rispetto al 2009.

I costi operativi sono passati a 217,2 milioni dai 190,4 milioni dello scorso anno, un aumento ricondotto in larga parte all’incremento delle risorse e ai maggiori investimenti a favore di iniziative strategiche.

Trimestrale Mediobanca luglio settembre 2010

Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2010-2011 con un utile netto pari a 127,6 milioni, secondo gli analisti un ottimo risultato, soprattutto in considerazione del fatto che nel primo trimestre dell’esercizio 2009-10 era si stato registrato un utile di 200,6 milioni, ma solo per via degli elevati utili derivanti dalle cessioni di titoli e da un andamento positivo del trading per via delle condizioni di mercato piuttosto favorevoli.

I ricavi sono stati pari a 498,7 milioni, in calo del 26,5% rispetto allo scorso anno ma in crescita del 19% rispetto all’ultimo trimestre del 19%.

Unicredit esclude aumento di capitale

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nel corso di un’intervista rilasciata oggi a La Repubblica, ha fatto sapere che almeno per il momento la banca non ha bisogno di ricorrere ad un aumento di capitale per adeguarsi alle nuove regole di Basilea 3.

Ghizzoni ha spiegato che le nuove norme sono ancora allo studio della banca e che alcuni parametri non sono ancora ben chiari, tuttavia allo stato attuale si ritiene che non sia necessaria alcuna ricapitalizzazione, se le cose cambieranno allora si vedrà, per ora si punta ad uno sviluppo senza alcun aumento.

Outlook negativo per le banche italiane da Moody’s

Gli analisti di Moody’s hanno lanciato un nuovo allarme sullo stato di salute delle banche italiane prevedendo una situazione che nel corso dei prossimi mesi non migliorerà affatto. Secondo le previsioni dell’agenzia, infatti, per le banche italiane si verificherà un ulteriore allungamento del quadro operativo sfavorevole causato principalmente da un bassa redditività, nonché dai bassi livelli di capitale e dalle riserve considerate del tutto insufficienti per fronteggiare i problemi connessi alla qualità degli attivi.

A monte, a pesare sull’andamento delle attività italiane, una ripresa economica che continua ad essere lenta e disomogenea dopo la recessione dello scorso anno.

Aumento di capitale Banco Popolare

I consigli di gestione e di sorveglianza di Banco Popolare hanno varato un aumento di capitale di ammontare massimo pari a 2 miliardi di euro, ora la proposta di ricapitalizzazione della società dovrà essere sottoposta all’approvazione dell’assemblea straordinaria dei soci.

Una volta che l’assemblea avrà dato il suo via libera, probabilmente nel corso della riunione fissata a dicembre, il consiglio di gestione andrà a determinare le modalità dell’emissione e il suo importo (prezzo di emissione ed eventuale sovrapprezzo, numero esatto di azioni emesse, rapporto di opzione, l’ammontare complessivo dell’aumento di capitale e la sua emissione in una o più tranche).

Mps nega cessione quota Biverbanca

Attraverso una nota Banca Monte dei Paschi di Siena ha fatto sapere di non aver mai preso in considerazione l’ipotesi di cedere la sua partecipazione del 59% in Biverbanca, a dimostrarlo il fatto che nell’ultimo periodo ha continuato ad investire, riferendosi al passaggio di 13 filiali ex Antonveneta a Biverbanca.

Questa acquisizione, infatti, ha consentito a Biverbanca di avere una rete di 122 sportelli, ben 775 dipendenti, una raccolta diretta di 3,1 miliardi e impieghi per 2,3 miliardi, un’operazione destinata a rafforzare la presenza nel territorio di riferimento che si aggiunge al completamento delle iniziative di armonizzazione delle piattaforme informatiche e dei processi operativi.