
Il gruppo ha potuto beneficiare della ripresa della domanda nei paesi sviluppati ed anche della grande crescita registrata nei paesi asiatici.
Il gruppo ha potuto beneficiare della ripresa della domanda nei paesi sviluppati ed anche della grande crescita registrata nei paesi asiatici.
Nel periodo in esame il risultato operativo ha registrato un incremento del 5,2% toccando quota 22 milioni rispetto ai 20,9 milioni del 2009.
Hanno contribuito in particolare i proventi netti da partecipazioni che al 31 dicembre scorso sono risultati positivi per 39,6 milioni di euro.
Il CdA proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,55 euro per azione, in crescita del 22% rispetto a quello del 2009.
Il forte calo delle vendite, come annunciato in una nota dall’azienda italiana leader nel settore dei giochi, sarebbe dovuto a svalutazioni dell’avviamento, per circa 48,4 milioni di euro al lordo dell’effetto fiscale, relativi in particolare al settore GTECH G2 nel 2010, a 55,7 milioni di oneri associati al rifinanziamento del debito completato a dicembre 2010 e a 41,4 milioni di perdite su cambi.
L’assemblea degli azionisti, chiamata ad approvare il bilancio, la distribuzione degli utili e a nominare gli organi sociali, è stata convocata per il 29 aprile in prima convocazione e, eventualmente, per il 5 maggio in seconda convocazione.
Nel periodo in esame l’Ebitda ha toccato quota 1.313 milioni di euro rispetto agli 1.207 milioni del 2009 (+8,8%), mentre l’Ebit ha registrato un incremento dello 0,4% a 794 milioni di euro dai 791 milioni del 2009. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2010 è risultato pari a 3.092 milioni di euro, in miglioramento del 42,2% rispetto ai 5.345 milioni registrati a fine 2009.
Se si considera solo l’ultimo trimestre dell’anno, invece, i ricavi netti sono risultati in crescita del 39,7% a 63,5 milioni di euro, l’Ebitda ha registrato una crescita del 14% a 8,9 milioni mentre il risultato netto è risultato pari a 5,1 milioni, in netta crescita rispetto agli 1,3 milioni del 31 dicembre 2009.
Nel corso dello scorso anno, in particolare, EADS ha realizzato un fatturato in crescita del 7% a 45,8 miliardi di euro e un utile operativo a 1,231 miliardi, un risultato sostanzialmente in linea con le attese del mercato e realizzato soprattutto grazie alla ripresa dell’aviazione commerciale.
La decisione è stata presa alla luce dei risultati realizzati nel corso dello scorso anno, chiuso con un utile netto pari a 108,6 milioni di euro, in calo dell’1,8% rispetto all’esercizio precedente, mentre i ricavi consolidati ammontano a quota 728,1 milioni, in calo del 2,6% sul 2009.
Sono cresciuti del 6,3% rispetto all’anno precedente i ricavi pubblicitari, a quota 528,4 milioni, mentre i ricavi dei prodotti opzionali sono calati del 34% a 66,3 milioni.
Per l’immediato futuro di Sisal dunque, niente quotazione in borsa, anche perchè il gruppo è ancora in una fase di riduzione del debito, che era oltre quota 900 milioni di euro a fine 2009, e che è sceso sotto il livello dei 900 milioni nel 2010, rimanendo comunque un peso, soprattutto considerando l’Ebitda di 165,5 milioni.
L’utile netto ricorrente è risultato pari a 34,3 milioni, in crescita del 27,1% rispetto all’anno precedente, mentre il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 si è attestato a 344,8 milioni rispetto ai 219,2 milioni del 31 dicembre 2009. L’indebitamento finanziario netto è salito a 381,4 milioni dai 150 milioni dell’anno precedente.
La decisione è stata presa dal Cda contestualmente all’approvazione dei risultati realizzati nel 2010, chiuso con un utile netto a 103,4 milioni, in netta crescita rispetto ai 37 milioni del 2009.