Rating Vodafone declassato da Credit Suisse

Credit Suisse ha rivisto al ribasso la sua raccomandazione sul titolo Vodafone portandola da “Outperform” a “Neutral”, il motivo della decisione non è un cambiamento di opinione della banca d’affari nei confronti del titolo della compagnia telefonica, semplicemente Vodafone nell’ultimo periodo ha registrato in Borsa una performance decisamente migliore rispetto a quella dell’intero comparto, per questo si ritiene che una possibile ripresa delle attività in Europa sia già scontata nel valore attuale del titolo stesso.

Il potenziale del titolo Vodafone, dunque, secondo Credit Suisse risulta essere piuttosto limitato, questo è bastato a spingere la banca d’affari a declassare la sua raccomandazione sul titolo.

Titolo Danone promosso da JP Morgan

J.P. Morgan ha alzato il rating su Danone portandola da “Neutral” ad “Overweight” ed il target sul prezzo da 40,50 a 55 euro. A spingere la banca d’affari a rivedere al rialzo la sua raccomandazione sul titolo è stata soprattutto la joint venture conclusa poche settimane fa con la società russa Unimilk, che ha confermato la volontà di Danone di concentrarsi su dei mercati ad alto potenziale.

Dalla joint venture con Unimilk, in particolare, nascerà una nuova entità di cui il colosso francese avrà il 57,5% delle azioni e che si stima riuscirà a realizzare ricavi annuali pari a circa 2 miliardi di euro.

Titoli petroliferi dopo disastro Bp

Il crollo della piattaforma nel Golfo del Messico sta avendo pesanti ripercussioni sul titolo British Petroleum che dal momento dell’incidente ad aggi ha perso circa il la metà del proprio valore, senza contare che il gruppo ha deciso di cancellare tutti i dividendi per quest’anno e sta studiando un piano di vendita di asset per circa 10 miliardi.

Tuttavia, secondo gli esperti, il settore dei petroliferi non subirà gravi danni dopo l’incidente avvenuto a largo del Golfo del Messico, lo stesso titolo Bp è ancora considerato piuttosto interessante, nonostante questa valutazione possa sembrare un vero e proprio paradosso.

Titolo Geox in ripresa dopo previsioni 2010

Il titolo Geox a Piazza Affari torna a salire registrando un incremento del 3,27% a 3,865 euro, a spingere in alto le quotazioni del produttore della famosa scarpa che respira sono state le dichiarazioni del fondatore Mario Moretti Polegato, il quale ha dichiarato che la società prevede di arrivare a 1.060 negozi entro fine anno mediante l’apertura di 30 unità e un investimento complessivo di 45 milioni.

Ha contribuito alla risalita del titolo, oltre all’ottimismo e alle previsioni del fondatore della società, anche il buon andamento del portafoglio ordini dell’autunno inverno 2010-2011, che ha registrato un incremento del 19%.

Titolo Fiera Milano in rialzo dopo intesa su fondo anticrisi

Fiera Milano a Piazza Affari registra al momento un incremento del 3,25% a 4,29 euro, dopo aver superato addirittura l’8%. A spingere in alto il titolo è stata la conclusione dell’accordo con Fondazione Fiera Milano volto a stabilire le modalità di utilizzo e le tempistiche relative la seconda tranche del fondo anticrisi da 40 milioni deliberato lo scorso anno a sostegno all’attività fieristica e da ripartire nel triennio 2009-2011.

L’accordo, in particolare, ha stabilito che per il 2010 il piano di sostegno sarà di 13,3 milioni di euro, dopo i 16,7 milioni di euro stanziati nel 2009, mentre i restanti 10 milioni saranno impiegati nel 2011.

Rating Mediaset alzato da Citigroup

Citigroup ha alzato il rating su Mediaset portandolo da “Hold” a “Buy” e il target sul prezzo a 6 euro, una decisione dettata soprattutto dall’ottimismo che la banca d’affari ha mostrato di avere nei confronti dell’emittente televisiva italiana. A suo avviso, infatti, nei prossimi mesi Mediaset potrà giovare di un andamento favorevole dell’attività e di una crescita dei ricavi riconducibile soprattutto ai canali pay-per-view.

Tutto questo senza contare che Mediaset oltre che in Italia occupa una posizione di rilievo anche in Spagna, paese da cui proviene una parte dei proventi della sua attività.

Energia eolica a rischio, possibili ripercussioni in Borsa

Simone Togni, direttore dell’Associazione nazionale energia del vento, si è detto molto preoccupato per la decisione di Roberto Calderoli di abolire con l’articolo 45 della manovra anti-crisi l’obbligo per il Gestore dei servizi elettrici di acquistare i certificati verdi rimasti invenduti sul mercato.

Fino ad ora, infatti, è previsto che chi genera energia ha l’obbligo di produrne una quota da fonti rinnovabili, se non riesce a realizzare da solo l’intera percentuale dovuta deve acquistarla sul mercato tramite certificati verdi, che vende in caso di carenza di offerta e acquista se manca la domanda.

Ipo Giochi Preziosi entro fine 2010

Le tappe significative del lungo percorso che ha portato Giochi Preziosi a diventare uno dei gruppi leader nel settore della produzione e della distribuzione di giocattoli sono ripercorse in un articolo pubblicato sul Financial Times a seguito di un incontro con Enrico Preziosi, fondatore della società.

L’articolo conferma in maniera inequivocabile che Giochi Preziosi continua ad occupare una posizione di leadership nel settore dei giocattoli, il suo punto di forza rispetto ad altri importanti produttori come Hasbro, Lego e Mattel sembra essere la presenza della società in tutti gli stadi del processo produttivo e distributivo.

Target price Fastweb abbassato da Ubs

Ubs ha confermato il rating “Neutral” su Fastweb ma allo stesso tempo ha abbassato il target price portandolo da 19,5 a 15 euro. Al contempo le stime di Eps 2010 sono passate da 0,62 a 0,60 e quelle 2011 da 1,26 a 0,87 euro per azione.

La decisione di Ubs deriva non solo da un calo degli utili ma anche dalla previsione di un ulteriore innalzamento del debito netto, mentre il rating è stato lasciato invariato nonostante la recente debolezza manifestata dal titolo della compagnia telefonica.

Rating Grecia declassato da Moody’s

Moody’s ha tagliato il rating sul debito a breve termine della Grecia portandolo a Ba1 da A3, argomentando a sostegno della propria decisione i rischi connessi al pacchetto di misure varato dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale.

L’agenzia di rating, inoltre, ha tagliato anche il rating a breve termine portandolo da Prime-1 a Not-Prime rating, ritenendo anche in questo caso che la nuova valutazione è in grado di riflettere meglio i rischi a cui il paese ellenico risulta soggetto nel breve termine.

Ftse Mib nuovo segnale ribassista

Nelle ultime sedute di borsa mondiali tutti i principali listini hanno avuto molte difficoltà, a causa delle tensioni finanziarie registrate nella zona euro e ai dati macro Usa, che si sono rivelati essere molto peggiori delle aspettative.

Il Dow Jones ha trovato l’opposizione dalla barriera di quota 10.300 punti, girando così al ribasso. Resta perciò negativa la struttura di breve termine, con una previsione che parla addirittura di un nuovo ribasso a breve.

Rating e target price Enel alzato da Bank of America-Merrill Lynch

Bank of America-Merrill Lynch ha alzato il rating su Enel portandolo da “neutral” a “buy” e il target sul prezzo da 4,30 a 4,60 euro. La decisione è stata dettata da un maggiore ottimismo della banca d’affari nei confronti del settore delle utilities, soprattutto alla luce dell’aumento dei prezzi del gas e del carbone dopo la discesa registrata nel corso del primo trimestre.

La banca d’affari, inoltre, ha spiegato di aspettarsi ulteriori sviluppi nel processo di dismissioni del gruppo, a riguardo si ritiene che Enel nel corso dell’estate cederà la rete spagnola ad alto voltaggio e la quota di maggioranza nella rete di distribuzione del gas.

Chrysler richiama 600.000 veicoli

La National Highway Traffic Safety Administration, autorità per la sicurezza statunitense, ha annunciato che Chrysler Group richiamerà quasi 600.000 veicoli per problemi a portiere, freni e acceleratori.

Secondo quanto riferito dalla società, in particolare, 284.831 minivans Chrysler Town e Country e Dodge Grand Caravan potrebbero avere problemi all’impianto elettrico capaci di causare un corto circuito e delle fiamme in prossimità delle porte scorrevoli, 288.968 Jeep Wranglers potrebbero avere perdite di liquidi tali da causare dei guasti ai freni, mentre 25.336 Dodge Caliber e Jeep Compass potrebbero avere problemi al pedale dell’acceleratore.

Investire in titoli meno quotati

Oltre alla grandi blue chips a Piazza Affari sono presenti anche società con una capitalizzazione piuttosto ridotta, da un’indagine svolta da CorrierEconomia emerge che sono ben 64 i titoli con capitalizzazione inferiore ai 50 euro e 101 quelli con capitalizzazione inferiore ai 100 euro.

Il problema principale di questi titoli, tra cui figurano nomi come Stefanel, Valsoia, Bialetti, Olidata e Biancamano, è dato proprio dalla loro bassa capitalizzazione che riduce la possibilità di scambi. Gli investitori, infatti, sono poco motivati ad investire su titoli di questo tipo, stessa cosa vale anche per gli investitori esteri che hanno bisogno di investire in società con capitalizzazione almeno superiore ai 100 euro.