Monte dei Paschi di Siena cede il supporto a 1,25 euro

mps (1)

Dopo la presentazione del nuovo piano industriale 2010 per Monte dei Paschi di Siena le cose in borsa non stanno andando troppo bene, infatti più volte il titolo sta rischiando di compromettere anche il supporto chiave che ora si trova a quota 1,25-1,24 euro per azione.

Se dovesse crollare sotto tale soglia allora il titolo Mps rischierebbe seriamente un tracollo prima intorno a quota 1,19 euro ed in un secondo momento a quota 1,16-1,15 euro.

Unicredit ceduto il supporto a quota 2,25 euro

unicredit_2

Il titolo Unicredit nelle ultime sedute a Piazza Affari sta patendo molto l’ultimo periodo infatti anche nella giornata di ieri il valore del titolo è crollato addirittura cedendo il supporto posto a quota 2,25 euro per azione.

Il titolo già nella mattinata è sceso attorno a quota 2,225 euro, rimanendo poi invariato per tutta la giornata, chiudendo le contrattazioni a quota 2,2575 euro, in calo dell’1,63%.

Target price Mediaset promossa da Morgan Stanley

mediaset andamento e target

Il risultato del bilancio dei primi 9 mesi di esercizio 2009 è stato abbastanza deludente con utili dimezzati, ma questo è il risultato che hanno subito un po’ tutti gli editori per via del calo degli introiti pubblicitari causati dalla crisi economica finanziaria.

In questi giorni il titolo Mediaset è interessato a nuovi sviluppi sull’acquisizione della spagnola Prisa e questo ha probabilmente influenzato l’andamento del titolo alla borsa italiana dai primi di novembre a oggi con risultati tutt’altro che deludenti.

Analisi tecnica Fiat 9 dicembre 2009

Marchionne

Dopo la salita vertiginosa avvenuta i primi di ottobre che ha portato il titolo Fiat a pesare oltre gli 11 euro per azione, il titolo del lingotto ha iniziato una fase ribassista di breve periodo che ha fatto assestare il titolo in chiusura lunedi a 10,3 euro con una candela rossa nonostante la quotazione raggiunta a 10,59 euro durante le contrattazioni con volumi ridotti.

Come abbiamo detto quindi il trend del titolo fiat nel breve periodo è ribassista, ma è doveroso tenerlo sotto i riflettori poichè con una chiusura a 10,7 euro per azioni si potrebbe ipotizzare un buy.

Analisi tecnica Eni 9 dicembre 2009

scaroni

Nella seduta di lunedi il titolo Eni ha confermato il trend ribassista andando a chiudere le contrattazioni a 16,75 euro con una candela rossa. Come abbiamo visto il trend di Eni nel brevissimo periodo è ribassista, ma sopra i 17,2 euro per azione l’andamento al ribasso potrebbe essere rotto e questo porterebbe ad una inversione di tendenza sulla quale potremmo ipotizzare un buy.

I volumi non sono stati particolarmente interessanti. Come abbiamo visto qualche giorno fa la banca UBS ha aumentato le proprie stime sul titolo petrolifero portando il proprio target price nel breve periodo a pesare 19 euro per azione.

Investire nell’energia pulita

Green Economy

Come si è visto al congresso di Copenhagen il problema climatico sta riscuotendo interesse verso anche paesi come Usa, Cina e India considerati i maggiori stati inquinanti a livello mondiale. E’ bastato cambiare amministrazione in America per cambiare ideale e con Obama forse si può fare di più.

E’ chiaro che le belle parole possono diventare realtà solamente se esisterà anche un guadagno in denaro.

In effetti le cose stanno lentamente cambiando e ci sono molte aziende in grado di trarre un notevole profitto economico puntanto sulla cosidetta Green Economy.

Unicredit tentativo di allungo a quota 2,4 euro

unicredit

Nei giorni scorsi vi abbiamo documentato del mancato aggancio a 2,40 euro da parte di Unicredit, aggancio che però è riuscito nella giornata di venerdì, anche se poi a dire il vero il titolo dell’istituto bancario ha chiuso la settimana di Borsa a quota 2,38 euro per azione, in rialzo comunque dell’1,82%.

Lo spunto rialzista di venerdì lascia ovviamente ben sperare gli investitori, però la situazione del titolo resta comunque abbastanza contrastata.

Tenaris nuova fase ribassista a 13 euro

tenaris

Il trend rialzista del titolo Tenaris, iniziato praticamente a settembre, sta però facendo intravedere i primi segnali di cedimento, infatti il valore del titolo è sceso fino a 13-12,5 euro salvo poi riuscire a tornare alla soglia chiave che è posta a 13,50 euro.

Ieri a Piazza Affari Tenaris ha chiuso in ribasso dell’1,02% a quota 13,52 euro, che comunque ora come ora rappresenta un buon risultato, infatti il mese scorso Tenaris era addirittura crollato a 12,60-12,58 euro, solamente con un test su quella soglia è riuscito a salire fino a toccare quasi 14 euro.

Campari obiettivo 7,70 euro

campari_logo

Il grafico ci mostra come il titolo Davide Campari si trovi in un ottimo periodo in borsa, infatti come si evince facilmente per tutto il mese di novembre il titolo ha continuato a crescere, mettendo a segno una cosiddetta fase di consolidamento.

E’ stata addirittura superata quella che rappresentava la resistenza chiave, cioè i 7,35 euro per azione, infatti ieri il titolo a Piazza Affari ha concluso le contrattazioni in rialzo dell’1,36% a quota 7,43 euro per azione.

Mediaset interessata a Prisa

mediaset (1)

Qualche giorno fa avevamo affrontato l’argomento Prisa attraverso le dichiarazioni di Fedele Confalonieri che affermava l’interesse verso Digital + di proprietà di Prisa società controllata dalla compagnia spagnola Telefonica. Prisa aveva sollecitato con un comunicato stampa le varie compagnie ad inviare un’offerta entro il 15 settembre 2008.

Al momento il presidente di Mediaset aveva sottolineato che non erano in ballo trattative formali, ma solo colloqui telefonici. Oggi l’ipotesi di una trattativa sembra più plausibile e la notizia è stata offerta dal giornale La Repubblica questa mattina.

Unicredit mancato aggancio a 2,40 euro

unicredit_2

Come si evince facilmente osservando il grafico del titolo, Unicredit nell’ultimo periodo presenta un andamento molto contrastato, infatti solamente due settimane fa il valore del titolo era arrivato a sfiorare i 2,60 euro per azione, salvo poi crollare fino sotto la barriera grafica posta a 2,25 euro.

Ora il titolo sta cercando di portare a termine il superamento di quota 2,40, la quale rappresenta la prima resistenza grafica, ma anche ieri Unicredit ha perso lo 0,95% scendendo a quota 2,34 euro per azione, mancando così l’aggancio.

Target price Elica a 2,15 euro

elica

Giornata più che positiva per il titolo Elica che vede un incremento di oltre il 2,4%, giornata in cui Banca IMI ha aumentato il proprio prezzo obiettivo nei confronti dell’azienda attiva nella produzione di cappe per cucine e motori per caldaie che vede una leadership a livello europeo.

Banca IMI ha infatti portato a 2,15 euro il proprio target price. Il giudizio della banca esperta del segmento STAR è stato definito come ADD (aggiungere) migliorando così la precedente stima che era su HOLD (tenere).

Oro, Petrolio e Dollaro

forex

E’ impossibile non parlare dei tre andamenti più interessanti degli ultimi mesi. Nella giornata di ieri la quotazione dell’oro ha fatto registrare ancora dei nuovi massimi arrivando a registrare 1214,80 l’oncia e, colpa del rapporto euro/dollaro, la quotazione ha fatto registrare un massimo anche in euro arrivando a pesare 800 euro l’oncia.

La salita nella giornata di ieri ha pesato per 18,8 dollari l’oncia e questo risultato dipende molto dalla decisione di molte banche centrali di acquistare ingenti quantità di riserve di oro come il caso dell’India.