
Ieri il titolo in borsa ha perso lo 0,81% a quota 2,7675 euro per azione, ma rimane comunque buono il trend del titolo, che era arrivato a toccare un massimo di 2,85 euro per azione nei giorni scorsi.
Ieri il titolo in borsa ha perso lo 0,81% a quota 2,7675 euro per azione, ma rimane comunque buono il trend del titolo, che era arrivato a toccare un massimo di 2,85 euro per azione nei giorni scorsi.
Questo salvataggio in extremis lascia comunque invariata la situazione del titolo del Lingotto, la cui situazione rimane variabile. Il quadro di breve periodo è chiaramente contrastato, con un difficile recupero a breve della soglia psicologica posta a quota 10 euro.
Il valore del titolo nelle ultime sedute si è notevolmente deteriorato, infatti Buzzi ha anche sofferto il calo sotto il supporto di breve termine che era posto a 10,5 euro, scivolando così fino al successivo spazio di sostegno, che si trova proprio a 10,15 euro.
Standard & Poor’s ha giudicato il settore bancario europeo stabilendo che questo gravi in una situazione di pericolosa fragilità e questo è dovuto anche al fatto che l’intero sistema economico finanziario al momento risulta essere drogato da una forte liquidità monetaria che ha permesso di fermare o quantomeno arginare le conseguenze prodotte dalla crisi dei mutui subprime.
Rimane comunque molto positivo il quadro di breve termine del titolo, infatti tranne lo scivolone di ieri Autrogrill ha segnato veramente ottimi risultati nei giorni precedenti, riuscendo addirittura a superare la barriera grafica che si trova a 8,6 euro.
Nelle ultime sedute, complici forse anche le previsioni di bilancio per Banca Popolare di Milano, il titolo ha continuato a muoversi tra la soglia del sostegno che si trova a 5-4,9 euro e la barriera posta a quota 5,5 euro, senza dare grandi segnali di un allungo.
“Impregilo rende noto che in data odierna la Corte d’Appello di Firenze, ravvisando la sussistenza di gravi motivi, ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio CAVET ed ha quindi disposto la sospensione dell’esecuzione della condanna al pagamento della provvisionale per complessivi 150 milioni di euro, di cui alla sentenza del Tribunale di Firenze del 3 marzo scorso nell’ambito del procedimento per i lavori dell’Alta velocità Bologna-Firenze.”
Nella giornata di ieri le candele giapponesi ci hanno mostrato una candela verde in chiusura a 5,315 euro recuperando così i minimi avuti durante la settimana scorsa. Gli scambi continuano ad essere in calo ed il trend è ribassista nel brevissimo termine. Si ipotizza un BUY solamente al superamento dei 5,5 euro per azione.
Ieri a Piazza Affari il titolo Ubi ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,6% a quota 10,04 euro per azione, ma se andiamo a vedere le ultime sedute notiamo come il valore del titolo continui a spostarsi entro quota 9,9-9,85 euro e 10,25-10,3 euro.
La zona di salvezza del titolo è rappresentata dalla soglia di 2,3-2,31 euro, che fortunatamente non è stata intaccata nella seduta di venerdì, anche se è a rischio per i prossimi giorni.
Le stime della banca tedesca portano il titolo ad una prossima quotazione probabile di 1,8 euro per azione e questo ha sicuramente dato una spinta al titolo. Il giudizio è stato positivo per la politica che andrà a tagliare i costi di gestione da qui ai prossimi mesi per riuscire a far fronte alla crisi che sta colpendo un po’ tutte le società comprese le società legate all’editoria.
A dar forza a tale concetto ricordiamo che anche il bilancio del Gruppo 24 Ore ha subito forti tagli. L’ultimo giudizio da parte di Kepler fa veramente pensare sulle sorti che può avere il gruppo Seat. Per la banca d’affari infatti il target price del titolo Seat Pagine Gialle è 0 euro e questo giudizio arriva come una doccia fredda a Piazza Affari.
Unicredit ha chiuso la giornata in calo del 2,59% a quota 2,4425 euro per azione, scendendo ben al di sotto della soglia di 2,50 euro, che rappresentava un’ancora di salvezza per il titolo.
Il titolo, da inizio novembre, ha compiuto un balzo da 4,1 euro ai 4,725 euro con cui ha chiuso ieri la seduta (in calo dello 0,53%), ma il prezzo del titolo era arrivato anche fino a quota 4,84.