
La banca americana, dunque, vede per il titolo Safilo un margine di apprezzamento del 21,5% circa rispetto al prezzo attuale, in quanto si ritiene che l’andamento del titolo dal cambio di proprietà non esprima ancora pienamente il suo vero valore.
La banca americana, dunque, vede per il titolo Safilo un margine di apprezzamento del 21,5% circa rispetto al prezzo attuale, in quanto si ritiene che l’andamento del titolo dal cambio di proprietà non esprima ancora pienamente il suo vero valore.
La richiesta di chiarimenti da parte della Consob è arrivata a seguito di alcune indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi e che parlavano di un possibile taglio della guidance sull’Ebitda da parte della compagnia produttrice di tubi senza saldatura.
A Piazza Affari il titolo Banco Popolare cede stamani il 2,69% a 2,35 euro. Nel giorno di avvio dell’operazione non si placano quindi le vendite sul titolo, causate in larga parte dalle valutazioni negative arrivate dagli analisti di banche come Ubs e Unicredit.
La banca ha motivato la sua decisione argomentando una serie di motivazioni, tra cui figurano la revisione al ribasso delle previsioni sui ricavi annuali da parte dello stesso management del gruppo dopo i dati deludenti del terzo trimestre, un netto ritardo nel processo di ristrutturazione e un taglio delle stime sul numero dei clienti.
Ad incidere negativamente sull’andamento della quotazione sono soprattutto le indiscrezioni di stampa che parlano di un possibile taglio da parte della compagnia della guidance sull’ebitda del quarto trimestre.
A incidere positivamente sull’andamento del titolo sono state probabilmente le parole del presidente Pierluigi Stefanini, secondo il quale i risultati realizzati da Unipol nel corso dell’anno appena trascorso hanno confermato la permanenza dell’istituto nel perimetro del gruppo.
Secondo la banca d’affari la situazione della società appare piuttosto preoccupante in quanto presenta una capitalizzazione di mercato pari a 140 milioni di euro, a fronte di un debito netto relativo al 2010 che secondo le previsioni dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,7 miliardi.
A confermare i rumors è arrivato un comunicato diffuso da Groupama su richiesta della Consob, tramite il quale il gruppo assicurativo ha fatto sapere di avere allo studio l’acquisto di una quota del 17-20% di Fondiaria Sai. Una quota, dunque, inferiore rispetto al 29,9% ipotizzato dalle indiscrezioni di stampa circolate nelle ultime ore.
La valutazione positiva di Intermonte, tuttavia, non è l’unico fattore che ha determinato il rialzo del titolo, a contribuire in maniera determinante sono anche e soprattutto alcune indiscrezioni di stampa che parlano della possibilità che il fondo di private equity First Reserve Corporation rilevi il 49% di Ansaldo Energia.
A nulla, dunque, è servito il comunicato diffuso nei giorni scorsi dalla società e attraverso il quale gli stessi vertici societari spiegavano di non riuscire a capire le reali motivazioni che avevano portato ad un incremento così marcato della quotazione, aggiungendo che le indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi sono assolutamente prive di fondamento e che la vendita è ancora in fase iniziale dato che l’advisor incaricato sta ancora raccogliendo le manifestazioni di interesse provenienti dai soggetti interessati.
Il target price del titolo è stato abbassato da 5 euro per azione a 3,50 euro per azione, subendo un forte taglio.
A renderlo noto è stata la stessa società attraverso una nota, nella quale viene anche specificato che i ricavi derivanti dalle vendite nel canale Dos a parità di perimetro, e quindi escludendo le vendite dei negozi non ancora aperti al 1° aprile 2009, sono cresciuti del 10,8% a cambi correnti.
Oltre a migliorare la raccomandazione sul titolo e il suo target price, la banca americana ha anche migliorato le stime sull’utile per azione per il 2010 portandole da 0,16 a 0,17 euro, per il 2011 da 0,28 a 0,29 euro e per il 2012 d 0,34 a 0,37 euro.