
Intesa Sanpaolo registra una flessione del 2,89% a 1,947 euro, Banca Monte dei Paschi di Siena perde il 2,83% a 0,8065, Unicredit cede l’1,76% a 1,503 euro e Bpm il 2,96% a 2,5425 euro.
Intesa Sanpaolo registra una flessione del 2,89% a 1,947 euro, Banca Monte dei Paschi di Siena perde il 2,83% a 0,8065, Unicredit cede l’1,76% a 1,503 euro e Bpm il 2,96% a 2,5425 euro.
Ad influire negativamente sul titolo è il giudizio arrivato da Ubs, che ha rivisto al ribasso la raccomandazione sul titolo portandola da “sell ” da “neutral”, anche se al contempo ha alzato il target price a 4,7 euro dai precedenti 4,3 euro.
Allo stesso tempo, tuttavia, Goldman Sachs ha lievemente abbassato le stime di Eps 2011 e 2012 rispettivamente da 0,28 a 0,27 euro per azione e da 0,31 a 0,30 euro per azione.
La ripresa della quotazione, inoltre, secondo Citigroup è certa, dal momento che il titolo Telecom Italia ha sottoperformato per cinque anni di fila l’intero settore e ora presenta una quotazione che include un forte sconto rispetto ai titoli delle rivali europee.
Inutile dire che dopo la resa dell’azienda cinese è ormai sicuro che a breve Prysmian acquisirà Draka, un matrimonio da cui nascerà un colosso con un giro d’affari pari a circa 6 miliardi di euro e circa 300 milioni di utili.
Il giudizio è stato assegnato non solo alla società che ha debuttato in Borsa due giorni fa, ma anche al Corporate family rating (Cfr) e alle probabilità di default (Pdr).
Equita, dunque, si aspetta che il trend positivo di Delonghi sia proseguito anche nel corso della restante parte dell’anno e che l’azienda abbia beneficiato del periodo natalizio registrando un andamento delle vendite più che soddisfacente, motivo per il quale ha deciso di alzare le stime sull’anno.
L’operazione rientra nel piano strategico messo a punto dal gruppo cinese, intenzionato ad allargare i propri orizzonti prestando particolare attenzione al design dei veicoli progettati, focalizzandosi soprattutto sulle auto elettriche.
La giornata è stata anche contrassegnata da problemi tecnici relativi proprio allo spin off, che hanno fatto sospendere le contrattazioni per buona parte della mattinata.
Gli analisti di Mediobanca hanno fatto sapere che secondo le proprie stime l’operatore telefonico sardo dall’inizio dell’anno ha bruciato ben 16 milioni di euro, andando così a ridurre notevolmente la sua disponibilità di cassa.
Oggi a Piazza Affari poco dopo le 15:00 Fiat Industrial perde lo 0,93% a 9,53 euro, seguendo il trend negativo odierno della maggior parte dei titoli quotati sulla borsa italiana.
Ubs ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione “buy” e target price a 8 euro, mentre Morgan Stanley ha fissato raccomandazione “buy” e target price a 10 euro, ossia il 50% in più rispetto ai 6,696 euro che rappresentano il prezzo di partenza fissato da Borsa Italiana nel primo giorno di quotazione.
Oggi a Piazza Affari il titolo registra un rialzo di oltre un punto percentuale a 7,52 euro, nonostante la giornata in rosso del listino milanese.
Quel che più interessa ai possessori delle azioni Fiat, tuttavia, è capire bene cosa cambierà nel loro portafoglio: in seguito a questa operazione, in particolare, ciascun azionista riceverà per ogni azione Fiat un’azione Fiat Industrial della stessa categoria.
Gli investitori tuttavia credono che nei prossimi mesi si potrà registrare una forte crescita dei consumi, non a caso l’indice Ftse Beni di consumo ha messo a segno un rialzo del 30% l’anno scorso, con il Ftse All Share che ha ceduto circa il 10%.