
La crisi irlandese ha trascinato al ribasso tutte le borse europee, portando anche il valore dell’euro ai minimi da sette settimane a questa parte, tutti risultati che non potevano che condizionare le scelte delle agenzie di rating sul paese.
La crisi irlandese ha trascinato al ribasso tutte le borse europee, portando anche il valore dell’euro ai minimi da sette settimane a questa parte, tutti risultati che non potevano che condizionare le scelte delle agenzie di rating sul paese.
Il gruppo tedesco con sede a Wolfsburg, che poche settimane fa aveva dichiarato di voler diventare il maggiore produttore di auto al mondo, superando Toyota entro il 2015, ha annunciato che saranno investiti proprio nei prossimi 5 anni ben 51,6 miliardi di euro.
Lo stesso Rehn ha anche dichiarato che il sostegno all’Irlanda è necessario per mantenere la stabilità finanziaria in Europa.
Qui di seguito sono una selezione dei suoi commenti:
“Ci sarà una riunione del governo questo pomeriggio. Proporrò ai miei colleghi di espletare formalmente un programma di uscita e un programma al fine di avviare negoziati formali.”
Il mese scorso, il governo irlandese ha raddoppiato a 15 miliardi di euro l’importo del denaro calcolato che era necessario per portare il disavanzo sotto il controllo entro il 2014, una mossa del ministro delle Finanze che è stato utile per garantire che il Paese non avesse bisogno di un salvataggio. Purtroppo però questa strategia non è riuscita a calmare il nervosismo dei mercati.
Durante questo discorso, Bernanke ha dichiarato che gli Stati Uniti devono pensare innanzitutto alla propria economia, prima che a quella degli stati esteri, ed ha ricordato come il suo obiettivo in veste di presidente della Fed sia quello di tenere stabili i prezzi e promuovere l’occupazione.
Moody’s, infatti, è solo la terza agenzia in ordine di tempo ad aver deciso di declassare la Spagna, che nell’ultimo anno si è vista togliere la tripla A sia da Fitch che da Standard & Poor’s.
In seguito alla notizia, i credit-default swap sul debito sono aumentati di 31 punti segnando un record a quota 495,5 punti, con lo spread fra il rendimento dei titoli decennali irlandesi e i bund tedeschi che è schizzato al massimo storico di 411 punti.
Come dichiarato da John Elkann, presidente del gruppo torinese, si tratta di un’assemblea storica, che rende il gruppo molto orgoglioso delle due realtà che si sono venute a creare.
La casa torinese avrebbe fatto segnare un calo del 12,8% delle vendite totali in Europa, con circa 706.920 unità vendute, mentre l’attesa per il mercato è un calo generale del 2,4% a 8,79 milioni di auto.
Le previsioni del gruppo del Lingotto sono di vendere 1.400 esemplari dell’auto entro la fine dell’anno; il prezzo è di circa 14.500 euro. Ricordiamo che pochi mesi fa fu siglata un’alleanza da parte di Sergio Marchionne, Ad Fiat, e Sollers presso l’impianto del Tatarstan, alla presenza di Putin.
La casa automobilistica tedesca, in particolare, ha beneficiato della forte crescita della domanda di automobili in Cina e della ripresa del mercato dell’auto negli Stati Uniti. Se si considerano i primi otto mesi del 2010 le vendite di Volkswagen risultano in crescita del 13,4% a 4,7 milioni di veicoli.
Dunque non c’è stato nessuno scossone, tanto temuto dagli investitori e dall’economia degli States, nel report sull’occupazione pubblicato venerdì scorso.
Ford Motor Company ad oggi acquista il 50% degli approvvigionamenti totali proprio da Brembo, la compagnia guidata da Alberto Bombassei, ed ora l’obiettivo comune è quello di creare un rapporto di partnership e di maggiore collaborazione.