Grecia, nuovi aiuti dall’Europa

La troika formata da Commissione Ue, Bce e Fmi, dopo due settimane passate a studiare la contabilità della Grecia, ha deciso di concedere il versamento della quinta rata del prestito al governo ellenico, pari a 12 miliardi di euro.

Il governo di George Papandreou dovrà impegnarsi a proseguire in maniera decisa e rigorosa la strategia di risanamento. Inoltre la Grecia dovrà creare un’agenzia indipendente responsabile delle privatizzazioni, che ha lo scopo di incassare 50 miliardi entro il 2015.

Cina acquisterà obbligazioni Efsf per Portogallo

Secondo quanto riportato dal Financial Times, il governo cinese avrebbe intenzione di incrementare gli investimenti in Europa acquistando nuove obbligazioni destinate a finanziare il Portogallo e che a partire dal prossimo mese inizieranno ad essere offerte dall’Efsf (Fondo europeo per la stabilità finanziaria).

La notizia ha immediatamente avuto effetti positivi sia sulle Borse europee che sul cambio euro dollaro, che nella fase finale della seduta asiatica ha raggiunto il livello massimo dal 20 maggio a 1,4190.

Ristrutturazione debito Grecia esclusa da Bruxelles

A quanto pare la ristrutturazione del debito della Grecia non verrà neanche presa in considerazione nel corso della riunione dell’Eurogruppo che si terrà questo pomeriggio a Bruxelles.

Ad affermarlo è stato Amadeu Altafaj, portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, il quale ha anche smentito le voci circolate nel corso delle ultime ore in merito a possibili ritardi sul fronte degli aiuti alla Grecia dopo la notizia dell’arresto di Strauss-Kahn per violenza sessuale.

Tassi di interesse fermi a 1,25% dalla Bce

Come ampiamente previsto dagli analisti, la Banca centrale europea al termine della riunione tenuta oggi ha deciso di non apportare alcuna modifica ai tassi di interesse, che restano quindi fermi all’1,25% dopo il rialzo di un quarto di punto percentuale attuato lo scorso 7 aprile.

Le previsioni, tuttavia, parlando di ulteriori e graduali rialzi che porteranno i tassi di interesse al 2% entro il primo trimestre 2012. Secondo le previsioni, in particolare, il prossimo rialzo di un quarto di punto percentuale verrà attuato dall’istituto di Francoforte in occasione della riunione di luglio.

Previsioni inflazione 2011 secondo la Bce

Nel bollettino di aprile la Banca centrale europea ha indirettamente confermato le previsioni degli analisti, secondo cui all’aumento di un quarto di punto percentuale deciso la scorsa settimana e che ha portato il tasso di interesse di riferimento all’1,25% ne seguiranno altri durante tutto il 2011, che porteranno gradualmente i tassi di interesse al 2% entro i primi mesi del 2012.

Nel consueto documento mensile, infatti, la Bce ha definito l’attuale politica monetaria dell’area euro “accomodante”, pertanto ha ulteriormente sottolineato la necessità di adeguarla al fine di sostenere l’attività economica e la creazione di posti di lavoro.

Tassi di interesse alzati all’1,25% dalla Bce

Al termine della consueta riunione mensile di politica monetaria tenuta oggi, la Banca centrale europea ha deciso di alzare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli all’1,25%. Le previsioni, inoltre, parlano di ulteriori rialzi di 0,25 punti nel corso dei prossimi mesi fino ad arrivare al 2% entro la fine dell’anno o al massimo i primi mesi del 2012.

La decisione della Bce era stata ampiamente prevista dagli analisti, soprattutto dopo che al termine della riunione del mese scorso il presidente Jean-Claude Trichet aveva per la prima volta parlato di un “possibile” rialzo ad aprile alla luce della velocità con cui sta crescendo l’inflazione nella zona euro.

Rating Irlanda abbassato da Standard e Poor’s

Il debito sovrano di alcuni paesi della zona euro continua a rappresentare un grosso problema per la stabilità economica del Vecchio Continente.

L’ultimo downgrade è arrivato poche ore fa da Standard & Poor’s che, all’indomani dei risultati degli stress test sulle banche irlandesi e che hanno evidenziato un buco di 24 miliardi di euro, ha comunicato di aver declassato il debito irlandese portandolo a “BBB+” dal precedente “A-“, eliminando però al contempo il creditwatch negativo. Nel complesso, dunque, l’outlook risulta stabile.

Rating Spagna abbassato da Moody’s

Sebbene nel corso delle ultime settimane è passata in secondo piano per via delle tensioni scoppiate prima in Egitto e poi in Libia, la crisi del debito sovrano dei paesi della zona euro e tutt’altro che risolta. A riportare l’attenzione sulla questione ci ha pensato Moody’s che, dopo aver declassato il rating della Grecia nei giorni scorsi, oggi punta il dito su Madrid.

L’agenzia di rating, infatti, ha comunicato di aver abbassato di un gradino il rating sulla Spagna portandolo da “Aa1″ a Aa2”. Contestualmente è stato anche espresso outlook negativo, ciò significa che Moody’s non esclude un ulteriore downgrade nel corso dei prossimi mesi.

Rating Grecia declassato da Moody’s

I timori relativi alla crisi del debito sovrano che nei mesi scorsi sono stati al centro delle preoccupazioni degli investitori e la causa delle tensioni dei mercati finanziari, nel corso delle ultime settimane sono passati in secondo piano a causa delle nuove preoccupazioni relative alle possibile conseguenze della crisi scoppiata prima in Egitto e poi in Libia e che rischia di avere gravi ripercussioni sull’intera economia mondiale.

Ma a riportare a galla il problema del debito sovrano di alcuni paesi europei ci ha pensato l’agenzia di rating Moody’s, che ha annunciato stamani di aver tagliato il rating della Grecia da “Ba1″ a B1”.

Previsioni tassi di interesse 2011

Ieri la Banca centrale europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati all’1%, livello minimo a cui il tasso di riferimento è ormai fermo dal 7 maggio 2009.

A breve, tuttavia, l’istituto con sede a Francoforte porrà fine a questa situazione procedendo ad un rialzo, che secondo le previsioni dovrebbe iniziare con un incremento di un quarto di punto percentuale all’1,25% con la riunione fissata per il 7 aprile, per poi passare all’1,50% con la riunione del 7 luglio e arrivare al 2% entro la fine del 2011 e i primi mesi del 2012.

Tassi di interesse invariati all’1% dalla Bce

Nessuna sorpresa è arrivata dalla Banca centrale europea. Il linea con quelle che erano le attese, infatti, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, livello a cui il tasso di riferimento è ormai fermo dal 7 maggio 2009.

La Bce ha lasciato invariati anche il tasso marginale all’1,75% e il tasso sui depositi allo 0,25%, lasciando al minimo storico il costo del denaro nella zona.

Tassi di interesse invariati a 1%

La Banca centrale europea, in linea con quelle che erano le attese, al termine del consiglio mensile di politica monetaria ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento all’1,00%.

Il costo del denaro nei diciassette paesi facenti parte dell’Unione economica e monetaria, dunque, resta invariato all’attuale minimo storico raggiunto a maggio 2009 mediante un taglio di un quarto di punto percentuale. Invariati anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a 0,25% e 1,75%.