Dati mercato auto giugno 2009, Fiat detiene il 34% del mercato

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Il mese di giugno 2009 ha segnato una ripresa netta nel mercato auto, segnando numero positivi finalmente dopo mesi di crisi. Le immatricolazioni sono aumentate di ben il 12,38% se confrontate con giugno 2008, sono state immatricolate 209.315 auto.

Era un anno e mezzo, da gennaio 2008 precisamente, che il settore auto continuava a retrocedere. La controtendenza è subito visibile anche in confronto al mese di maggio, secondo i dati rilasciati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, mese in cui ci fu un calo dell’8,59%.

Il Fondo Monetario Internazionale annuncia l’emissione di obbligazioni

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Il direttore del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn ha annunciato l’emissione di obbligazioni volte a raccogliere fondi da destinare ai paesi membri che versano in condizioni di difficoltà.

Queste obbligazioni, quindi, potranno essere acquistate dai Paesi membri e dalle loro banche centrali mediante la sottoscrizione di un accordo con il Fondo Monetario Internazionale, mentre per quanto riguarda il limite massimo di obbligazioni acquistabili questo verrà fissato dallo stesso Paese.

Stati Uniti in crescita per la fine del 2009

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Le previsioni relative alla fine della crisi economica sono le stesse quasi in tutto il mondo e vedono una prima lenta ripresa per la seconda metà del 2009 e una crescita più marcata nel corso del 2010.

Poche ore fa ha confermato questa previsione anche Charles Evans, il presidente della Federal Reserve di Chicago, che, riferendosi agli Stati Uniti, ha affermato che una prima lieve crescita verrà registrata nell’ultimo semestre di quest’anno mentre alla fine del 2010 la crescita economica del paese dovrebbe aggirarsi intorno al 3%.

Investimenti pubblicitari -12% nel 2009

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La crisi economica ha inciso pesantemente anche sugli investimenti pubblicitari che nel 2009 caleranno complessivamente del 12%, per poi iniziare una lenta ripresa nel 2010.

Nel primo semestre 2009, in particolare, si è registrato il calo più pesante, ossia il 18% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un risultato che va confrontato con quello analogo di altri paesi, tra cui il -13,5% del Regno Unito, il -12% degli Stati Uniti e il -19% della Spagna. Da questo punto di vista, invece, hanno retto meglio alla crisi economica paesi come la Germania (-1,5%) e la Francia (-3%).

Le compagnie aeree perdono 3 miliardi di dollari

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IATA (International Air Transport Association) ha reso noto che nel primo trimestre del 2009 le compagnie aeree di tutto il mondo hanno registrato una perdita complessiva di 3 miliardi di dollari, un dato che conferma ulteriormente la stima della stessa organizzazione che per la fine dell’anno prevede una perdita complessiva di 9 miliardi di dollari.

La causa di questa ingente perdita, ha spiegato l’associazione, è dovuta ad una forte riduzione della domanda ma soprattutto ad un notevole aumento del prezzo del carburante, ritenuto la causa principale del problema.

Ford registra i primi segnali di ripresa

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Una ventata di ottimismo arriva dall’America dove la casa automobilistica Ford, che durante i mesi passati ha subito pesanti danni a causa della crisi economica mondiale, ha annunciato che nel mese di Giugno le vendite hanno subito un calo pari al 10%, un risultato migliore rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando il calo era stato pari al 20%.

Una prospettiva questa che, sebbene abbia ad oggetto una perdita, consente di guardare con ottimismo al futuro visto che rappresenta comunque un segnale di quella lenta e progressiva ripresa tanto auspicata dagli economisti.

Decreto anti-crisi approvato dal consiglio dei ministri

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto anti-crisi che prevede una serie di misure per sconfiggere la crisi economica tra cui, secondo le indiscrezioni, alcuni interventi volti a far ripartire le imprese, alcune relativi al settore energetico, una semplificazione della burocrazia che farà risparmiare moltissimi soldi alle aziende e tanto altro.

Anzitutto però il decreto pensa alle fasce più povere prevedendo un ampliamento dei beneficiari della cosiddetta “social card” che verrà estesa alle famiglie con basso reddito e con figli di età inferiore ai 6 anni. Per gli anziani, inoltre, ci sarà un innalzamento della soglia di reddito fino a 8.000 euro.

Draghi prevede un calo del Pil del 5%

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Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi durante la presentazione del rapporto sull’economia abruzzese all’Aquila ne ha approfittato per parlare della condizione dell’Italia, a suo avviso tutt’altro che positiva.

Secondo il governatore, infatti, nella migliore delle ipotesi, cioè nel caso in cui la situazione resti invariata allo stato attuale, per la fine dell’anno il Pil dell’Italia calerà del 5%.

La Banca Mondiale taglia le stime sulla crescita 2009

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Brutte notizie in arrivo dalla Banca Mondiale che ha rivisto le sue stime precedenti prevedendo un peggioramento della situazione globale per il 2009.

La Banca Mondiale, in particolare, ha rivisto le sue precedenti previsioni portandole a -2,9% dal -1,7% di marzo, una decisione questa di rivedere al ribasso le previsioni che, come ha spiegato lo stesso istituto, deriva dalla crescente incertezza che continua a regnare a livello mondiale.

Fiat manterrà radici in Italia

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Dalla riunione che si sta tenendo proprio in questo momento a Palazzo Chigi tra i rappresentati di Fiat e i rappresentati per il governo italiano, sembrano trapelare già le prime informazioni. Marchionne ha assicurato che intende mantenere una forte produzione all’interno del nostro paese, dichiarando che una società italiana importante come Fiat deve necessariamente mantenere delle radici nel paese dove nasce.

Marchionne si è anche espresso sullo stabilimento di Termini Imerese, affermando che continuerà a lavorare, anche se non per la pura produzione automobilistica. Farà produzione diverse da quella per l’auto. Proprio per questo motivo Marchionne ha sottolineato come sarà necessario rivedere il programma.

Finmeccanica ottimista per il futuro

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Buone notizia arrivano da Finmeccanica dove, in occasione del salone aerospaziale di Le Bourget, il presidente e amministratore delegato Pier Francesco Guarguaglini ha mostrato ottimismo verso i prossimi mesi, un ottimismo che è dato soprattutto dal fatto che nell’ultimo periodo il volume di ordini sta progressivamente tornando al livello registrato nel periodo antecedente alla crisi.

Guarguaglini cita come esempi che confermano la sua analisi l’americana Drs che nei primi mesi del 2009 ha ricevuto ordini per 2 miliardi di dollari, ossia uno dei migliori risultati nella storia di Drs.

Situazione mercato auto

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Il mercato dell’auto a quanto pare sta rispondendo abbastanza bene alla crisi economica, aiutato anche dagli incentivi statali in molti stati europei. Secondo i dati rilasciati il mercato automobilistico dovrebbe riprendersi definitivamente nel 2010 e dal 2011 avere un aumento della domanda.

Secondo Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor, la domanda potrebbe far tornare il settore auto a livelli precedenti alla crisi, con una domanda di 16 milioni di auto già dal 2013. Gli incentivi in tutta Europa stanno dando i frutti sperati, anche se in alcuni paesi le cose vanno molto meglio che in altri.

Ocse, arrivano i primi segnali positivi

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L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) solo pochi mesi fà, in occasione della diffusione del suo rapporto “Obiettivo Crescita”, aveva sottolineato la gravità della situazione in cui versava l’economia italiana prevedendo una recessione della durata di tre anni, previsioni che erano in netto contrasto rispetto a quelle di un gruppo di economisti che prospettavano una lenta e graduale ripresa a partire dal 2009.

A seguito del Superindice di Aprile, tuttavia, l’organizzazione sembra aver iniziato a cambiare idea parlando di una “possibile svolta” della situazione economica che vede coinvolta l’Italia, la Francia, il Canada e il Regno Unito.

Iata prevede nuove perdite per le compagnie aeree

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Che quello delle compagnie aeree fosse un settore pesantemente danneggiato dalla crisi economica è un fatto già noto, quello che forse non si riesce ad immaginare con sufficiente chiarezza è la gravità delle ripercussioni che la crisi ha avuto e contunua ad avere su questo settore.

Ma a rinfrescarci le idee ci pensa la Iata, l’associazione mondiale delle compagnie aeree che rappresenta circa 230 compagnie, ovvero il 93% del traffico internazionale di linea.