Tremonti rassicura i cittadini prospettando la fine della crisi

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Arrivano rassicurazioni dalle parole del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, durante la trasmissione televisiva “In mezz’ora” in cui è stato ospite, ha affermato che è finita “la paura dell’apocalisse”, ammettendo che, anche se l’attuale situzione economica è ancora un incognita e non fornisce alcuna certezza in relazione al futuro, è rallentata la caduta del traffico e del commercio mondiale.

La situazione di incertezza che regna sovrana sull’economia mondiale, ovviamente, non consente al ministro di sbilanciarsi e accennare segni di ripresa ma, tuttavia, consente di guardare al futuro con occhi diversi sostituendo, come ha detto il Presidente Obama, la speranza alla paura.

Google registra la prima perdita della storia

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A causa degli effetti devastanti della crisi economica abbiamo visto cadere come birilli azienda leader dell’economia mondiale, di tutti i settori, senza nessuna eccezione. Nonostante questo è probabile che non sia venuto in mente a nessuno di pensare che i problemi della crisi economica potessero riguardare anche Google, il motore di ricerca più famoso del mondo.

In effetti non è che Google sia in difficoltà, semplicemente durante i primi tre mesi del 2009 ha registrato un calo dei ricavi del 3%, una cifra che se collocata all’interno dell’attuale contesto economico non solo non è preoccupante ma appare addirittura irrisoria.

Fiat e il governo americano nomineranno il cda Chrysler

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Nonostante la conclusione dell’accordo tra Fiat e Crysler non sia ancora certa, l’attuale ceo Chrysler Bob Nardelli ha reso noto, attraverso una nota ai dipendenti diramata dalle agenzie di stampa americane, che saranno la Fiat e il governo americano a nominare il nuovo consiglio di amministrazione Chrysler, ovviamente se l’intesa tra le due case automobilistiche dovesse andare a buon fine.

Nella nota è specificato che la maggioranza dei consiglieri nominati non apparterà a nessuna del due case automobilistiche. Al consiglio di amministrazione così nominato, quindi, spetterà il compito di nominare un presidente e, insieme con Fiat, il compito di nominare l’amministratore delegato.

Titolo Fiat in rialzo dopo i risultati europei

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Fiat Group Automobiles durante il mese di Marzo è riuscito ad aumentare ulteriormente la sua quota di mercato raggiungendo il 9,2% rispetto al 7,4% dello scorso anno, confermandosi così al quarto posto tra i costruttori europei.

L’andamento positivo di Fiat, tuttavia, si è mostrato in controtendenza rispetto all’andamento europeo dove, durante il primo trimestre, le vendite di auto sono calate del 17,2% mentre le immatricolazioni sono diminuite del 9% rispetto al primo trimestre del 2008.

L’accordo tra Fiat e Chrysler è sempre più lontano

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L’accordo tra Fiat e Chrysler appare ogni giorno più lontano. Solo qualche giorno fà, infatti, Sergio Marchionne si era detto pronto a rinunciare all’intesa nel caso in cui i sindacati non avessero accettato le condizioni dell’accordo entro la fine del mese.

L’amministratore delegato Fiat, infatti, aveva spiegato che al momento c’è il 50% di possibilità che l’accordo con Chrysler vada in porto. Pur non trattando direttamente con i sindacati, infatti, Marchionne ha spiegato che essi hanno assunto una posizione decisamente più rigida e non sembrano affatto intenzionati ad accettare la riduzione del costo del lavoro inclusa nell’accordo.

Sergio Marchionne pronto a rinunciare all’accordo con Chrysler

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La conclusione dell’accordo tra Fiat e Chrysler appare sempre più difficile, nonostante l’alleanza rappresenti l’unica possibilità di salvezza per l’azienda americana e nonostante l’accordo sia stato pubblicamente auspicato dal presidente Obama.

Gli ostacoli alla conclusione, infatti, sono rappresentati dai sindacati che si sono detti contrari al taglio dei posti di lavoro contenuto nel potenziale accordo tra le due case automobilistiche. La posizione assunta dai sindacati, quindi, sta rendendo l’iter lungo e complicato.

Michelin chiude un impianto lasciando senza lavoro 1000 persone

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La crisi del settore automobilistico ha inevitabilmente coinvolto anche tutte quelle aziende la cui attività è subordinata all’andamento delle vendite di auto, proprio come Michelin, azienda leader nella fabbricazione di pneumatici che ha annunciato la chiusura dell’impianto di Opelika, in Alabama, dove attualmente lavorano più di mille persone.

La decisione di chiudere l’impianto, ha spiegato l’azienda, appare come inevitabile. La crisi mondiale e le ingenti difficoltà riscontrate da quelle che rappresentano le aziende automobilistiche leader nell’economia americana ha determinato un calo della domanda senza alcun precedente.

General Motors si avvicina alla bancarotta e Sergio Marchionne al ruolo di AD Chrysler

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General Motors appare sempre più vicina alla bancarotta e i più danno già per spacciata l’azienda, nonostante la casa costruttrice americana ha ancora un mese di tempo per presentare un piano di ristrutturazione valido che sia in grado di convincere il governo americano a concedere gli aiuti richiesti.

La sfiducia arriva soprattutto dall’amministrazione Obama che ha fatto sapere di essere già al lavoro per realizzare una bancarotta rapida ed efficace nel caso in cui General Motors non riesca a dimostrare di poter tornare ad essere solvibile, circostanza sicuramente non sperata dai contribuenti americani a cui la bancarotta del colosso automobilistico comporterebbe un’aggravio di spesa quantificato in una cifra compresa tra i 5 e i 7 miliardi di dollari.

In Giappone crollano le vendite del 5,8%

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Anche il Giappone, come del resto anche il resto del mondo, sta subendo una forte crisi delle vendite causata sopratutto da una forte riduzione delle esportazioni verso i paesi occidentali.

Il calo è notevole e nell’anno 2008 si è registrata una riduzione delle vendite di ben 5,8 punti percentuali che hanno pesato anche sul livello di disoccupazione sia all’interno dello stato sia nelle fabbriche esternizzate.

Dal G20 di Londra arriva lo stop ai paradisi fiscali.

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E’ già stato definito il più grande stimolo fiscale e monetario dei tempi recenti quello che è stato messo a punto dai leader mondiali durante il G20 tenutosi ieri a Londra. L’intesa raggiunta dai vertici mondiali, in particolare è riassumibile in quattro punti chiave: un ulteriore ampliamento degli stimoli fiscali per sostenere la ripresa economica, da realizzare impiegando fino a cinque miliardi di dollari entro il 2010; mille miliardi per rifinanziare il Fondo Monetario Internazionale; l’allargamento del Financial Stability Forum; la redazione della cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali.

l ministro degli Esteri Franco Frattini, durante un’intervista, ha affermato che l’accordo raggiunto a Londra in relazione ai paradisi fiscali è molto importante ma, allo stesso tempo, ha sottolineato l’assoluta necessità che si riesca a passare dalle parole ai fatti in brevissimo tempo.

Titolo Fiat in netto rialzo

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Hanno seguito l’andamento positivo di Wall Street e dei mercati asiatici tutte le principali borse europee con Parigi che segna +3,26%, Francoforte +3,42% e Londra +2,72%. A Milano il Mibtel segna un rialzo del 2,61%, mentre l’S&PMib guadagna il 2,87%. A Piazza Affari registrano un andamento positivo anche i titoli bancari con Banco Popolare +6,67%, Unicredit +5,23% e Intesa Sanpaolo +2,56%.

Ma la vetta spetta a Fiat che guadagna il 7,63% grazie soprattutto ai dati relativi alle immatricolazioni del mese di Marzo che vedono il Lingotto leader nel settore delle vendite italiane.

Grazie agli incentivi crescono le immatricolazioni a Marzo

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I tanto attesi incentivi statali hanno fortunatamente sortito effetti positivi sul mercato automobilistico, settore economico che nei primi mesi del 2009 aveva registrato forti perdite proprio perchè la maggior parte dei consumatori che intendevano acquistare una nuova auto attendevano gli incentivi statali annunciati dal governo.

Durante il mese di Marzo, infatti, le immatricolazioni sono state 214.218, con un aumento dello 0,24% rispetto al 2008. Ma la buona notizia non riguarda solo un incremento delle vendite ma soprattutto un aumento nell’acquisto di auto fabbricate in Italia, cresciute del 6,05% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, compensando così la flessione del 2,36% fatta segnare dalle marche straniere.

Berlusconi promette misure a sostegno dei lavoratori

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Durante la conferenza stampa finale del G8 il presidente del consiglio Silvio Berlusconi si è detto soddisfatto del lavoro messo in atto dal governo per fronteggiare la crisi, lavoro che, tuttavia, non è certo in grado di far si che la crisi scompaia in un attimo. Secondo il Premier, infatti, le ripercussioni della crisi continueranno ad affliggere l’economia italiana per un almeno altri due anni e mezzo.

Un aspettto su cui il presidente del consiglio si è detto seriamente preoccupato è quello relativo al’occupazione: secondo le previsioni, infatti, entro il 2010 ci saranno 20.000 posti di lavoro in meno. Su questo fronte Berlusconi ha affermato che farà tutto il possibile affinchè durante il G20 di Londra verrà firmato il cosiddetto “social pact“, un patto globale che avrà come scopo quello di “trasformare la sfiducia in fiducia, il pessimismo in ottimismo e la paura in speranza“.

La Cei istituisce un fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà

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Le difficoltà che le famiglie italiane incontrano quotidianamente per far fronte alla crisi sono davanti agli occhi di tutti ed è impossibile non notarle, soprattutto in termini di conseguenze sull’intero andamento dell’ecomnomia. Pare essersi accorta di questo anche la Conferenza Episcopale Italiana che ha deciso di stanziare un fondo di garanzia da circa 30 milioni di euro raccolti attraverso una colletta nazionale.

Questo fondo, quindi, consentirà alle famiglie con più di tre figli e senza lavoro di accedere ad un sussidio di 500 euro al mese attraverso un prestito erogato dalle banche e garantito proprio dal fondo di garanzia Cei. Contribuiranno agli aiuti anche le banche che si impegnano a duplicare il tetto di garanzia fino a 300 milioni.