
Il calo, oltre, alla crisi economica, è dovuto soprattutto alle incertezze di questi giorni relative alla possibilità di incentivi statali. Finchè questi non arriveranno, ha spiegato Sistino, sarà difficile un recupero da parte del settore auto.
Il calo, oltre, alla crisi economica, è dovuto soprattutto alle incertezze di questi giorni relative alla possibilità di incentivi statali. Finchè questi non arriveranno, ha spiegato Sistino, sarà difficile un recupero da parte del settore auto.
La FED ha lasciato, come previsto, i tassi invariati ed ha detto di attendersi il prolungarsi di questa situazione di deflazione che si sta creando negli ultimi mesi. A dare fiducia al sistema c’é anche parte del programma di rilancio di Obama che sta studiando un intervento per affiancare le banche con l’intenzione di rilevare gli asset tossici e cercare di riportare fiducia nel sistema finanziario.
Sony ha annunciato di aver registrato una perdita di circa il 95% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, perdita quantificata in circa 18 miliardi di yen di cui 16 relativi soltanto al settore dei televisori che ha particolarmente sofferto l’aumento della concorrenza.
Ciò che i vertici Fiat lamentano è soprattutto la totale assenza di intervento da parte del governo italiano. Le aziende produttrici di automobili degli altri paesi, infatti, hanno tutte, chi più chi meno, ricevuto aiuti dal proprio governo affinchè potessero far fronte al calo delle vendite determinato dalla crisi economica mondiale.
Il peggioramento ha dimostrato che i consumatori non vedono ancora dietro l’angolo il recupero economico. Sono arrivati comunque dei dati piú confortanti riguardo la situazione dell’occupazione e dei salari che sembrano avvicinarsi ad una stabilizzazione. Ció non significa che i dati della disoccupazione saranno in miglioramento ma che comunque la situazione si sta lentamente stabilizzando.
I dati a cui si dovrá porre maggiore attenzione sono quelli relativi alle vendite di case, agli ordini di beni durevoli ed in primis alla fiducia dei consumatori che potrebbe dare un vero segnale su quali potrebbero essere i risultati del Pil dell’ultimo trimstere del 2008. Gli economisti di Bloomberg parlano di un acuirsi di questa crisi che si dimostrera anche dai crolli del settore immobiliare e da un calo in tutte le componenti di crescita.
L’aiuto fornito, quindi, non si è rivelato affatto sufficiente e ING sta già pensando a come recuperare il milione di euro. Ovviamente la soluzione è quella di un taglio dei costi che si traduce inevitabilmente in un taglio dei posti di lavoro.
Infatti sembrerebbe che il New York unemployment insurance system sta avendo difficoltá a staccare assegni per i disoccupati e per fare fronte a questa situazione sta sempre piú spesso attingendo a risorse del Governo federale. Come dichiarato dalla responsabile per la commissione lavoro le richieste di sussidi stanno aumentando di circa il 50% se confrontate con quanto accadeva un anno fa. Questo dato avrá i suoi effetti nelle prossime settimane e sará da ricordare quando nel mese di Febbraio verrá pubblicato il dato sui NFP.
Il calo delle vendite e la conseguente riduzione dei profitti ha indotto Microsoft ha decidere un taglio dei costi che, sfortunatamente, andrà ad incidere pesantemente sui lavoratori. L’azienda, infatti, ha reso nota la sua intenzione di tagliare circa 5.000 posti di lavoro nei prossimi 18 mesi, di cui 1.400 immediatamente.
I settori colpiti sono stati praticamente tutti, compreso il settore informatico nell’ambito del quale domina la notizia odierna che riporta la chiusura da parte di Intel di ben cinque impianti, negli Stati Uniti e in Asia, con conseguente licenziamento di 6000 lavoratori.
Il ministro, infatti, ha spiegato che le previsioni oggetto del programma di stabilità saranno pienamente concordanti con quanto prospettato dall’Unione Europea.
La chiusura delle contrattazioni nel mercato azionario di ieri non ha influenzato l’andamento delle quotazioni sul mercato valutario che ha risentito delle notizie provenienti dai mercati Europei ed in particolar modo dal Regno Unito portando a grandissimi rialzi di dollaro e Yen. La notizia piú imporante della giornata é stata senza dubbio quella relativa alla Royal Bank of Scotland che ha fatto registrare una perdita annuale record (28 Miliardi di GBP) e facendo cosi volare le quotazioni del dollaro che ha guadagnato rispetto all’Euro e al Gbp. Come anticipavamo nei giorni precedenti l’avversione al rischio torna a dominare i mercati e le valute rifugio ne beneficiano.
La lista comprende, tra le altre misure, un sistema di assicurazione per le banche che, sebbene dovranno pagare tale assicurazione al governo, riceveranno protezione contro circa il 90% dei futuri casi di inadempienza sui prestiti bancari.
Il finanziamento è finalizzato a far si che la banca sia in grado di superare il momento di difficoltà economica che sta attraversando, soprattutto contribuendo ad assorbire le forti perdite subite dall’istituto finanziario a seguito dell’acquisizione della Merrill Lynch.