Spread Btp-Bund a 600 a fine 2012 secondo Citigroup

La banca d’affari americana Citigroup resta ancora poco fiduciosa sulla crisi dell’euro, nonostante nel week-end sia stato raggiunto un accordo per ricapitalizzare le banche spagnole con un’iniezione di liquidità provenienti dai fondi salva-stati che potrebbe raggiungere i 100 miliardi di euro. La banca americana non è positiva né sulla Spagna né sull’Italia già da inizio anno, quando aveva avanzato anche il rischio di un default per i due paesi a causa del forte debito pubblico. Citigroup è convinta anche che la Grecia lascerà l’euro entro gennaio 2013.

Vendite auto Chrysler maggio 2012 in forte crescita

Un mese di maggio da incorniciare, il migliore degli ultimi cinque anni per la società Chrysler Group LLC, che in America ha fatto registrare vendite in aumento di ben il 30%. A darne notizia è stato il Gruppo Fiat S.p.A. nel sottolineare come quello di Chrysler Group LLC sia stato i 26-esimo mese consecutivo di aumento delle vendite a fronte di ben 12 di questi 26 mesi di espansione caratterizzati da tassi di crescita pari ad almeno il 20%.

Nel dettaglio, il mese scorso per Chrysler Group LLC le vendite si sono attestate a 150.041 con un incremento del 30% rispetto al mese di maggio del 2011. A fronte di alcuni record di vendite stabiliti da alcuni brand del Gruppo, tutti i marchi Chrysler Group LLC il mese scorso hanno contribuito alla crescita delle vendite, da Chrysler a Fiat e passando per Ram Truck, Jeep e Dodge.

Risultati asta CTZ e BTP€i 28 maggio 2012

La Banca d’Italia ha comunicato da poco i risultati dell’asta dei Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione nella zona euro (BTP€i). L’asta si è svota in un clima di forte incertezza, visto che da un lato si sta assistendo a un timido rimbalzo delle borse europee e dall’altro c’è la difficile situazione bancaria in Spagna, che secondo El Mundo potrebbe gettare la spugna. Stamattina lo spread Bonos-Bund è volato sopra 500 e ora quota a 508 punti base, che equivale ad un rendimento lordo per il decennale spagnolo del 6,46%.

Crisi settore Utility in Italia

Il settore delle utilities è tra i più penalizzati a causa della crisi in Italia e in Spagna. Non a caso mercoledì sera è arrivato il downgrade di Moody’s su Enel, che si è vista abbassare il rating senior unsecured a Baa1 da A3 con outlook negativo. Il taglio ha riguardato anche la controllata spagnola Endesa. Il downgrade riflette i timori per un inasprimento della recessione in Italia e Spagna, ma anche il problematico contesto regolamentare di business nei due paesi.

Rating banche e regioni spagnole tagliato da Moody’s

La crisi della Spagna sta spaventando sempre più i mercati. Oltre al caos politico e finanziario in Grecia, sta tenendo banco anche la preoccupante situazione relativa all’eccesivo debito delle regioni spagnole e la crisi del settore bancario. Due giorni fa la tensione sui mercati aveva portato lo spread tra il decennale spagnolo e quello tedesco fin sopra 500 punti base, ai massimi dall’introduzione dell’euro. Ieri sono circolate insistentemente voci di una corsa agli sportelli di Bankia, la quarta banca del paese appena nazionalizzata dal governo.

Risultati asta BTP 14 maggio 2012

L’asta odierna dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) è avvenuta in un contesto di forte avversione verso il rischio, che da stamattina si sta abbattendo sia sui listini azionari che sui titoli di stato dell’area euro a causa della grave crisi politica in Grecia – che rischia seriamente di uscire dall’unione monetaria – e a seguito della pesante sconfitta del partito della Merkel alle elezioni regionali nel land del Nord Reno-Vestfalia. Il rendimento dei BTP è salito su tutte le scadenze, mentre lo spread Btp-Bund è a 430 punti base.

Piazza Affari perde il 3% per crisi Grecia e sconfitta elettorale Merkel

La nuova settimana borsistica si è aperta con un profondo rosso per i listini azionari europei, all’indomani della sconfitta elettorale del partito della Merkel e a causa del continuo impasse politico in Grecia che potrebbe ben presto portare Atene fuori dall’euro. La borsa europea peggiore è proprio quella greca, con un ribasso che ha raggiunto il 5%. Molto male anche Piazza Affari: l’indice FTSE MIB perde il 3,15%, a causa delle vendite sui titoli finanziari. Mediolanum è il titolo peggiore con un calo vicino al 5% e sospensione per eccesso di ribasso.

Piazza Affari in leggero guadagno in attesa dei tassi BCE

Le borse europee sono partite bene questa mattina dopo l’andamento in chiaroscuro evidenziato ieri. Piazza Affari è in territorio positivo, ma ora il guadagno si è assottigliato soltanto ad un modesto +0,4% in attesa della riunione del Consiglio direttivo della BCE che deciderà il nuovo livello dei tassi di interesse nella zona euro. Il costo del denaro non dovrebbe aumentare, per cui il tasso di riferimento sarà fissato ancora all’1%.

Disoccupazione Italia marzo 2012 sale al 9,8%

Brutte notizie per l’Italia dal fronte macroeconomico, in una mattinata che ha già messo in luce le forti difficoltà dell’attività manifatturiera nella zona euro in questo inizio anno. Secondo l’Istat a marzo il tasso di disoccupazione in Italia è salito al 9,8% dal precedente 9,6%, in termini congiunturali, e dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I deludenti market mover stanno mettendo in difficoltà anche Piazza Affari, che al momento perde l’1,4% dopo aver mostrato un buon avvio in apertura di contrattazioni. In salita anche lo spread Btp-Bund a 386 punti base.

Rischio corsa agli sportelli in Spagna

E’ l’immagine più emblematica di una crisi finanziaria. Centinaia e centinaia di persone in fila per ritirare i propri risparmi dalle banche, spaventati da una possibile insolvenza delle stesse. La corsa agli sportelli oggi è in parte scongiurata da fondi di tutela dei depositi garantiti dallo stato, ma ormai è chiaro che governi e istituti di credito sono sempre più legati a doppio filo in questa grave crisi finanziaria che da oltre due anni imperversa nella zona euro. In Spagna la situazione nel settore bancario può essere definita già “drammatica”.

Risultati asta BOT 26 aprile 2012

Pochi minuti fa sono stati comunicati dalla Banca d’Italia i risultati relativi all’asta odierna dei Buoni ordinari del Tesoro (BOT) con scadenza semestrale. L’attesa degli investitori per l’asta dei titoli di stato italiani a breve termine era elevata, tanto che sui mercati azionari europei si respirava un clima di incertezza. In attesa dell’asta di domani relativa ai Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 5 e 10 anni per complessivi 5 miliardi, il collocamento di questa mattina evidenzia ancora una volta il rialzo dei rendimenti anche se la domanda resta abbastanza sostenuta.

Banche americane guadagnano dalla crisi italiana

Negli ultimi mesi le banche americane hanno ridotto notevolmente l’esposizione verso il debito sovrano dei paesi periferici europei. La trimestrale di Morgan Stanley ha evidenziato una drastica riduzione dell’esposizione verso i PIIGS a 2,4 miliardi di dollari. A fine dicembre gli investimenti in titoli di stato dei PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) ammontavano a 6,44 miliardi di dollari, di cui 4,9 miliardi nei bond italiani. A gennaio si era già a 3,06 miliardi di dollari. Inoltre, lo scorso 3 gennaio Morgan Stanley ha chiuso un contratto derivato con l’Italia da 3,4 miliardi di dollari.

Spread Btp-Bund sopra 400 per tensioni rating Francia

La febbre da rating sta tornando a catturare l’attenzione degli investitori e ad impattare negativamente sull’andamento dei listini azionari e degli spread sovrani. Tutto è cominciato ieri quando sono iniziate a circolare rumors di un possibile downgrade di Moody’s sulla Francia e di Fitch sull’Olanda. Qualche giorno fa, invece, Citigroup aveva affermato che l’Italia potrebbe essere soggetta ad un nuovo taglio del rating nel medio termine fino al livello BBB-, cioè appena sopra la fatidica soglia di junk.

Risultati asta bond Spagna 19 aprile 2012

Stamattina la Spagna ha collocato Bonos a 2 e 10 anni per un ammontare complessivo di 2,54 miliardi di euro, più dell’importo previsto all’inizio. Andando più in dettaglio nell’asta, il Tesoro spagnolo ha emesso titoli di stato a 2 anni (scadenza 2014) peer complessivi 1,12 miliardi di euro a fronte di una richiesta di 3,67 miliardi di euro. Il rapporto di copertura, o bid/cover ratio (cioè il rapporto tra l’ammontare richiesto e il quantitativo offerto), è salito a 3,3 da 2, evidenziando così una domanda abbastanza sostenuta.