Mibtel in rialzo, Wall Street variabile

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Wall Strett ieri ha avuto una giornata molto altalenante, sembrando in grado di chiudere in rialzo ma poi calando verso il concludersi delle trattazioni. Wall Strett chiude con un ribasso dello 0.21%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.31% mentre l’S&P 500 fa segnare una lieve perdita dello 0.11%.

General Motors sugli scudi ovviamente nella giornata che segna la firma dell’accordo tra la Fiat e la Chrysler, fa segnare un rialzo del 6.08% mentre l’altra diretta interessata nell’alleanza, perde il 5.94% dopo la notizia che per concludere il patto tra le due case automobilistiche la Chrysler ricorrerà alla bancarotta. Fiat che comunque ha guadagnato l’impressionate percentuale del 113% negli ultimi 3 mesi.

Fiat e Chrysler finalmente insieme

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Come ci si attendeva l’accordo tra Fiat e Chrysler è stato raggiunto e firmato nella giornata di ieri. La casa statunitense, come ha dichiarato il presidente Obama, ricorrerà ad una bancarotta pilotata che durerà dai 30 ai 60 giorni. Non era la soluzione migliore ma rimane comunque una grande alleanza in previsione futura; Marchionne, amministratore delegato Fiat, afferma come questo sia un momento storico.

La casa torinese porterà oltre oceano la sua tecnologia, che sarà implementata nei modelli Chrysler, e pure venderà le sue auto tra cui anche le Alfa Romeo (esistono moltissimi fan club negli USA) e più in particolare l’ultima nata sotto il segno del “biscione”: l’Alfa MiTo.

Piazza Affari in netta ripresa

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A seguito della chiusura positiva di Wall Street (che ha bilanciato un pò i conti dopo la flessione di 6,1% del Pil) nella giornata di ieri, oggi anche Piazza Affari è in netta ripresa.

Ieri la Fed ha annunciato come la recessione stia rallentando aiutata dalle prospettive future dell’economia. Arrivano segnali incoraggianti anche dall’Oriente, in Giappone la capacità produttiva industriale è tornata positiva dopo addirittura 6 mesi.

Accordo Fiat-Chrysler: Obama è fiducioso

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Ormai siamo alle battute finali di questo matrimonio che sembra in dirittura d’arrivo, l’alleanza tra Chrysler e Fiat sembra cosa fatta. Mancano solo gli ultimi particolari da definire entro la giornata di oggi.

Pure il nuovo presidente americano Barack Obama si mostra molto fiducioso riguardo questa intesa tra i due colossi dell’auto italiana e statunitense. La giornata odierna fissa il termine ultimo per presentare l’accordo.

Parlando alla sua conferenza per celebrare i primi 100 giorni di presidenza, Obama ha affermato: “Sono realmente molto fiducioso, sono più fiducioso di quanto non lo fossi un mese fa quindi credo che troveremo una soluzione per dare una nuova vita a Chrysler.”

Germania: Pil a picco nel 2009

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Numeri preoccupanti arrivano dalla Germania nella giornata odierna: l’economia tedesca perderà il 6% del Pil nell’anno in corso, secondo le ultime stime del governo tedesco, il quale aggiunge che quello tedesco sarà il peggior risultato finanziario tra le nazioni con un certo peso economico mondiale.

Questa nuova previsione, la quale prevedeva inizialmente una perdita del 2.25%, sottolinea quanto questa crisi globale ha colpito profondamente la Germania, che contava molto sull’esportazione negli ultimi anni.

Mentre è atteso un calo per il 2009 dello 0.1% e dello 0.3% nel 2010 per quanto riguarda i consumi privati.

Alleanza Chrysler Fiat al via

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L’alleanza tra Fiat e Chrysler è davvero ad un passo. Dopo l’accordo con i sindacati, infatti, è stato rimosso anche il secondo grande ostacolo, ritenuto fino a pochi giorni fà la possibile causa del fallimento delle trattative.

Sergio Marchionne, infatti, ha ricevuto ieri l’ok per la conclusione delle trattative anche da Exor, la finanziaria attraverso la quale la famiglia Agnelli controlla il Lingotto. Il Tesoro statunitense, inoltre, secondo alcune indiscrezioni, è riuscito ad arrivare ad un accordo con i quattro principali creditori di Chrysler, ossia JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley.

Mediolanum Freedom Academy, il conto corrente per gli studenti universitari

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Mediolanum Freedom Academy è il nuovo conto corrente di Banca Mediolanum dedicato a tutti gli studenti universitari di età compresa tra i 18 e i 27 anni. Si tratta i un conto corrente che prevede condizioni vantaggiose pensate proprio per rispondere alle esigenze di chi studia per laurearsi e di chi cerca di farlo affacciandosi contemporaneamente al mondo del lavoro.

Il nuovo conto corrente di Banca Mediolanum, quindi, include convenienza, praticità, operazioni gratuite e anche alcuni servizi che in genere non sono offerti dai tradizionali conti correnti quali, ad esempio, borse di studio, stage in azienda e l’accesso ad una community online che offre opportunità e vantaggi esclusivi.

Isae: in aumento la fiducia delle imprese

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L’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) nella sua consueta inchiesta mensile ha rivelato che durante il mese di Aprile si è verificato un aumento della fiducia delle imprese indicando, in particolare, che l’indice al netto dei fattori stagionali è salito a 64,2 dal 60,9 di Marzo.

Dopo il periodo buio della crisi economica, quindi, si iniziano ad intravedere segnali di recupero che, nel dettaglio, riguardano le imprese manifatturiere, i commercianti e i servizi di mercato. La fiducia, invece, risulta in calo nel settore delle costruzioni, ma a riguardo è doveroso specificare si tratta di un dato non definitivo dal momento che, almeno per ora, sono stati presi in considerazione solo le statistiche relative al mese di Marzo.

L’influenza suina pesa sui mercati

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Sembra uno scherzo a dirsi, ma in questo momento già triste per l’economia mondiale, ad aggravare la situazione arrivano i “maiali”. Infatti le conseguenze dell’influenza suina stanno determinando grosse perdite nei vari mercati mondiali.

Nella giornata odierna tutti i principali mercati perdono grosse percentuali: il FTSE di Londra perde l‘1.9%, il Nikkei di Tokio ha chiuso le trattative segnando un -1.7%, l’Hang Seng di Honk Kong ha fatto registrare un -1.4%. Il Dax di Francoforte ha segnato una perdita del 2.5%. Tutte queste perdite sono derivate dalla giornata di lunedì in cui il Dow Jones ha perso lo 0.6%.

Federal Reserve chiede un aumento di capitale a Citigroup e Bank of America

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Il Wall Street Journal ha riportato la notizia secondo cui la Federal Reserve ha chiesto a Citigroup e alla Bank of America di raccogliere nuovi capitali alla luce dei risultati ottenuti a seguito di alcuni stress test.

Secondo quanto riportato dal giornale statunitense, infatti, le due banche hanno entrambe un deficit di svariati miliardi di dollari, deficit che però non è stato confermato da i due istituti bancari menzionati. Sia Citigroup che Bank of America, infatti, negano che i risultati siano così disastrosi come quelli accennati dalla Federal Reserve.

Convertitore di valuta online

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La maggior parte dei siti che consento di seguire la borsa in tempo reale, così come pure la maggior parte dei siti che forniscono notizie in ambito economico e finanziario, permettono ai propri utenti di visualizzare la conversione delle valute, un servizio che risulta molto utile in svariate occasioni.

In questo caso, tuttavia, occorre visualizzare le valute che ci interessano ed effettuare i vari calcoli che ci interessano, a meno che non decidiamo di utilizzare un utilizzare Crrncy.com, un utilissimo sito internet che non è altro che un comodissimo convertitore di valuta online.

Gli effetti della crisi raggiungono anche i paesi poveri

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Mario Draghi, intervenuto durante il Development Committee della Banca Mondiale, ha riportato l’allarme lanciato durante l’incontro affermando che, a causa della crisi economica e finanziaria, il mondo si ritroverà ad avere circa novanta milioni di poveri in più.

L’allarme, in particolare, riguarda i paesi più poveri dove, ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, l’impatto della crisi sarà molto più grave. Draghi, infatti, ha affermato che numero di persone che, per via della crisi, sono destinate inevitabilmente ad entrare in condizioni di estrema povertà aumenterà di circa 90 milioni entro la fine dell’anno.

Crisi economica in lieve calo

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Il governatore della Banca D’Italia Mario Draghi ha fatto sapere, durante il summit Financial stability board del quale risulta presidente, che la situazione della crisi economica mondiale sta subendo un lieve miglioramento e che il periodo peggiore ormai è superato.

I mercati stanno ricominciando ad avere più fiducia e molti investitori hanno ricominciato ad investire in borsa.

Ci sono settori che, anche durante l’ultimo periodo, non hanno conosciuto crisi come ad esempio il settore tecnologico che ha avuto sempre transazioni positive.

La rivincita tecnologica

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In questo periodo nero per l’economia mondiale, l’unico settore che lancia grandi segnali di ripresa è quello tecnologico. La gente preferisce spendere soldi in prodotti che le sarà possibile utilizzare per molto tempo, quali ad esempio le applicazioni per il telefono di casa Apple, l’iPhone; e questa voglia di software inevitabilmente porta pure all’acquisto dell’hardware necessario.

Può sembrare una cosa da niente, eppure la vendita di questi software, e dei programmi in genere è quella che sta spingendo il settore tecnologico verso la rinascita dopo la crisi mondiale.