Brutta grana per Apple. Cupertino dovrà rimborsare 13 miliardi di euro all’Irlanda. Si tratta di tasse non pagate. Per la Commissione europea l’Irlanda ha assicurato benefici fiscali illeciti fino a 13 miliardi di euro alla multinazionale.

Brutta grana per Apple. Cupertino dovrà rimborsare 13 miliardi di euro all’Irlanda. Si tratta di tasse non pagate. Per la Commissione europea l’Irlanda ha assicurato benefici fiscali illeciti fino a 13 miliardi di euro alla multinazionale.

Una di quelle notizie che fanno riflettere. Apple, il colosso di Cupertino nato da un’idea del geniale Steve Jobs, è in difficoltà . Numeri alla mano, non succedeva dal 2003.

Tutte le migliorie, grandi e piccole, portano iPhone 6S e Apple a consolidare la leadership degli smartphone, rendendolo ancora più appetibile specie per chi non ha già un iPhone 6, e giustificando i prezzi, sicuramente alti ma proporzionali alle peculiarità del prodotto.
Si è concluso felicemente il primo fine settimana di release nei negozi per i nuovi gioiellini Apple. Le vendite sono partite venerdì scorso e sono stati già acquistati più 13 milioni di iPhone 6s e 6s plus. Apple, dunque, ha portato a casa un altro incredibile successo che si configura come un nuovo record per la società .
Il successo incredibile di iPhone 6, che è riuscito ad aumentare la quota di mercato posseduta da Apple nel mercato mondiale degli smartphone a scapito dei ben più economici dispositivi basati su Android, implica ora una sfida non banale per Tim Cook: la sfida è quella di mantenere i livelli raggiunti.
Mentre Apple supera le attese con il balzo delle vendite di iPhone, Microsoft  al contrario rallenta con l’utile netto in discesa del 7,1% a 4,61 miliardi di dollari su ricavi


Nel quarto trimestre fiscale 2011 il margine lordo è stato del 40,3%, contro il 36,9 di dodici mesi prima. Le vendite globali hanno rappresentato per Apple il 63% del fatturato.

Come dichiarato da Philip Schiller, vicepresidente del product marketing globale, nel primo giorno a disposizione per i preordini, è stato toccato un risultato mai raggiunto prima per nessun altro prodotto dell’azienda di Cupertino. Ovviamente Schiller ha detto che l’azienda è entusiasta del fatto che le persone amino iPhone 4S tanto quanto loro.

E’ chiaro che la morte del fondatore di un’azienda di una tale valenza com’è oggi Apple non poteva che scuotere la borsa. Il titolo Apple lo scorso 4 ottobre ha perso moltissimo terreno alla borsa di New York per poi ripartire ottimamente subito dopo il lancio del nuovo iPhone 5 e questa è stata una vera e propria mossa speculativa.

Le dimissioni di Jobs, l’uomo che ha saputo portare l’azienda dall’orlo della bancarotta fino al successo planetario in pochi anni, hanno ovviamente avuto ripercussioni sul titolo Apple, che nel dopo borsa ha perso oltre il 7%.


Nel corso del periodo in esame, infatti, il colosso di Cupertino ha realizzato un fatturato di 28,57 miliardi di dollari, ossia in crescita dell’82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ancora meglio è andata per gli utili, che rispetto al terzo trimestre del precedente esercizio hanno registrato un incremento del 125% a 7,79 dollari per azione, contro i 5,86 dollari per azione previsti dagli analisti.

Per Nokia non è stato dunque sufficiente aver raggiunto un accordo con Apple, che prevede un pagamento una tantum e delle royalties periodiche con un rendimento previsto di 500 milioni di euro, per la storia riguardante diversi brevetti.