
Il titolo in borsa del colosso italiano dell’energia in questo momento però lascia sul campo lo 0,57%, a quota 3,95 euro per azione, comunque in linea con l’andamento generale delle borse in questo avvio di settimana abbastanza incerto.
Quest’avvio negativo è dovuto soprattutto alla volontà di molti investitori di realizzare qualche guadagno in seguito a quattro settimane ottime, infatti ora le borse sono ai massimi da nove mesi a questa parte.
Questa crescita, tuttavia, è dovuta principalmente al fatto che negli utili del primo semestre 2009 rientrano anche i proventi finanziari straordinari legati all’esercizio dell’opzione put, concessa ad Acciona sul 25% del capitale di Endesa, proventi che ammontano a 970 milioni di euro.
Il titolo in borsa ovviamente ne ha risentito positivamente, guadagnando il 4.61% con un valore per azione di 3,86 euro.
A Piazza Affari invece i listini sono stati rallentati dai titoli assicurativi e bancari, Ftse Mib +0.59% e Ftse All Share +0.69%, ma per come era iniziata la giornata potevano chiudere molto meglio.
In Europa, il Cac di Parigi ha chiuso perdendo lo 0.26%, Dax di Francoforte -0.74%, Ftse di Londra -0.5%. A Piazza Affari il Ftse Mib ha perso lo 0.98% a 20’384 punti, il Ftse All Share ha ceduto lo 0.95% a 21’007 punti.
Peer Steinbrueck, ministro delle Finanze della Germania non ha nemmeno escluso un possibile fallimento. Tutti i listini del vecchio continente hanno subito i riflessi di questa enorme perdita, sono stati influenzati, è giusto dirlo, anche dal calo delle banche e delle materie prime.
Nel giorno in cui la Bce ha mantenuto invariati i tassi, a Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0.06%, il Ftse All Share lo 0.01%. Anche le altre borse europee hanno chiuso una giornata tutto sommato in pari, con Parigi che ha segnato +0.07%, Francoforte +0.2% e Londra +0.33%.
Ieri il Ftse Mib ha perso l’1.98% a 20’117 punti, mentre il Ftse All Share ha ceduto l’1.89% a 20’730 punti. Da segnalare sul mercato italiano il titolo Enel, alle prese con l’aumento di capitale, il quale ieri ha perso il 2.91% chiudendo a 3.66 euro. Segnali confortanti comunque per Enel e il suo aumento di capitale stando alle parole dell’a.d. Fulvio Conti, il quale ha dichiarato che anche dei fondi libici sono interessati ad Enel.
Il corrispettivo pattuito per la vendita è di480 milioni, cifra che verrà versata da Enel in due diverse rate, la prima al momento della conclusione definitiva dell’accordo e la seconda entro il 28 Dicembre 2009.
General Motors sugli scudi ovviamente nella giornata che segna la firma dell’accordo tra la Fiat e la Chrysler, fa segnare un rialzo del 6.08% mentre l’altra diretta interessata nell’alleanza, perde il 5.94% dopo la notizia che per concludere il patto tra le due case automobilistiche la Chrysler ricorrerà alla bancarotta. Fiat che comunque ha guadagnato l’impressionate percentuale del 113% negli ultimi 3 mesi.
Ieri la Fed ha annunciato come la recessione stia rallentando aiutata dalle prospettive future dell’economia. Arrivano segnali incoraggianti anche dall’Oriente, in Giappone la capacità produttiva industriale è tornata positiva dopo addirittura 6 mesi.
Artic Russia, in particolare, è la società che detiene gli ex asset della Yukos, ossia alcune riserve di gas in Siberia che ammontano ad un totale di cinque miliardi di barili di olio.