Bilancio Google ottobre dicembre 2010

Google ha pubblicato dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street il bilancio del trimestre ottobre dicembre 2010.

Nel quarto trimestre dell’anno scorso, l’azienda del famoso motore di ricerca ha aumentato il suo utile netto anno su anno del 29% a quota 2,54 miliardi di dollari, pari a 7,81 dollari per azione.

Wedbush promuove Google a Outperform

Il broker Wedbush ha aumentato il suo rating sul titolo di Google, portando il giudizio da Neutral a Outperform, ed alzando ovviamente anche il target price, che è stato portato da 575 dollari per azione a quota 750 dollari.

Come fatto notare da Wedbush il tempo che la gente trascorre online e le ricerche effettuate su internet stanno sempre aumentando, dunque il broker osserva che il successo dei dispositivi mobile e dei siti di social networking non potrà che aumentare.

Trimestrale Google luglio settembre 2010

Google ha presentato una trimestrale coi fiocchi, chiudendo il terzo trimestre del 2010 con un fatturato pari a 7,29 miliardi di dollari, in aumento del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, equivalente a 6,72 dollari per azione.

I profitti di Google nel trimestre luglio – settembre sono stati di 2,17 miliardi di dollari, in rialzo del 32%.

Cisco offerta per acquistare Skype

Secondo quanto riportato da TechCrunch, sito internet dedicato alla tecnologia, Cisco Systems, azienda leader mondiale nella fornitura di apparecchiature per il networking, avrebbe avanzato un’offerta per Skype, leader mondiale delle telefonate VoIP (Voice over Internet Protocol), ossia attraverso internet.

Stando alle indiscrezioni raccolte dal sito, Cisco avrebbe intenzione addirittura di concludere l’affare prima che Skype si quoti in borsa al Nasdaq.

Trimestrale Google aprile giugno 2010

Anche Google ha pubblicato i risultati del secondo trimestre dell’anno, che però non sono stati molto soddisfacenti per le attese del mercato.

Nel Q2 2010 il colosso di Mountain View ha riportato un utile netto pari a 1,84 miliardi di dollari, cioè 5,71 dollari per azione, in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Google rinnova licenza

Dopo le tensioni dei mesi scorsi Google ha annunciato che oggi il governo di Pechino ha rinnovato la licenza necessaria per continuare ad operare sul mercato internet cinese, una licenza che è sempre stata valida perchè mai revocata, la scadenza del periodo di validità e infatti prevista per il 2012, tuttavia è necessario che venga aggiornata ogni anno.

Tutto, dunque, sembra essere tornato alla normalità, anche se la tensione tra il motore di ricerca e il governo cinese sembra continuare ad essere piuttosto accentuata. Il rinnovo della licenza, infatti, era stato messo in dubbio per via delle divergenze relative alla censura online.

Yahoo buyback 3 miliardi di dollari in tre anni

Il Consiglio di Amministrazione di Yahoo ha autorizzato il management del gruppo a procedere con un buyback di 3 miliardi di dollari di azioni ordinarie proprie, in un periodo di tre anni.

L’annuncio di Yahoo arriva proprio a ridosso dell’esaurimento del precedente buyback, operato nel 2006, sempre da 3 miliardi, del quale sono rimasti solo 373 milioni di dollari, al mese di maggio scorso.

Trimestrale Google gennaio marzo 2010

Nel primo trimestre dell’anno Google ha addirittura superato le previsioni degli analisti realizzando un utile netto in crescita del 32% a 1,96 miliardi di dollari, ovvero 6,06 dollari per azione. Se si escludono i costi per le stock-options dei dipendenti l’utile per azione di Google ammonta a 6,76 dollari per azione.

I ricavi sono aumentati del 23% a 6,78 miliardi di dollari, ossia l’incremento più sostanzioso registrato dal terzo trimestre del 2008. Al netto dei costi di acquisizione traffico l’incremento dei ricavi è stato del 24,3% a 5,06 miliardi di dollari.

Google problemi acquisizione AdMob

Sono emerse delle indiscrezioni attorno all’ultimo progetto di acquisizione di Google, che potrebbe subire un inaspettato rallentamento.

L’Antitrust starebbe infatti pensando di fermare l’acquisizione da parte del colosso di Mountain View di AdMob, società attiva nella gestione della pubblicità sui cellulari.

A quanto pare si sono opposti alla trattativa i funzionari della Federal Trade Commission, una delle due agenzie che si occupa dei temi relativi all’Antitrust. Ricordiamo che Google aveva annunciato a novembre scorso l’acquisizione di AdMob per 750 milioni di dollari.

Google Inc. rimane in Cina

In una nota formale inviata da Washington, il governo americano chiede spiegazioni al governo cinese riguardo all’attacco hacker subito da Google Inc. che ha prodotto un furto della proprietà intellettuale dell’azienda americata attiva nelle ricerche su Internet.

Google al momento nega l’intenzione di voler lasciare il mercato cinese, ma fa sapere di essere molto amareggiata per l’accaduto. La società americana ha inoltre fatto sapere di non essere più intenzionata a filtrare e quindi ad auto-censurare i risultati di ricerca sul dominio Google.CN ed il primo risultato lo si è visto.

Trimestrale Intel spinge il settore tecnologico

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Sembra tornare il sereno sul settore tecnologico anche in borsa: Intel, il più grande produttore mondiale di processori per computer, ha fatto registrare nel quarto trimestre una crescita dei ricavi pari a 10,6 miliardi di dollari, con profitti netti a 2,28 miliardi, cioè circa 40 centesimi di aumento per azione.

Non accadeva da un anno che la società di Paul Otellini (CEO Intel) segnasse un aumento dei ricavi, ed in questo modo sono stati premiati tutti quegli investitori che nei giorni scorsi avevano puntato proprio sul colosso dell’informatica.

Microsoft esclude uscita dal mercato cinese

microsoft

L’amministratore delegato di Microsoft Ballmer ha reso noto che l’azienda proprietaria del sistema operativo più famoso del mondo non ha alcuna intenzione di uscire dal mercato cinese nonostante il polverone sollevato dalla rivale nelle ricerche Google Inc.

Ballmer ha aggiunto che ogni giorno i propri sistemi vengono attaccati da ogni parte del mondo e questo non può pregiudicare un rapporto di lavoro soprattutto nel primo mercato mondiale per numero di utenti come è quello cinese.

Battaglia diplomatica Google-Cina

google-china

In una recente intervista a Haim Mendelson, professore di economia e finanza all’Università di Stanford, si evince che a giocare la battaglia sul fronte censura sono due esponenti.

Molti credono che la Cina non sia affatto interessata alle dure reazioni che ha avuto Google nei confronti del sistema di censura che attua anche sul web, ma secondo il professore questo non è vero.

Google potrebbe lasciare la Cina

Google in Cina

Google ha annunciato che il sistema GMail in grado di offrire il servizio email gratuito a tutti i cittadini ha subito un attacco hacker da parte del governo cinese che voleva introdursi nel sistema per effettuare i controlli.

Il governo cinese è sul piede di guerra e molto probabilmente sperava che Google evitasse di fare l’annuncio al mondo intero. Google in China detiene il 30% delle ricerche su internet e anche se non possiede una quotazione da leader nel mercato asiatico questo equivale ad un valore enorme.