Aumento di capitale Intesa Sanpaolo a giugno

A Piazza Affari ieri la quotazione Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,95% dopo le perdite registrate nei giorni scorsi soprattutto per via delle voci relative ad una eventuale ricapitalizzazione.

Per sapere se l’istituto guidato da Corrado Passera deciderà di lanciare un aumento di capitale bisognerà attendere il termine della riunione del Consiglio di gestione e del Consiglio di sorveglianza fissata per oggi, anche se probabilmente la decisione verrà resa nota domani contestualmente alla presentazione alla comunità finanziaria del nuovo piano industriale.

Fintecna nella cordata italiana per Parmalat

Nella cordata italiana promossa Intesa Sanpaolo per salvare l’italianità di Parmalat potrebbe entrare anche Fintecna, società del Ministero del Tesoro che in base alle indiscrezioni pubblicate da Il Messaggero sarebbe interessata a firmare una lettera per Parmalat insieme alle altre società che hanno manifestato la stessa intenzione.

Il progetto della cordata italiana capitanata da Intesa Sanpaolo, in particolare, prevede il lancio di un’Opa da 3 miliardi di euro per tentare di acquisire il 60% di Parmalat ed evitare così che la francese Lactalis metta le mani su un’azienda italiana.

Progetto Intesa Sanpaolo-Ferrero per Parmalat

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, a margine di un convegno ha spiegato che la banca sta lavorando con Ferrero per un progetto industriale di lungo periodo su Parmalat.

Un presupposto positivo per questo progetto, ha spiegato Passera, è senza dubbio il fatto di avere un pò più di tempo grazie alla norma anti opa varata ieri dal Consiglio dei ministri e che consentirà all’azienda piemontese e all’istituto bancario di studiare con maggiore calma la possibile formazione di una cordata volta a difendere l’italianità dell’azienda di Collecchio dopo l’avanzata di Lactalis.

Bilancio Intesa Sanpaolo 2010

Intesa Sanpaolo ha archiviato il 2010 con un utile netto in calo del 3,6% a 2,7 miliardi, una flessione che la banca ha ricondotto in larga parte ai tassi euribor ai minimi storici e alle tensioni sui mercati dell’area euro, due fattori che hanno avuto un effetto negativo sugli interessi netti e sul risultato dell’attività di negoziazione.

I proventi operativi netti hanno registrato un calo del 5,9% a 16,62 miliardi di euro, mentre il risultato della gestione operativa è cresciuto del 10,6% a 7,27 miliardi di euro.

Bilancio Banca Imi 2010

Banca IMI, la banca d’investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha archiviato il 2010 con un utile netto in crescita del 7,6% a 547,3 milioni di euro, in aumento rispetto ai 508,6 milioni di euro registrati nell’esercizio precedente.

Il margine di intermediazione è risultato pari a 1.102,9 milioni di euro, in crescita del 6,3 rispetto al 2009, il risultato della gestione operativa risulta pari a 815 milioni di euro, mentre i ricavi hanno registrato un incremento del 5,6% rispetto ai 772 milioni di euro dell’anno precedente.

Monoconto di Intesa Sanpaolo in arrivo

Sul fronte dei conti correnti Intesa Sanpaolo annuncia una svolta. Come ha spiegato il direttore marketing privati del gruppo, Marco Siracusano, a breve l’istituto eliminerà tutti i conti correnti fino ad ora offerti ai clienti, che verranno rimpiazzati con un nuovo ed unico conto.

I clienti titolari dei “vecchi” conti correnti potranno mantenerli, tuttavia essi andranno ad esaurimento. Chi vorrà diventare un nuovo cliente di Intesa Sanpaolo, dunque, avrà come unica possibilità quella di accedere a questo nuovo e innovativo conto, a cui però non è ancora stato dato un nome.

Titolo Intesa Sanpaolo in calo per timori crisi Egitto

A Piazza Affari il titolo Intesa Sanpaolo cede stamani l’1,66% a 2,3675 euro. Ad influire negativamente sulla quotazione sono soprattutto i timori legati alle tensioni politiche in Egitto, paese in cui l’istituto bancario guidato da Corrado Passera è esposto tramite la controllata Bank of Alexandria.

I timori, tuttavia, non sono del tutto giustificati dal momento che, come hanno spiegato gli esperti di Banca Akros, le ripercussioni su Intesa Sanpaolo saranno piuttosto limitate alla luce della sua scarsa esposizione.

Previsioni settore bancario italiano Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo Ubi Banca fissando un rating “underweight” e un prezzo obiettivo a 7,80 euro, ossia superiore dello 0,14% rispetto alla quotazione attuale.

Contestualmente all’avvio della copertura su Ubi Banca, Morgan Stanley ha tagliato le stime Eps 2011-2012 delle banche italiane dell’8% circa, in quanto ritiene che l’avvicinarsi di una soluzione alla crisi del debito sovrano abbia contribuito a spingere al rialzo le relative quotazioni ma allo stesso tempo è evidente la persistenza del rischio sugli utili alla luce degli elevati costi dei finanziamenti.

Previsioni settore bancario italiano

Rbs ha fatto sapere che i problemi relativi al debito sovrano di alcuni paesi europei avranno ripercussioni negative sulle banche italiane, che si troveranno a dover subire un calo della redditività a causa della forte pressione sui margini.

Il problema, ha precisato il broker, non riguarda solo l’Italia, tutti i paesi europei rischiano il cosiddetto effetto contagio per via dell’incapacità dei governi di porre in essere delle misure idonee a evitare che la situazione degeneri ulteriormente. In Italia, tuttavia, il concreto rischio di instabilità politica potrebbe mettere a repentaglio anche l’attuazione del piano volto a ridurre il rapporto debito/Pil sotto il 3% entro il 2012.

Possibile aumento di capitale Intesa Sanpaolo

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha confermato la presentazione di un’offerta da parte dell’istituto al fine di acquisire la banca polacca Polbank.

Alla luce di questa dichiarazione, dunque, gli analisti di Mediobanca hanno iniziato ad ipotizzare che l’istituto bancario italiano per poter disporre dei soldi necessari a finanziare l’operazione dovrà ricorrere ad un aumento di capitale oppure ad un cessione di asset, anche in vista dell’imminente introduzione delle nuove regole imposte da Basilea 3.

Intesa Sanpaolo smentisce scissione governance duale

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha smentito le indiscrezioni di stampa pubblicate ieri dal quotidiano La Repubblica in relazione ad una possibile scissione della governance duale, spiegando che questo tipo di meccanismo funziona bene e che le voci circolate nelle ultime ore “sono solo fantasie“.

Passera, in particolare, ha sottolineato che la governance duale di Intesa Sanpaolo funziona alla perfezione, inoltre questo tipo di meccanismo ha consentito la realizzazione delle fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi nei tempi e nei modi previsti ed ha permesso alla banca di restare in piedi nonostante la gravissima crisi finanziaria globale, che al contrario ha portato al fallimento di altre banche considerate più grandi ed importanti.

Intesa Sanpaolo possibile scissione governance duale

Secondo quanto pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, potrebbe presto annunciare la fine della governance duale adottata al momento della fusione di Banca Intesa e Sanpaolo Imi.

La decisione sembrerebbe dettata dalla convinzione dell’amministratore delegato della necessità di mettere fine a questa tipologia di gestione, causa di una sorta di “ingessamento” della banca. Lo stesso Passera, inoltre, sembrerebbe certo del fatto che bisogna agire in questa direzione entro il più breve tempo possibile, soprattutto perché in un periodo di difficoltà come questo una separazione aiuterebbe a fronteggiare meglio la crisi economica e finanziaria.

Titolo Mediobanca in rialzo dopo valutazione Morgan Stanley

A Piazza Affari il titolo Mediobanca segna un rialzo del 4,02% a 7,625 euro, un balzo in avanti attribuito in larga parte alla valutazione di Morgan Stanley, che ha avviato la copertura con un rating overweight e un target price a 9,4 euro, includendo al contempo il titolo nella sua top pick.

La valutazione è stata resa nota dalla banca d’affari mediante una nota dedicata al comparto bancario italiano, in cui pare che l’istituto di Piazzetta Cuccia sia l’unico ad essere riuscito a spuntarla.

Trimestrale Intesa Sanpaolo luglio settembre 2010

Intesa Sanpaolo ha chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile netto di 510 milioni di euro, in calo rispetto ai 674 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Se si escludono le voci straordinarie l’utile netto risulta essere pari a 633 milioni, in aumento del 26,3% rispetto ai 501 milioni di euro del secondo trimestre 2010 e in diminuzione del 22,4% rispetto agli 816 milioni del terzo trimestre 2009.

I proventi operativi netti si sono attestati a 4,052 miliardi, in crescita dello 0,7% rispetto al secondo trimestre, gli interessi netti sono cresciuti dello 0,3% a 2,47 miliardi, le commissioni hanno registrato una flessione del 5,5% a 1,333 miliardi mentre il trading ha prodotto un risultato positivo per 126 milioni. Gli accantonamenti e le rettifiche di valore si sono attestate a 742 milioni.