Unicredit punta 2,4 euro per un’inversione di trend

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Nella scorsa settimana il titolo Unicredit ha raggiunto l’importante supporto chiave posto a 2,25 euro per azione, ma da quel momento il titolo in borsa non ha più dato sostanziali indicazioni sul trend di breve periodo che lo aspetta.

Venerdì scorso Unicredit ha concluso la seduta in rialzo dello 0,33% a quota 2,2725 euro per azione, rimanendo però così nel limbo compreso tra quota 2,25 e 2,30 euro, il che non propone un’indicazione precisa dell’andamento del titolo per le prossime sedute.

Unicredit raggiunge il supporto chiave a 2,25 euro

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Dopo le voci apparse ieri in rete riguardanti la possibile creazione di un cosiddetto Bancone Unicredit, il titolo in borsa ha reagito molto bene fin da subito, concludendo già alla fine della mattinata sopra l’importante soglia fissata a 2,25 euro.

Il superamento del supporto chiave di 2,25 euro rappresenta un ottimo segnale per il titolo, che trova così conferme dopo un periodo recente non propriamente idilliaco, fatto di alti e bassi.

Bancone Unicredit nel 2010

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Unicredit sta effettuando le mosse iniziali che porteranno a quello che in gergo tecnico viene definito Bancone, ed il primo passo in tal senso è stato effettuato nel tardo pomeriggio di ieri, con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto dal nome “Insieme per i clienti”.

Questo nuovo progetto di Unicredit ha come obiettivo l’integrazione nella holding principale di molte banche controllate che operano attualmente in Italia, proprio da qui deriva il nome di Bancone.

In Unicredit arriva Roger Yates

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Nella giornata di domani banca Unicredit affronterà il consiglio di amministrazione nel quale si renderà ufficiale l’arrivo di un big della finanza internazionale, l’ex amministratore delegato dei fondi Henderson Roger Yates che andrà a sostituire Dario Frigerio nei fondi Pioneer dopo ben 22 anni al fianco di Alessandro Profumo. In questo modo l’asse di banca Unicredit si sposta molto verso l’estero rimanendo così meno italiana.

Nell’asset di Unicredit infatti sono molti i manager oltre confine come lo svizzero Sergio Ermotti e la svizzera Nadine Faruque, l’olandese Karl Guha, Andreas Wolfer oltre al presidente Dieter Rampl.

Unicredit ceduto il supporto a quota 2,25 euro

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Il titolo Unicredit nelle ultime sedute a Piazza Affari sta patendo molto l’ultimo periodo infatti anche nella giornata di ieri il valore del titolo è crollato addirittura cedendo il supporto posto a quota 2,25 euro per azione.

Il titolo già nella mattinata è sceso attorno a quota 2,225 euro, rimanendo poi invariato per tutta la giornata, chiudendo le contrattazioni a quota 2,2575 euro, in calo dell’1,63%.

Unicredit tentativo di allungo a quota 2,4 euro

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Nei giorni scorsi vi abbiamo documentato del mancato aggancio a 2,40 euro da parte di Unicredit, aggancio che però è riuscito nella giornata di venerdì, anche se poi a dire il vero il titolo dell’istituto bancario ha chiuso la settimana di Borsa a quota 2,38 euro per azione, in rialzo comunque dell’1,82%.

Lo spunto rialzista di venerdì lascia ovviamente ben sperare gli investitori, però la situazione del titolo resta comunque abbastanza contrastata.

Unicredit mancato aggancio a 2,40 euro

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Come si evince facilmente osservando il grafico del titolo, Unicredit nell’ultimo periodo presenta un andamento molto contrastato, infatti solamente due settimane fa il valore del titolo era arrivato a sfiorare i 2,60 euro per azione, salvo poi crollare fino sotto la barriera grafica posta a 2,25 euro.

Ora il titolo sta cercando di portare a termine il superamento di quota 2,40, la quale rappresenta la prima resistenza grafica, ma anche ieri Unicredit ha perso lo 0,95% scendendo a quota 2,34 euro per azione, mancando così l’aggancio.

La Procura indaga su IOR e Unicredit

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Pare che che banca Unicredit e I.O.R. ovvero l’Istituto Opere Religiose identificata meglio come banca vaticana siano indagate dalla Procura di Roma per una presunta violazione delle normative vigenti sull’antiriciclaggio.

Il reato ancora da appurare deriverebbe dalla creazione di conti correnti da parte dello IOR nella filiale di Unicredit a Roma sui quali sarebbero transitati soldi per un totale di 60 milioni di euro l’anno.

Emissioni bond Intesa San Paolo e Unicredit

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Intesa San Paolo ha dato il via all’emissione di obbligazioni per un valore pari a 1,5 miliardi di euro, destinati ai mercati internazionali.

La cedola è stata fissata al 2,625%, e sarà pagabile ogni anno il 4 dicembre a partire ovviamente dal 4 dicembre 2010. E’ stato stabilito un prezzo di riofferta al 99,934% mentre il bond è a tasso fisso a 3 anni.

Questi sono un po’ i dati principali di questa grande emissione obbligazionaria da parte del gruppo bancario, che punta con questa operazione a investitori professionali e a intermediari finanziari internazionali, non fosse altro che i tagli minimi per l’emissione sono da 50mila euro e multipli.

Unicredit pericoloso calo a 2,35 euro

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Il titolo Unicredit si trova in un periodo di difficoltà a Piazza Affari, dove venerdì ha concluso la seduta in calo dello 0,63% a 2,35 euro per azione. Solamente una settimana prima il titolo della banca si trovava a quota 2,60 euro perciò è facile capire il periodo del titolo.

La zona di salvezza del titolo è rappresentata dalla soglia di 2,3-2,31 euro, che fortunatamente non è stata intaccata nella seduta di venerdì, anche se è a rischio per i prossimi giorni.

Unicredit cede il supporto a 2,50 euro

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Il titolo Unicredit ieri a Piazza Affari ha mostrato notevole debolezza, infatti è stato compromesso il supporto che si trovava a 2,50 euro, in quanto il titolo ha concluso la giornata in borsa crollando.

Unicredit ha chiuso la giornata in calo del 2,59% a quota 2,4425 euro per azione, scendendo ben al di sotto della soglia di 2,50 euro, che rappresentava un’ancora di salvezza per il titolo.

Leggera ripresa per A.S. Roma

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Nella giornata di oggi stiamo osservando una leggera ripresa del titolo AS Roma che sta portando a casa un aumento dello 0,18% riuscendo così a guadagnare un misero 0,0015 euro per ogni azione.

Nella giornata di ieri gran parte dei portali dedicati alla Roma Calcio hanno riportato la notizia della dichiarazione di Alessandro Profumo riguardo alla situazione della società Italpetroli che pare verta in difficili condizioni economiche.

Aumento di capitale Unicredit parte a gennaio 2010

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L’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, ha annunciato che l’aumento di capitale da 4 miliardi di euro deciso dal Gruppo bancario alla fine di settembre prenderà il via a gennaio 2010 per poi concludersi al termine del mese successivo. Per quanto riguarda il prezzo di emissione esso verrà determinato sulla base delle condizioni di mercato che sussistono al momento del lancio.

Nel corso dell’assemblea degli azionisti ha preso la parola anche il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, il quale ha spiegato che il 2010 sarà un anno molto impegnativo, non solo per il suo Gruppo ma per tutto il sistema bancario.