Bollettino BCE 14 luglio 2011

 

Poco fa, intorno alle 10.30, è stato pubblicato il bollettino mensile della BCE (Banca Centrale Europea) in merito all’andamento dei mercati azionari, all’economia reale e alla situazione in zona euro. 

L’appunto mensile, atteso con ansia da molti analisti, è solitamente tradotto dalla Banca d’Italia, che lo rende altresì disponibile per il download in formato PDF sul propri sito.

Tassi di interesse fermi a 1,25%, nuovo rialzo a luglio

La Banca centrale europea al termine della riunione tenuta oggi ha comunicato di aver deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1,25%.

Come sempre indicativa in merito alle prossime mosse dell’istituto è stata la consueta conferenza stampa tenuta dal presidente Jean-Claude Trichet, il quale ha giudicato adeguato l’attuale livello dei tassi di interesse ma al tempo stesso ha anche indirettamente confermato le previsioni che vedono un nuovo rialzo di un quarto di punto percentuale nel corso della riunione che si terrà a luglio.

Tassi di interesse fermi a 1,25% dalla Bce

Come ampiamente previsto dagli analisti, la Banca centrale europea al termine della riunione tenuta oggi ha deciso di non apportare alcuna modifica ai tassi di interesse, che restano quindi fermi all’1,25% dopo il rialzo di un quarto di punto percentuale attuato lo scorso 7 aprile.

Le previsioni, tuttavia, parlando di ulteriori e graduali rialzi che porteranno i tassi di interesse al 2% entro il primo trimestre 2012. Secondo le previsioni, in particolare, il prossimo rialzo di un quarto di punto percentuale verrà attuato dall’istituto di Francoforte in occasione della riunione di luglio.

Previsioni inflazione 2011 secondo la Bce

Nel bollettino di aprile la Banca centrale europea ha indirettamente confermato le previsioni degli analisti, secondo cui all’aumento di un quarto di punto percentuale deciso la scorsa settimana e che ha portato il tasso di interesse di riferimento all’1,25% ne seguiranno altri durante tutto il 2011, che porteranno gradualmente i tassi di interesse al 2% entro i primi mesi del 2012.

Nel consueto documento mensile, infatti, la Bce ha definito l’attuale politica monetaria dell’area euro “accomodante”, pertanto ha ulteriormente sottolineato la necessità di adeguarla al fine di sostenere l’attività economica e la creazione di posti di lavoro.

Tassi di interesse alzati all’1,25% dalla Bce

Al termine della consueta riunione mensile di politica monetaria tenuta oggi, la Banca centrale europea ha deciso di alzare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli all’1,25%. Le previsioni, inoltre, parlano di ulteriori rialzi di 0,25 punti nel corso dei prossimi mesi fino ad arrivare al 2% entro la fine dell’anno o al massimo i primi mesi del 2012.

La decisione della Bce era stata ampiamente prevista dagli analisti, soprattutto dopo che al termine della riunione del mese scorso il presidente Jean-Claude Trichet aveva per la prima volta parlato di un “possibile” rialzo ad aprile alla luce della velocità con cui sta crescendo l’inflazione nella zona euro.

Previsioni tassi di interesse 2011

Ieri la Banca centrale europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati all’1%, livello minimo a cui il tasso di riferimento è ormai fermo dal 7 maggio 2009.

A breve, tuttavia, l’istituto con sede a Francoforte porrà fine a questa situazione procedendo ad un rialzo, che secondo le previsioni dovrebbe iniziare con un incremento di un quarto di punto percentuale all’1,25% con la riunione fissata per il 7 aprile, per poi passare all’1,50% con la riunione del 7 luglio e arrivare al 2% entro la fine del 2011 e i primi mesi del 2012.

Tassi di interesse invariati all’1% dalla Bce

Nessuna sorpresa è arrivata dalla Banca centrale europea. Il linea con quelle che erano le attese, infatti, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, livello a cui il tasso di riferimento è ormai fermo dal 7 maggio 2009.

La Bce ha lasciato invariati anche il tasso marginale all’1,75% e il tasso sui depositi allo 0,25%, lasciando al minimo storico il costo del denaro nella zona.

Tassi di interesse invariati a 1%

La Banca centrale europea, in linea con quelle che erano le attese, al termine del consiglio mensile di politica monetaria ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento all’1,00%.

Il costo del denaro nei diciassette paesi facenti parte dell’Unione economica e monetaria, dunque, resta invariato all’attuale minimo storico raggiunto a maggio 2009 mediante un taglio di un quarto di punto percentuale. Invariati anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a 0,25% e 1,75%.

Banca Centrale Europea

Nei paesi economicamente sviluppati la Banca Centrale è la principale autorità monetaria della nazione, che ha lo scopo di proteggere la stabilità della valuta e il potere d’acquisto, operando sui mercati valutari e sul livello dei tassi.

Per i paesi che hanno aderito all’euro, questi compiti sono in mano alla Banca Centrale Europea, o BCE, che è stata istituita il 1 giugno 1998, in sostituzione dell’Istituto Monetario Europeo.

Bce vara aumento di capitale

Le indiscrezioni pubblicate alcuni giorni fa in merito ad un possibile aumento di capitale da parte della Bce si sono rilevate fondate. Mediante una nota diffusa al termine della riunione del consiglio, infatti, è stato annunciato un aumento di capitale da parte della Banca centrale europea di ammontare pari a 5 miliardi di euro. L’ammontare totale del capitale, dunque, è stato portato a 10,76 miliardi dai precedenti 5,76 miliardi.

BCE nuova serie di aste a tasso fisso

Nella giornata di ieri la Banca Centrale Europea ha esteso le misure straordinarie per fornire sufficiente liquidità alle banche, con il presidente della BCE Jean Claude Trichet che ha annunciato una serie di aste a tasso fisso e liquidità illimitata per i primi mesi del 2011.

Come ha sottolineato però lo stesso Trichet questo rifinanziamenti agevolati alle banche hanno solamente valore temporaneo.

Tasse Italia, ecco perchè un calo è impossibile

Sul sito web de “La Stampa”, Stefano Lepri ha espresso la propria opinione per quanto riguarda un possibile calo delle tasse in Italia nei prossimi anni.

Negli ultimi 15 anni nel nostro paese le tasse sono state diminuite 5 volte, quindi non dovrebbe essere così difficile rispondere alla richiesta di Trichet, presidente Bce, di tagliare il debito pubblico annuo.

Trichet prende le distanze da Weber

Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, in un’intervista rilasciata in esclusiva al quotidiano “La Stampa”, ha preso le distanze da Axel Weber, il Presidente della Bundesbank, il quale qualche giorno fa aveva avanzato la proposta per ritirare il programma d’acquisto di bonds della BCE perchè secondo lui non avrebbe funzionato.

Come dichiarato da Trichet, questa tuttavia non è affatto la linea seguita dalla maggioranza del consiglio direttivo della Banca Europea.