L’appunto mensile, atteso con ansia da molti analisti, è solitamente tradotto dalla Banca d’Italia, che lo rende altresì disponibile per il download in formato PDF sul propri sito.
L’appunto mensile, atteso con ansia da molti analisti, è solitamente tradotto dalla Banca d’Italia, che lo rende altresì disponibile per il download in formato PDF sul propri sito.
Trichet ha dichiarato che la politica monetaria della Banca Centrale Europea rimane accomodante, secondo il numero uno dell’Istituto di Francoforte adesso i tassi sono ad un livello adeguato, dopo il rialzo effettuato ieri.
Come sempre indicativa in merito alle prossime mosse dell’istituto è stata la consueta conferenza stampa tenuta dal presidente Jean-Claude Trichet, il quale ha giudicato adeguato l’attuale livello dei tassi di interesse ma al tempo stesso ha anche indirettamente confermato le previsioni che vedono un nuovo rialzo di un quarto di punto percentuale nel corso della riunione che si terrà a luglio.
Le previsioni, tuttavia, parlando di ulteriori e graduali rialzi che porteranno i tassi di interesse al 2% entro il primo trimestre 2012. Secondo le previsioni, in particolare, il prossimo rialzo di un quarto di punto percentuale verrà attuato dall’istituto di Francoforte in occasione della riunione di luglio.
Nel consueto documento mensile, infatti, la Bce ha definito l’attuale politica monetaria dell’area euro “accomodante”, pertanto ha ulteriormente sottolineato la necessità di adeguarla al fine di sostenere l’attività economica e la creazione di posti di lavoro.
La decisione della Bce era stata ampiamente prevista dagli analisti, soprattutto dopo che al termine della riunione del mese scorso il presidente Jean-Claude Trichet aveva per la prima volta parlato di un “possibile” rialzo ad aprile alla luce della velocità con cui sta crescendo l’inflazione nella zona euro.
A breve, tuttavia, l’istituto con sede a Francoforte porrà fine a questa situazione procedendo ad un rialzo, che secondo le previsioni dovrebbe iniziare con un incremento di un quarto di punto percentuale all’1,25% con la riunione fissata per il 7 aprile, per poi passare all’1,50% con la riunione del 7 luglio e arrivare al 2% entro la fine del 2011 e i primi mesi del 2012.
La Bce ha lasciato invariati anche il tasso marginale all’1,75% e il tasso sui depositi allo 0,25%, lasciando al minimo storico il costo del denaro nella zona.
Il costo del denaro nei diciassette paesi facenti parte dell’Unione economica e monetaria, dunque, resta invariato all’attuale minimo storico raggiunto a maggio 2009 mediante un taglio di un quarto di punto percentuale. Invariati anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a 0,25% e 1,75%.
Per i paesi che hanno aderito all’euro, questi compiti sono in mano alla Banca Centrale Europea, o BCE, che è stata istituita il 1 giugno 1998, in sostituzione dell’Istituto Monetario Europeo.
Come ha sottolineato però lo stesso Trichet questo rifinanziamenti agevolati alle banche hanno solamente valore temporaneo.
Negli ultimi 15 anni nel nostro paese le tasse sono state diminuite 5 volte, quindi non dovrebbe essere così difficile rispondere alla richiesta di Trichet, presidente Bce, di tagliare il debito pubblico annuo.
Come dichiarato da Trichet, questa tuttavia non è affatto la linea seguita dalla maggioranza del consiglio direttivo della Banca Europea.